Chi diventa madre avvelena anche te. Dille di smettere

Ovvero, frasi che ho giurato e spergiurato, per trent’anni di vita, che non avrei pronunciato nemmeno sotto tortura e che invece mi sono sorpresa a ripetere più volte nel corso dell’ultimo anno (e non siamo nemmeno arrivati al momento dei compiti a casa).

Brava, spalmati il gelato sulla maglietta. Tanto c’è la mamma che lava.

Esci dall’acqua, che hai le labbra viola.

Come sarebbe “voglio alzarmi?” Ma se non hai mangiato niente!

Guarda che disordine hai lasciato in cameretta. Se non raccogli i tuoi giochi… (inserire blanda e inutile minaccia a piacere).

Devi stare sempre vicina a mamma e papà.

Prima finisci la carne, poi avrai il gelato.

Vai a lavarti le manine.

No, il Tigro non c’è. Ha detto che andava a fare un giro (è la mamma che non lo trova, ovviamente).

Non dire le bugie (detto dopo avergliene appena rifilata una, vedi sopra).

No, non te lo compro.

Smettila di toccare tutto.

Un altro succo di frutta? No, bevi l’acqua, che disseta di più.

Basta caramelle.

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Mangia che ci sono bimbi che muoiono di fame (Ancora non l’ho detta)
Dammi la mano quando attraversiamo la strada (Certo che sì)
Se ti fai male poi ti dò il resto (Mia versione: “Non fare così che poi ti fai male e piangi”)
Non mettertelo in bocca, eh! (Cèlo)
Se non la smetti lo dico a papà (Il di lei padre è, se possibile, ancora meno autorevole di me, per cui è una minaccia assolutamente inutile)
Se proprio vuoi piangere, ti dò io una ragione per farlo (Un grande classico, come ho fatto a scordarla? Però ancora non l’ho detta).
Come ti ho fatto, ti disfo (ebbene sì).

57 thoughts on “Chi diventa madre avvelena anche te. Dille di smettere

  1. le classiche di mia mamma: “9 mesi per metterti al mondo, ma per disfarti mi servono 9 secondi”. Oppure, durante un litigio: ‘stai zitta, non parlare e ascoltami’. dopo aver finito osserva la figlia muta, la guarda ed esclama: ‘ecco, hai visto che non hai neppure niente da dire!! ‘

  2. “L’erba voglio non esiste nemmeno nel giardino del re” , ma attualmente la più inflazionata è “questa casa non è un albergo” riferita agli orari di rientro e al caos cosmico delle loro stanze.

  3. Ahahahhahah! Io non sono ancora madre, ma “matrigna” sì (e ancor di più zia acquisita) e queste frasi le ho dette quasi tutte!!!
    E’ impossibile non trasformarsi nella fotocopia di nostra madre. Sì, proprio quella che non sopportavamo!!!!!!!

  4. io sono già nella fase in cui mio figlio riprende me!! quindi le frasi di cui sopra le ho usate tutte a suo tempo … inutilmente :D

  5. bene: inizio a prepararmi al “dopo” … e mi sa che me la godo il più possibile finché il pargolo è solo un senso di bolle d’aria nel basso ventre! =)

  6. Questa casa non è un albergo è un classico dei miei genitori. E io la dico già alle gatte. Figuriamoci dopo…

    Penso che certe cose si trasmettano nel DNA: impossibile non ripeterle.

  7. “Questa casa non è un albergo!”

    Ah! Ah! Ah!, ricordo ancora quando lo disse per la prima e unica volta.

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