Dell’onomastica familiare

Chi ha letto i libri di Pennac ricorderà Jérémy, il piccolo genio della famiglia Malaussène animato da furore battesimale, ossia dall’insopprimibile desiderio di battezzare tutti i bimbi arrivati in famiglia dopo di lui (con risultati di nomi come “E’ un angelo”).
Bene, io sono animata dallo stesso furore. Ossia come tanti, immagino, adoro coniare non soprannomi, ma veri nomi supplementari che aderiscano meglio alle persone e di fatto sostituiscano quelli veri. Per dirla con la Ginzburg, è una branca del lessico familiare, chiamiamola onomastica familiare. Un’abitudine che nasce dalla mia famiglia di origine.
In un attimo la barista sotto casa, una signora ingrugnita ai limiti della cafonaggine, è diventata “La solare”. Un’ossigenata e boccoluta gioielliera di Genova “La Kim Basinger dei poveri”. Un vecchia amica, i cui genitori avevano un negozio di illuminazione, “La figlia del lampadario”. La mia dentista, bionda signora di mezz’età dal piglio teutonico, “Frau Blucken” come l’inquietante personaggio di Frankestein Junior che fa nitrire i cavalli.
Così io e mia mamma possiamo farci telefonate a prova di intercettazione tipo:
“Torno ora dalla solare, ho preso un cappuccino”
“Ah bene, senti, ho visto la figlia del lampadario, ti saluta tanto”
“Salutamela. Sei più passata da Kim Basinger a ritirare gli orecchini?”

La soddisfazione suprema è quando si azzecca davvero il nome. Istantaneamente, chiunque lo senta inizierà a usarlo al posto dell’originale; l’anagrafe non esiste più, il ribattezzo è avvenuto. E’ come aver portato alla luce il nome intrinseco di quella persona.

E voi? Avete mai ribattezzato con successo qualcuno?

27 thoughts on “Dell’onomastica familiare

  1. con grande successo io e mio cugino all’unisono abbiamo ribattezzato un ns familiare Raggio di sole,per la sua simpatidudine ma non posso scendere in particolari….. e persino alcuni ns parenti americani ora quando telefonano mi dicono …and how is Raggio di sole?

  2. umpf. nel posto dove ho lavorato per 13 anni fino al 2000 mi chiamavano tutti la gnoma: vale? il motivo addotto era che sarei piccola (vero), ridanciana (vero) e dispettosa (moi?).

  3. all’università c’erano: gonna, naso, gabibbo… tutti segni distintivi ma non facilmente individuabili dai non addetti ai lavori… e Blim, come non ricordare in redazione il fantastico hobbit?

  4. Mi hai fatto ricordare la mia attitudine naturale: quella di dare soprannomi a tutti coloro che conosco. Gli metto l’etichetta per un particolare così me lo ricordo meglio e non faccio errori per omonimie :D
    Mi ricordo di Naso(chissà perchè ^^), Belladinotte – la simpatia in persona, Lamortetifabella – donna col trucco pesantuccio, Fox – scaltro come pochi, Chiappons – per le sue forme esorbitanti(l’avrei anche chiamata col suo vero nome se nn fosse stata così stronza), Sognant – per la sua sbadataggine, Agosto – per il suo continuo desiderio di vacanza e bellavita, Giovannona – ebbene sì, per la coscia lunga e Migno – per le sue attitudini meretricie :D

    Cmq ci si diverte ^^

  5. Mi hai fatto ricordare la mia attitudine naturale: quella di dare soprannomi a tutti coloro che conosco. Gli metto l’etichetta per un particolare così me lo ricordo meglio e non faccio errori per omonimie :D
    Mi ricordo di Naso(chissà perchè ^^), Belladinotte – la simpatia in persona, Lamortetifabella – donna col trucco pesantuccio, Fox – scaltro come pochi, Chiappons – per le sue forme esorbitanti(l’avrei anche chiamata col suo vero nome se nn fosse stata così stronza), Sognant – per la sua sbadataggine, Agosto – per il suo continuo desiderio di vacanza e bellavita, Giovannona – ebbene sì, per la coscia lunga e Migno – per le sue attitudini meretricie :D

    Cmq è un metodo davvero divertente e personalizzato ^^

  6. Da ragazzini avevo soprannominato un ragazzino della nostra strada “il verme”. Tale soprannome ha, negli anni, varcato la soglia del quartiere, tanto che questo ragazzo se lo è portato dietro anche nelle superiori, dove nessuno ne sapeva il motivo e l’origine.. (ma lui sì..)

  7. tra l’altro questa cosa è tipica dell’entroterra ligure dalle mie parti tutte le persone di una certa età hanno un “nickname” magari non platelamente denigratorio ma tutti ce l’hanno…alcuni ce l’hanno talmente “tanto” che la gente poi non si ricorda più neppure il vero nome… ne cito due per tutti… il vecchio panettiere era conosciuto come Farina e mio nonno Giacomo e suo suocero Giacomo si distinguevano per l’altezza mio nonno più piccolo giacumin piccin e il suocero giacumin u grande

  8. Il mio primo addetto stampa era Balla coi Lupi e la sua capa Ladòbermann; Guardamibene era un’editoressa che s’atteggiava a strafiga…e poi ce ne sono tanti altri che taccio perché troppo riconoscibili ;-D

  9. (Come dice Lua, tantissimo cognomi sono nati così. Ad esempio Occhiobello era il soprannome di uno magari strabico, Pittaluga era colui che rubacchiava l’uva(pittare l’uga) nelle vigne liguri ecc ecc)

  10. beh vediamo, noi siamo soliti ad utilizzare il nome della città di provenienza, quando incontri persone all’estero, per esempio un ragazzo con cui ho avuto una breve (issima… una notte) relazione in Spagna è Brescia, il nome non me lo ricordo!!!
    Poi ci sono Scic (piccin in emiliano), Stica e Parde (provate ad indovinare il proseguio…), l’Ape Regina, Marmitta…

  11. No, non ho mai avuto questo potere , figurati neanche sulla scelta del nome dei gatti e cani. Neanche in democrazia! quando avevamo preso il primo cane ci siamo seduti a tavolino, genitori e figlie, e abbiamo scritto 3 nomi a testa. Estrazione ed escono i miei: Nespola, Metamorfosi e Gongoro (in onore a Banana Yoshimoto, all’epoca mia scrrittrice preferita). Ma il cane è stato battezzato Dagoberto… Il mio potere ha funzionato solo con Smeagol, il gatto. Ma solo perchè assomigliava veramente al personaggio del signore degli anelli!

  12. terra: L’ex fidanzato di un’amica fu ribattezzato “il nano”, ma non lo seppe mai!
    lotho: lamortetifabella non è male!
    Cristiano: il verme, certo! Come scordarselo!
    Denisocka: e allora Sconsolata, per la sua somiglianza col personaggio di Zelig?
    Placida: circola una bella fauna, eh, tra redazioni e affini?
    MilanoCorreggio: sì, l’uso della città di provenienza succede spesso
    Sara: Smeagol? Ma povero!

  13. Crudelia, la vicina dicasa… odiava il mio cane.
    Non c’entra, ma lo sai che la mia migliore amica è incinta. E’ forse una cospirazione?

  14. serpe: Crudelia è anche un’amica di mia madre, non per il carattere ma proprio per somiglianza fisica. Per la cospirazione: sì, senz’altro. Sei circondata da estrogeni e standing ovulation. E’ successo anche a me, anni fa. Resistere.

  15. Poi, sempre all’Uni c’era: Gamba (il bibliotecario zoppo), Orecchie (uno studioso russo ospite a una conferenza), Orsetto del cuore (uno di noi particolarmente fiducioso nel prossimo), La Pelosetta (una prof. aggredita verbalmente a lezione da una schizzofrenica fissata coi gatti… per osmosi…), Coniglietta (una studentessa importunata su un autobus in Russia)… mi fermo qui.

  16. Il capitano, la principessina, lo svizzero, Piergiuda e Primadonna (due fratelli), Pornella e Cornantonio (una coppia in cui la lei non era molto fedele, diciamo così)…

  17. mi ero dimenticato del way to say che avevamo inventato in 5° ragioneria all’avanzini, allora ancora in via F. Romani nell’anno H e demico 1984/85
    “eivimu mi a sguaiunna, u rancabocchi, u spunciaporchi de Vaise, e a Lilli lerfesciocche tutta gente pe ben”
    eravamo io, la donna ordinaria gretta, l’estrai spine (spine nel senso di rovi), lo spingi maiali di Varese, e la lilli labbra sciocche, tutta gente per bene.
    ah per il copyright di questo uai to sei
    devo citare come da contratto
    Corrado Cora per gli amici notissimo ispettore navale di una notissima compagnia del nord europa
    e Fabio noto imprenditore (pseudo agricolo/taglio alberi/ ect/ect) del tigullio
    insumma tutta gente pe ben

  18. Io son la Principessa sul Piello per merito di una mia amica e, da allora, tutti mi chiamano così! ;-)***

  19. che bello questo post…miha fatto tornare in mente tanti ricordi, specialmente dei primi anni d’iniversita’…c’era una ragazza, mia compagna di corso, che battezzai con il nome di novembre e da allora la poveretta fu sempre chiamata in tal modo, tanto che ora pur scervellandomi non riesco a ricordare il suo vero nome…per me ella rimmarra’ sempre e solo novembre… ;.)

  20. Princy: tu sei un esempio perfetto!
    sariti: novembre perché? Era nata a novembre o era un po’ triste??

  21. Dimenticavo che ora, invece, fra le mie nuove colleghe spicca Milanovendemoda … snob e un pò “frivola” :D

    e Cadavenere compagna di università pallida che si truccava in modo gotico.. :D

    aloha!

  22. neanderthal (ragazzo dagli istinti primordiali), muttley (individuo dalla risata identica a quella del cane de “La corsa più pazza del mondo”), puffa (non proprio una stangona)

  23. Io ho la fissa dell’onomastica. E della toponomastica. E della “sopra-onomastica”. Per parlare in codice, ribattezzo sempre la gente con dei soprannomi. Spesso sono così azzeccati che fanno tendenza. Non sempre sono cattivelli, anzi!
    Però quello che mi è uscito meglio è quello dei vicini. Gente perfettina che tiene il giardino come un sancta-sanctorum. I primi tempi che abitavano qui, avevano dissodato tutto per benino, tracciato i solchi per l’orto, fatto suddivisioni, eccetera.
    Il giardino e l’orto però erano brulli come la Siberia (se è brulla!), perché era inverno. C’era questo giardino marrone di terra, senza un filo d’erba e l’orto ben delineato, con due o tre tumuli di terra che sembravano tombe in un cimitero. Per completare l’opera, i vicini avevano comprato un tavolo e delle panchine di pietra.
    Sembrava un cimitero.
    Così, abbiamo iniziato a ricamarci sopra, a dire che erano la famiglia Addams, con le tombe nel giardino, coi fiori tagliati per lasciare solo il gambo e così via.
    Da allora, per noi sono gli Addams. Addirittura la figlia è chiamata Mercoledì, e la nonnetta è ovviamente Nonna Addams.
    A volte mi dimentico i loro veri nomi, ma per ora non ho mai fatto gaffes!

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