Come scegliere il vino giusto

romaniRossella Romani è vicepresidente nazionale e responsabile della didattica di AIS, Associazione Italiana Sommelier. Inoltre è una persona deliziosa e mi ha insegnato tutto ciò che so sul vino, grazie a un mini corso anni fa quando, in una delle mie tante vite, scrivevo per anche per una rivista di enologia.
L’ho intervistata recentemente per Donna Moderna e le ho chiesto qualche semplice consiglio per scegliere una bottiglia di vino da portare a cena di amici e fare bella figura anche se non avete la minima idea dei gusti di chi vi ospita o del vino in generale (peggio per voi). Siccome si avvicinano giorni di festa, magari è utile.

Partiamo dal dove comprare: se siete neofiti assoluti e la cena è importante, meglio entrare in una buona enoteca e affidarsi al proprietario. Il supermercato, però, vince sui prezzi, per cui se avete già qualche idea potete servirvi da un centro commerciale ben fornito: alcuni hanno ormai diversi scaffali dedicati a bottiglie anche di valore (Rossella non lo dice ma lo aggiungo io: a Milano, l’Esselunga).
Se non conoscete il menu né i gusti dei commensali, è perfetto uno spumante metodo classico, direi un Franciacorta. Ovviamente, con uno Champagne non si sbaglia mai, perché può essere stappato per l’aperitivo, a tutto pasto o addirittura dopo cena. Un altro passepartout è il vino dolce, perché solitamente il dessert a una cena c’è sempre. Suggerirei una Malvasia di Lipari o un Moscato di Pantelleria. Da evitare però d’estate, quando è meglio orientarsi su vini bianchi profumati dell’Alto Adige, come un Riesling o un Gewurztraminer. D’inverno è perfetto invece un bel rosso di struttura: i classici Barbaresco e Brunello, un Amarone della Valpolicella oppure un vino elegante come il Pinot Nero.

Prosit.

(Da Donna Moderna)

12 thoughts on “Come scegliere il vino giusto

  1. Ottimi consigli! Adoro il vino ma ne capisco ben poco… attendo altri post sul genere ;-)

  2. Bè de gustibus…. io preferisco Il Ferrari Perlè, o anche un buon Prosecco se voglio spendere meno della metà… se invece voglio esagerare, lascio perdere lo Champagne che costa troppo per quello che da e scelgo allo stesso livello del Dom Perignon La riserva di casa Lunelli, Giulio Ferrari siamo sui 45€ contro i 130 dei francesi. E poi vorrei spezzare una lancia a favore dei bianchi Liguri che spesso e volentieri vengono dimenticati da tutti, col pesce o con la pasta la pesto meglio di un buon vermentino, (trai 6 e i 10 €) o di un Pigato della riviera di ponente (una paio di € in più del vermentino) non c’è niente. E poi viviamo in italia campioni del mondo per varieta di cibo e vino

  3. Un difetto che ha il centro commerciale è che se un vino sa di tappo (a me è capitato con una bottiglia di Brunello di Montalcino) non puoi prendertela più di tanto che comunque non troveresti una soluzione, e comunque hai già fatto la magra figura, mentre se conosci il gestore dell’enoteca magari un occhio di riguardo prima e dopo ce l’ha.

    Una mia opinione personale: se devi comprare il vino mentre sei di strada per la cena una bottiglia di rosso è preferibile perché non deve essere raffreddato, anche se poi dovresti aprirlo per lasciarlo decantare.

  4. mi piace pensare che pepe carvalho si sarebbe comportato, dovendo portare una bottiglia a una cena, in due modi diversi, a seconda dei commensali. Quello dei due che preferisco è privilegiare un produttore piccolo; dietro queste realtà c’è una passione che pare si trasmetta, avvolgente, anche al prodotto, ci sono sentori a volte poco omologati, che rilasciano persistenze antiche. Non importa che vellichino papille in disuso, determinando un po’ di sconcerto. Del resto chi serve più la lingua salmistrata?
    (Lo Champagne nel frigo di casa).
    buon pomeriggio

  5. Ho sempre ammirato le donne sommelier (conto di diventarlo presto anch’io).

    Per il momento mi accontento di preparare una buona pastiera per domenica.

  6. Luca: ah beh, con i bianchi liguri con me sfondi una porta aperta! Ma ho voluto lasciar parlare la Romani, già sono troppo ligurocentrica di mio…
    Stefano: vero, però io al super ho trovato una specie di manicotto riempito di liquido refrigerante che metti in frezeer, poi intorno alla bottiglia di bianco e te la raffredda in un secondo. Certo, dovrebbero averla anche gli amici da cui vai…
    Bizet: magari lo conosci già, ma in quanto a produttore piccolo con passione, adoro Cappellano, nelle Langhe. E viva Carvalho! (Anche se quella mania di bruciare i libri mi dava un po’ di ansia…)
    Dania: anche io, mi hanno solo bloccato i tre lunghissimi anni di corso… Sai fare la pastiera? Meraviglia. Una donna da sposare, più che da assumere!

  7. bè se gli amici non hanno cose tecnologiche puoi ricorrere all’antico ma sempre valido secchiello di ghiaccio con l’acqua per il bianco va benissimo 10 minuti al massimo la bottiglia è pronta…………e poi ti intervista idea web e non dici niente? son sempre l’ultimo a sapere le cose

  8. Personalmente amo molto i vini siciliani, che mediamente sono di buona qualita’ e non costano un patrimonio. Gia’, il prezzo. Non so voi, ma io non compro mai un vino sotto i 5 euro. Pero’ nemmeno, salvo eccezioni, vini sopra i 12 :-)

  9. acc, che post vigliacco: sono in dieta analcolica (ebbene sì), da un bel po’ non tocco un goccio di vino…
    (però magari mi concedo un brindisi pasquale
    e poi un altro
    e un altro
    hic!)
    un bacione barbie!
    beppe

  10. Luca: mi ero dimenticata! Sai com’è questi giornalisti: ti intervistano mesi prima e poi il giornale non esce mai ;-)
    Corrado: ho scoperto i vini del sud, in generale, recentemente e li amo molto. Anche io seguo la regola del prezzo. Un viticoltore una volta mi spiegò tutta la fatica che c’è dietro una bottiglia di vino e poi concluse: “E ora che sai questo, come pensi di comprare del vino “vero” a prezzi ridicoli? Ovviamente c’è sotto qualcosa…”
    Beppe: Dieta analcolica tu? Ma smettila, per favore :-) Un bacio a te
    Princy: salute a te!

  11. Era la mia prof delle superiori.
    È UN VERO GENIO <3

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