Aspettando il divorce party di Veronica

In attesa di diventare il capo dell’opposizione, spero che la signora, come la chiama il poco riconoscente ex marito, organizzi un divorce party da urlo.
Sdoganatissimo negli Usa, dove si festeggia si festeggia a colpi di bbq, possibilmente invitando anche l’ex marito e gli ex suoceri con cui, ovviamente, ci si è lasciate benissimo, la festa di fine nozze ha il suo guru in Christine Gallagher, la prima e più famosa divorce party planner. La Gallagher sull’argomento ha scritto anche un vendutissimo libro, How to Throw a Divorce or Breakup Party e chiarisce perché una festa, quando ci si lascia, è d’obbligo:

Divorce Parties reflect a huge shift in our attitude to divorce. Divorce is no longer a mark of shame or failure. Today divorce is commonplace, openly acknowledged, and often a positive step forward. All the other big events in life — birth, marriage, graduation — have rituals where people come together to help a loved one through transition. The Divorce Party is a much-needed ritual, a way for family and friends to show love and support in a painful time of change.

Il party prevede lista regali (solitamente, un viaggio: cosa c’è di meglio per festeggiare il ritorno alla libertà?), souvenir simil-bomboniera e una colonna sonora ad hoc nella quale non può mancare I will survive di Gloria Gaynor, da cantare a squarciagola con le amiche, sciammannate in piedi su un tavolo.
I gadget più ambiti? Piattini e tovaglioli con lo slogan “single again” o “no men? amen”. E così sia. Ma anche, più cattivo, il Love Vodoo Kit con tanto di bambolina e spilloni (se lo compra Veronica, molti italiani vorranno darle una mano a trafiggerlo, presumo).
Suggerimenti? Lasciar passare un considerevole lasso di tempo prima della festa, per far decantare le emozioni (nel frattempo, ci si abbevera ai consigli di RevengeLady), invitare l’ex marito solo se i rapporti sono tornati civili, affidarsi a un professionista che curerà ogni dettaglio. Professionisti che stanno arrivando anche in Europa: a Parigi ad esempio va alla grande The Wedding Out Factory, ma qualcosa si sta muovendo anche in Italia, visto che il settore non conosce crisi (dati Istat: tra il 1995 e il 2005 i divorzi sono cresciuti del 74%, mentre le separazioni sono incrementate del 57.3%. Nel 2005 sono stati in 47.036 a divorziare, vale a dire 4.3% in più rispetto all’anno precedente).

Veronica, non ci deludere: aspettiamo un festone a Macherio con le caprette eccetera.

8 thoughts on “Aspettando il divorce party di Veronica

  1. Roba vecchia! Io l’ho fatta nel 2000, con musica, regali, cena in giardino. Volevo invitare il mio ex, ma mia mamma non ha voluto: non si sentiva padrona dei suoi istinti omicidi!

  2. Ma dai! il LOVE VODOO KIT l’ho comprato in un negozio di gadget a New Orleans per una mia amica affetta da travagliata storiaccia di prendi-e-molla- pluriennale.
    (Peccato che quando è venuta da me a ritirare il regalo era in una fase di “prendi” quindi era con lui!…è stato un po’ imbarazzante :-))

  3. Io sono rientrata da poco…e scusate la domanda magari peregrina…ma si è capito il motivo scatenante?Comunque sia spero che noleggi anche degli spogliarellisti degnio di nota…avrà diritto anche lei a vedere uomo scalzo più alto di 1,55!Son convinta che anche Silvio festeggierà!

  4. GRAZIE!vado a vedere, ma che tristezza proprio ora che stavano per ridiventare nonni…aspettiamo le foto del party allora!

  5. ………………………………mah………………………….
    cmq se vi serve qualcuno con due griglie il grembiule e che vi cuoce la carne, io ho un certo talento

  6. ..il “mah” di Luca è il commento che mi sento di condividere appieno!
    Elena

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