Giornalismo, giornalisti

Gabriele Romagnoli intervista per Vanity Fair Gay Talese. Che è un signore di 78 anni e, come si dice in questi casi, ha fatto la storia del giornalismo statunitense. Scrivendo, fra l’altro, un pezzo su Frank Sinatra giudicato “il migliore nella storia di Esquire“. Così, tanto per inquadrare il soggetto se non ne avete mai sentito parlare. Se volete approfondire, trovate tutto qui.

Romagnoli gli chiede di cosa si stia occupando ora, lui risponde che sta raccogliendo informazioni su una cantante d’opera russa e aggiunge:
“L’ho seguita a Mosca, a Buenos Aires, raccolto una marea di appunti. Ne scriverò per il New Yorker, ho mandato una proposta di due cartelle e me l’hanno approvata”.
Sarebbe a dire? (chiede Romagnoli, stupito come me mentre leggevo). Lei è Gay Talese, ha fatto la storia del giornalismo, ha scritto il pezzo considerato migliore in settant’anni di Esquire e ancora deve convincere qualcuno che la sua idea per un articolo è buona?
Qui funziona così ed è giusto così.

Possono sbagliarsi?
Sì, ma potrei sbagliarmi anche io.

E con questo, non ho altro da aggiungere sull’argomento del titolo.

4 thoughts on “Giornalismo, giornalisti

  1. secondo me è proprio perchè continua a ragionare così che è un grande..
    Sa

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