C’era anche Alvaro Vitali?

Ricapitolando: il nipote di Gianni Agnelli si droga come un cavallo e finisce più di là che di qua, in compagnia non di Martina Stella (che precipitosamente abbandona la nave che affonda: <<Stili di vita diversi, eravamo separati da tempo>>), non di una modella strafiga che, come da sua razza, ha sostituito alcol e cibo con la polverina bianca, neppure di una triste lap dancer di terz’ordine stile Calissano, ma di due-trans-due, uno dei quali, un cinquantenne barese, (non saltate alle conclusioni: Lino Banfi ha un alibi e ha dichiarato <<Megheri avessi 50 anni, ecchecchezzo!>>) è meglio conosciuto come “Patrizia” o “il carabiniere”.
No, ma questa è talmente bella che non può essere vera. Siamo sicuri che non sia una manovra per lanciare la nuova Punto? (<<Mi piacciano i trans. Punto>>).
O il plot di un b-movie che sarebbe perfetto per Franco e Ciccio? Dopo L’esorciccio e Ultimo tango a Zagarolo, io un bel Lapo Mannaro americano a Torino lo vedrei davvero bene.

One thought on “C’era anche Alvaro Vitali?



  1. Che tempi quelli , che classe dirigente !

    Ai figli della Borghesia i padri davano alla Prima comunione in regalo una pastiglia di cianuro da inghiottire in caso di scandalo ingestibile.

    E’ il crollo dei valori!

    Non si riesce ad insabbiare più un cazzo!

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