Attenzione alla Prova Bikini

celluliteOggi a Milano è estate. Non primavera, proprio estate. Follie del tempo. Cammino allegra e giuliva beandomi di questo caldo fuori stagione quando dalle vetrine di una farmacia occhieggia la tragica immagine di cui sopra. L’avete sicuramente vista anche voi.
A parte che la mano è corsa subito a tastare la coscia, sotto i jeans, per verificare se al tatto si avvertiva qualcosa di simile al bottone di un divano.Ma soprattutto è trillato un campanello nella mente.

E’ di nuovo quel periodo dell’anno.
Quello delle minacce, dei ricatti, del terrorismo psicologico.
Perché voi credete che le donne, fra marzo e aprile siano preoccupate per i toni della campagna elettorale. Per le elezioni prossime venture. Per le quote rosa, la scarsissima presenza in parlamento, la decisione (o meno) di rispondere al richiamo della natura buttando i prossimi 10 anni fra pannolini e urli, e in caso, di come poi conciliare lavoro e carriera. Oppure siano anche solo in pensiero per la nuova stagista minigonnata che da qualche giorno divide l’ufficio col proprio compagno.

No. Niente di tutto questo.

Le donne pensano alla Prova Bikini.

Sui giornali leggono della Prova Bikini. In tv è un fiorire di trattamenti per prepararti alla Prova Bikini.
Che detta così sembra proprio una cosa da plotone di esecuzione.
File di donne in costume, pelle bianca da reduci di 5 mesi di inverno tipo Cechov, pance (o fianchi, o cosce, o qualsiasi altra cosa la vostra personale sindrome di Eminem vi suggerisca) al vento, spalle in fuori e fiato trattenuto a mascherare il mascherabile.
Esaminate con astio da schiere di estetiste (quelle che ci vai per le sopracciglia e ti suggeriscono un linfodrenaggio), stilisti che inorridiscono se vedono un grammo di qualcosa che non sia osso, modelle anoressiche.
Tu si, tu no. Tu dove credi di andare? Prenota tre settimane a Bormio e copriti.
Spiaggia? Quest’anno non se ne parla, a meno che non giuri di indossare un caftano fino alle caviglie.
E’ tanto di moda.
Tu solo costume intero, accollato e poco sgambato. Topless? Ma ti sei vista?
L’unica cosa consolante è che basta aspettare maggio: ormai sei in ritardo per fare qualsiasi cosa (eeeeh, signora, bisognava pensarci prima, è l’invariabile risposta) e poi le spiagge iniziano a popolarsi di persone normali. Bianche. Con qualche chilo in più.
Io però resto sempre col terrore che arrivino le squadrone della Prova Bikini a portarmi via.
Quasi quasi mi compro un caftano.
E’ tanto di moda.

4 thoughts on “Attenzione alla Prova Bikini

  1. Questo silenzio mi angoscia :D

    Ma dai, la prova bikini, mo.
    Come se ce la bevessimo ancora.
    Siamo donne adulte. Abbiamo il diritto alla nostra cellulite, alla faccia dei fabbricanti di inutili intrugli.

    Meno prova bikini, più prova del cuoco (disse quella che oggi si è vista nella TV 16:9 e ha pensato “Orpo, ha veramente il culo così grosso?”, senza pensare che era la TV 16:9 a farla sembrare larga come il retro di un camion.)

  2. Lo sapevo che alla fine si sarebbe parlato anche della Prova Bikini! Ma non ci avevo mai pensato in questi termini angoscianti… ora non potrò più andare in spiaggia senza pensare di essere portata via da uno squadrone di estetiste col camice…

  3. a me è bastato passare il sabato pomeriggio chiusa dentro il camerino di un negozio… allungando solo il braccio da una fessura e dicendo a mia zia “scusa, vedi se mi trovi una 46 vera… io ti aspetto qui dentro”

  4. Mi dicono che l’immagine del plotone di esecuzione è angosciante. Pensa che la prima che mi è venuta in mente era quella delle anime nude e tremanti dell’inferno dantesco.
    Credevo già di averne scelta una soft. Ohibò.
    E a proposito di Prova del Cuoco, l’altra sera a cena a casa mia spiegavo come avevo preparato un piatto e un amico mi interrompe: “Che brava, sembri la Clerici. Anche come peso ci siamo, eh”.
    E non ero neppure in bikini.

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