Capelli, questione di punti di vista

Io odio andare dal parrucchiere.
So che per molte donne è una splendida occasione per rilassarsi e farsi coccolare. Per me il contrario.
Sono in tensione da quando entro a quando esco. Me li taglierà troppo? Quanto ci metterà? Mi farà un taglio impossibile da tenere in piega dopo lo shampoo casalingo? Uscirò con l’aria di quella che è appena stata dal parrucchiere?
Odio il caldo umido dei saloni, i profumi di spray e lacche, la cortesia untuosa di chi ci lavora, l’appoggiacollo che mi fa venire la cervicale, i capelli tagliati che s’infilano nel colletto della camicia, odio perdere due ore di inattività forzata tra shampoo taglio e piega, odio il colore che non volevo e che mi fanno “sarà stata la gravidanza ma vedo dieci capelli bianchi che prima non c’erano”, odio guardare nello specchio la mia espressione smarrita da animale sacrificale.
Ma, pur limitando al minimo le mie puntate dal parrucchiere, pardon, hair stylist, arriva un momento che neppure io posso più vedermi con in testa una specie di mocio vileda. Aggravato da due mesi dedicati a post partum, pappe e pannolini.
Così mi sono fatta forza e ho onorato il mio appuntamento quadrimestrale.
Per uscire, tre ore abbondanti dopo, con un taglio impossibile da mantenere a casa (temo l’effetto pierino porcospino del prossimo shampoo), un colore che non volevo e un sacchetto di henné per mantenerlo brillante, sacchetto che seppellirò nell’armadietto del bagno per dimenticarmene e gettarlo via tra un anno. Ovviamente, ho fatto un mutuo per saldare il conto. Però, devo ammetterlo, il risultato finale non mi dispiace, almeno fino a quando non mi laverò i capelli da sola. O fino a quando non è arrivato il candido parere di mia madre.

“Ah ti sei tagliata i capelli, belli, un po’ scalati, sì…”
“Eh, dice l’hair stylist che fanno molto Meg Ryan…”
“Ah sì? Io avrei detto più Maria De Filippi, comunque belli”.

Ecco.
Io odio andare dal parrucchiere, eccetera.

17 thoughts on “Capelli, questione di punti di vista

  1. Assolutamente anche io. Dopo un’ora (magari! ora anche 30 minuti)comincio a scalpitare. Non mi rilasso per niente, lotto tenace contro lacche, lacchine,lacchette,gel, riflessanti(?), stimolanti, lucidanti e coloranti che mi si propinano regolarmente e esco con una insopportabile sensazione di parrucchierata. Ma la bella capera di una volta?

  2. Una soluzione ci sarebbe: tenerli lunghi. Io li avevo lunghi fino al sedere e andavo dal parrucchiere una volta all’anno e solo per una spuntatina. Ora me li sono fatti tagliare poco sopra le spalle per la piscina, ma comunque la mia parrucchiera mi vedrà solo l’anno prossimo. E ringrazi.

  3. PurParler: soluzione inattuabile causa doppie punte :-)
    marchino: Crema non è proprio dietro l’angolo, ma magari una volta provo.

  4. Condivido in toto. Finalmente un’altra donna allergica al parrucchiere, anzi alla parrucchiera perché qui al 90% sono donne. Che palle! E poi stando in provincia non hanno ancora assimilato il concetto dell’orario continuato per cui alle 12 e 30 in punto ti buttano fuori o se arrivi alle 11 e devi fare i “colpi di sole” fanno una botta di conti e non ti prendono. Un incubo. Io mi sono sposata di giovedì (ci piaceva il giorno) e che cavolo vuoi aprire mezz’ora prima, no, sono arrivate alle solita ora e abbiamo fatto tutto con l’acqua alla gola. E ci devo andare almeno ogni due mesi perché la ricrescita dei “colpi di sole” si vede, eccome, e i miei capelli grigi sono più di cinque. Comunque sul taglio ho risolto con un drastico caschetto corto e via andare, ci tengono ad avere i capelli sempre puliti e in ordine, ma mica posso diventare schiava della parrucchiera e perdere tutte le settimane due-tre ore. Lo sfilato, comunque, è carinissimo, tu sei giovane e Maria de? Filippi è bionda, quindi…

  5. Mi associo, Io non sopporto quando mi toccano i capelli (nemmeno se a farlo è mio marito, figurati un estraneo): per me le sedute dal parrucchiere sono una vera tortura.

  6. Uh, anche per me è sempre una seccatura il parrucchiere. Anche per me se ne vanno dalle due alle tre ore, pesantissime per la noia e per la mia assoluta incapacità di fare chiacchiere superficiali con chi non conosco. Per fortuna ci vado solo un paio di volte all’anno, visto che porto i capelli da medio lunghi a lunghi (e poi sono ricci, che vuol dire che il taglio non è fondamentale) e non faccio il colore, ma solo le mèches. Tra qualche mese mi toccherà tornarci prima di un matrimonio e già il mio bancomat piange. L’unica fortuna è che da lì a poco ci sarà il battesimo della bimba di mia sorella, che nasce a giugno, e io sarò già felicemente coiffata. :-) (Per inciso: sì, la battezzano, e mia sorella non sa a chi chiedere di fare da madrina visto che la mia famiglia pullula di cattolici non praticanti mentre lei vorrebbe poter scegliere una persona profondamente credente)

  7. un’alternativa alla soluzione di pourparler: il corto. ma davvero corto, cortissimo. da macchinetta. mi sono decisa quando mi sono separata, dato che l’ex marito era contrario, e mi sono liberata in un sol colpo di: asciugacapelli (che comunque non usavo), problemi di tinta (sfoggio un sale e pepe invidiabile), problemi di piega (ho degli spaghetti, non dei capelli), spazzole e pettini, stress da coiffeur e un uomo che pretendeva di metterci becco. ora ci provano le figlie, ma non attacca.

  8. Per me sul parrucchiere vale la regola: chi più spende meno spende. Fino a qualche anno fa viaggiavo con il mio capello extralong e riga in mezzo molto neohippie, e andavo due volte all’anno dal parrucchiere che costava meno, pensando “tanto solo per spuntarli cosa ci vuole”. Ho capito di vivere nell’errore quando mi sono trovata, un mese prima della mia laurea, con un caschetto tipo Raffaella Carrà (dopo che avevo chiesto “tagliami solo le punte”). Disperata, sono andata dal parrucchiere più caro e rinomato della città, e la mia vita è cambiata. Amo quell’uomo. Gli dico “fa di me ciò che vuoi” e quando esco cammino tre metri sopra il cielo e tutti mi dicono che sembro una modella :D Lui stesso si è rifiutato di tingermi i capelli o farmi le meches perchè “adora” il mio colore naturale :D In pratica esci che l’autostima è a mille. Le assistenti anche se mi vedono una volta all’anno si ricordano cosa faccio, il nome di mia madre e di mio marito; sono tutte truccate e pettinate benissimo e solo guardarle è un piacere. Prima di lavarti i capelli ti fanno un massaggio aromaterapico al cuoio capelluto durante il quale pensi di essere in paradiso. Il giorno del mio matrimonio il mio super parrucchiere mi ha svegliato chiamandomi alle sei del mattino, è arrivato a casa mia alle 6.30 munito di brioches e fino alle 11 è stato come un padre e mi ha fatto sentire una principessa :D Ripeto: lo amo.

  9. ho letto: ti hanno presa per un maschio. vabbe’, e allora io cosa dovrei dire? anche all’università ho avuto un periodo di capelli corti corti. all’epoca avevo un fidanzato (coetaneo) grosso e barbuto, mentre io sono piccina e dimostravo meno della mia età. in pizzeria un cameriere, dopo aver preso la sua ordinazione, gli ha chiesto: “e per suo figlio cosa porto?”.

  10. terra: ok, dopo aver letto la tua, mi rendo conto che la mia era davvero da dilettanti.

  11. I capelli non sono la mia Grande Paranoia (personalmente è una vita che lotto con le “guanciotte belle pienotte”… quand’è che si invecchia e il viso si affila???), ma mi hanno dato molti notevoli dispiaceri. Tipo sentirmi dire “così sembri proprio un’ananas…”
    Ora ho trovato un parrucchiere simpatico, che mi fa fare delle panciate di risate ma che sa quando stare zitto, fa grosso modo quel che gli chiedo e, udite udite, è estremamente economico… se puoi allungare fino a Rapallo ti dò l’indirizzo!

  12. Odio anch’io. Però l’hair stilist lo chiamo perrucché (o “petinòira”, quando prevale la mia parte piemontese). Forse è per quello che non sono mai soddisfatta quando ci vado, ma solo terribilmente annoiata. ;-D

  13. E io che pensavo di essere l’unica a odiare il parrucchiere! Non ci vado da più di due anni, ho risolto comprando un paio di forbici professionali per spuntarli, sono lunghi e ricci, quindi le irregolarità non si vedono ;-)

  14. Uh! Doppie punte, io sono fortunata, ne ho pochissime :) Hum.. allora devo meditare meglio un’altra soluzione su misura per te. Potrei prestarti mia zia. Taglia e ritaglia in cinque minuti a casa tua, non è parrucchiera ma commercialista, non spendi nulla ed è un fenomeno.

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