Come quando ho pensato che non avevo mai visto le Torri Gemelle.
Come quando ho pensato che non potrò mai più vedere le cupole turchesi di San Pietroburgo.
Oggi tremo pensando a iguane e pellicani e spero che tutti quelli che non hanno mai visto il paradiso delle Galapagos possano farlo ancora.
Anche dopo la macchia di petrolio che ha coperto mare, terra e animali.
Anche il mio idraulico è in via d’estinzione….sei ancora in tempo! ;-)***
ho subito pensato a voi!!!
Mi colpisce questo pezzo: “Le autorità hanno precisato che gli specialisti hanno subito soccorso gli animali, lavandoli e sottoponendoli alle cure necessarie.” Fortunati loro che sono animali di serie A… quando queste tragedie capitano in altre zone del mondo qualcuno si preoccupa di soccorrere gabbiani, pesci ecc.?
Gli esseri umani sono l’unica specie capace di concorrere alla propria estinzione. L’unica consolazione è che oltre ad annientare ogni specie di animale, stiamo cancellando anche la nostra specie “animale”. Bello pensare che nel 3010 (o giù di lì) non ci sarà più un solo essere umano sulla Terra, che inizierà a rigenerarsi e dar vita a fiori, uccelli, rettili, mammiferi meravigliosi, magari – come alle Galapagos, privi di predatori.
Il pippone sopra l’ha scritto Baltasar, battuto dal computer nel momento che inseriva il suo nome. Giusto per alimentare la schiera dei ” te lo dico io come si fa” e poi non si firma.
Ciao
Baltasar
Io l’avevo capito che “bal” era Baltasar ;-**
A Mitì non la si fa!