9 thoughts on “Ciao Piergiorgio

  1. Quando stamattina ho sentito per radio la notizia, mi si è stretto il cuore per la tristezza. Ma sono anch’io convinto che era ciò che Piergiorgio voleva.
    Welby non c’è più ma purtroppo rimangono gli ottusi e ignoranti che pensano che la vita di un uomo sia una proprietà della religione e della legge.
    Io, più volte, ho augurato a tutti quei signori che ostinatamente hanno rifiutato la volontà di Piergiorgio, di provare – almeno per un giorno – la terribile sofferenza (disumana) a cui Piergiorgio era sottoposto.

    Addio Piergiorgio.

  2. Non ho molte parole a proposito … se non quelle che mi portano a condividere in toto la volontà di quell’Uomo, che Uomo più non si sentiva ed ha chiesto quello che insindacabilmente si dovrebbe poter scegliere! Porre fine ad una Vita che tale più non è, che non ti porta fuori di casa a respirare l’aria e guardare il sole, che non ti fa più condividere le gioie dei tuoi cari, che non ti lascia autonomia, che non ti fa più far l’Amore con tua moglie! E sono piccole banalizzazioni che mi vengono in mente e che mi fanno rumore nella testa come quando da bambino mettevo i pezzi di plasctica dell’involucro della “Coppa Rica” fra i raggi della bicicletta per sentire un rumore nuovo e diverso dal solito! Se è così che ha voluto, coraggioso come non mai, è meglio così.

  3. Tillo e Johnny, io non credo sia “giusto” o “sbagliato”: conosco persone meravigliose per le quali la vita è comunque più preziosa di tutto il resto, sempre e comunque e fanno scelte diametralmente opposte da Welby. Io dico solo che è giusto rispettare la volontà di ognuno, soprattutto quando, come in questo caso, è chiara e inequivocabile. Tutto il resto è troppo grande per chiunque da capire e da discutere.

  4. Giusta o sbagliata non e’ la scelta se vivere o morire. Giuste o sbagliate sono le scelte legislative e giudiziarie che consentono oppure no la scelta se vivere o morire. Nel caso di Welby, sono state tutte sbagliate.

  5. … non si parla di giusto o di sbagliato … si parla di libertà! Di libertà di poter fare autonomamente una scelta. Qualsiasi essa sia va rispettata! Mettere la Giustizia come arbitro anche in questo caso … ebbé … mi pare eccessivo! Per me è come il “foglietto” che abbiamo in tasca sulla donazione degli organi … dovrebbe esserci un sistema simile che certifichi se uno abbia scelto di rimanere attaccato alla “vita” in ogni maniera terapeutica o voglia staccare la spina e passare altrove. E’ una mia idea personale, tutto qui!

  6. Johnny, mi sa che stiamo dicendo la stessa cosa :-)

    E’ giusto (per me, per te, ma magari non per altri, che lo reputano sbagliato; e ce ne sono!) che le persone siano libere di scegliere. Come esercitano questa liberta’ e’ invece affare che non riguarda la giustizia.

  7. Scusate, ho fatto casino con i post. Il primo era ancora una bozza del secondo e puo’ essere cancellato (ma come si fa?).

  8. Perchè hai astingonato la dicitura sulla maiuscola terapeutica!
    In tutti i casi, abbandonando lo scherzo, diciamo proprio la stessa cosa!

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