Quella stronza di Madama Dorè

Comunque ora che sono madre, perdipiù di una femmina, e ri-ascolto le canzoncine dell’infanzia, quella stronza di Madama Dorè che subito fa la sostenuta:

Oh quante belle figlie Madame Dorè, o quante belle figlie
Sono belle e me le tengo Scudiero del re, son belle e me le tengo

E invece si preoccupa solo di sapere, di quella figlia che lo Scudiero le chiede, a chi la sposeranno e come la vestiranno:

A chi la maritereste, Scudiero del re? A chi la maritereste?
Al principe di Spagna Madama Dorè, al principe di Spagna
E come la vestireste Scudiero del re? E come la vestireste?
Di rose e di viole Madama Dorè, di rose e di viole

Per dargliene al volo una, e neanche una a caso:

Scegliete la più bella scudiero del re, scegliete la più bella

Senza preoccuparsi se la suddetta figlia più bella fosse o meno felice di andare a Palazzo con ‘sto scudiero del re e di sposarsi a uno sconosciuto principe di Spagna (e se somigliava a Carlo di’Inghilterra?) e soprattutto non salutandola neppure dopo averla scaricata sul cavallo dello scudiero:

Allora vi saluto scudiero del re, allora vi saluto (e tua figlia, disgraziata, non la saluti? La lasci così, a cavallo con un estraneo? E se si perdono nel bosco? E se la violenta? E poi, ma come: non vai neppure al matrimonio?)

Ecco a me ‘sta stronza, dicevo, mi sta proprio antipatica e penso che boicotterò la sua sciocca canzoncina per sempre.
D’altronde Faber, mica uno qualsiasi, cantava:

Madamadorè ha perso sei figlie tra i bar del porto e le sue meraviglie
Madamadorè sa puzza di gatto volta la carta e paga il riscatto
Paga il riscatto con le borse degli occhi piene di foto di sogni interrotti.

E per fortuna Beatrice mostra di apprezzare molto di più Volta la carta che l’infinita  litania tra la madre mezzana e lo scudiero maneggione.

14 thoughts on “Quella stronza di Madama Dorè

  1. certo era più prudente della signora Irene, quella che aveva tutte le sette figlie piene.

  2. in realtà non è una filastrocca, è un semplice modo di dire, invece di dire solo "bene, bene." dalle mie parti si dice "bene, bene – disse la signora Irene, che aveva tutte le sette figlie piene".

    Questo commento è stato originariamente inviato suFriendFeed

  3. L’interesse nelle capacità pecuniarie del futuro genero è giustificata. Tradizionalmente le donne non potevano autosostentarsi e dipendevano solo dal denaro del marito; quindi Madama Dorè è stata una buona madre, attenta a garantire, come possibile, il benessere della figlia. Oltretutto il concetto non mi sembra neanche tanto lontano dall’attualità, visto che ci propinano ancora questo genere di articoli: (http://www.corriere.it/cronache/10_giugno_20/donne_fatali_furbe_faf98500-7c69-11df-bd5b-00144f02aabe.shtml).

    Favole e filastrocche secondo me vanno viste come semplici retaggi della tradizione. Non entro nel merito di simboli e archetipi che contengono, perchè non sono “junghianamente competente” ma sicuramente ci sono anche quelli. Piuttosto, messaggi sessisti, svilenti, banalizzanti arrivano ogni giorno da mezzi di comunicazione molto più attuali e potenti di favole e canzoncine. Capisco la preoccupazione, ma la rilettura di secoli di tradizione favolistica e filastrocchistica in chiave politically correct, è secondo me uno sforzo titanico di dubbia utilità.
    Detto questo, ridadisco che se potessi scegliere il sesso di mio figlio, sceglierei sicuramente un maschio. E’ tutto moooolto più semplice….

    Ciaociao
    RN

  4. Ah, sfondi la classica porta aperta. Potessi scegliere anche il mio, di sesso, sarei un maschio.

  5. maschio? due settimane l’anno, come vacanza, per il resto preferisco essere donna, è molto più avventuroso.

  6. Concordo con Rossa Naturale. Tranne per il fatto che anche io vorrei essere maschio, ma vorrei avere una femmina per poterla educare alla libertà e alla parità dei sessi e cambiare qualcosa, nel mio piccolo.

  7. Io sono abbastanza soddisfatta dell’essere nata donna; se potessi cambiare, magari lo farei solo per curiosità, ma mi sembra che sia andata ancora abbastanza bene, tutto sommato.

    Dico (un po’ provocatoriamente ma anche un po’ sul serio) che preferirei un figlio maschio perchè mi sembra che le cose in termini di parità tra i sessi e diginità della donna, siano peggiorate. E’ quella sensazione di sessismo strisciante che si respira un po’ovunque nella società e nei mezzi di comunicazione. Quasi sempre appena accennato, piccole cose alle quali si fa poco caso all’inizio e poi sempre meno…
    A partire da pezzi come quello del corriere (Sì, la.stefi puoi vomitare) ad articoli nei quali “brillanti giornalisti” consigliano alle donne di fare “stage in Aghanistan” come antidopo all’eccesso di emancipazione…
    E tutto viene liquidato come “espressione del libero pensiero”.

    PS. L’articolo che cito sopra non lo linko per precisa scelta; cioè ritengo che simile merda non debba avere ulteriore visibilità. Però se ne è già parlato moltissimo in rete e immagino l’abbiate letto o ne abbiate sentito parlare. per chi no, si tratta di un noto giornalista di destra che scrive ora su un quotidiano cartaceo e online, che per il resto è quanto di più progressista e “resistente” offra il panorama giornalistico italiano… :-(

  8. Sì, anche mia mamma continua a dirmi “Spero che tu abbia un maschio perché per le femmine il mondo è duro”, però caspita… vogliamo cambiarlo questo mondo o vogliamo solo parlare?
    Io mi ritengo una che fa qualcosa di concreto e mi pare, a leggere qui sopra, di non essere l’unica! Forza e coraggio!!!!

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