A Genova, di corsa

miti-barbaraScrivere un libro è divertente e fa bene al tuo ego.

Scrivere un libro ti fa capire che ci sono persone con cui hai lavorato anni, o che credi amici,visto che li frequenti da una vita, che non si degnano neppure di rispondere a una mail in cui lo annunci. E poi ti gratifica con altre persone che si fanno in quattro per aiutarti, partecipare, esserci. Come Andrea, presente nonostante a casa lo aspettasse una festa con una quindicina di bimbi scatenati (o forse proprio per quello?!?); come Mitì, conosciuta per caso anni fa a InEdita (fuori a fumare, ovviamente: al vizio non si comanda) e oggi amica affettuosa e presentatrice impareggiabile. Come Marco, che si sorbisce decine di presentazioni per lavoro ed è venuto pure alla mia, quando avrebbe potuto essere in giro. Come Marina, che ci ha ospitato tutti con il solito splendido sorriso.

Come gli amici di sempre, che agli appuntamenti che contano si fanno trovare.

E’ stato bellissimo tornare a casa anche solo per poche ore. Una giornata gloriosa di sole e cielo turchese che pioveva dall’alto come lama nei vicoli. Io, però, sono quasi scappata a testa bassa guardandomi in giro il meno possibile. Torno sempre meno, perché ogni volta mi fa più male.

6 thoughts on “A Genova, di corsa

  1. E invece dovresti prendere il tornare come venire a Casa; Genova- casa tua è sempre qui che ti aspetta insieme a noi. E’ Milano la forésta dove sei parcheggiata ora insieme a tonnellate di altri liguri che stan lì provvisori. Ma “casa” è e resterà sempre qui :-**

  2. Il libro sarà presentato solo al nord Italia?
    Ti aspettiamo anche qui in Sicilia.
    Un saluto

  3. se non vieni a presentarlo in pasticceria non credo che riuscirò mai a venire…..:)

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