Donne noi e donne birignao

Altra cena con altri amici, altra riflessione.
Un amico, separato si presenta con la nuova fidanzata. Una donna birignao: del tipo misteriosa femme fatale, tutta atteggiamenti misteriosi, occhiate in tralice, sorrisi vacui e svolazzi di manine manicurate. Una dalla conversazione insopportabile, che verte immancabilmente sulle sue 1356 allergie e sul fatto che vuole vivere come una principessa o via, accontentiamoci, come una nobildonna del secolo scorso, con tanto di dama di compagnia che le prepari il bagno caldo.
L’amico, completamente bollito, pende dalla sue labbra e tuba come una tortora.
Visto che ha da poco mollato una moglie che gli ha dato due figli splendidi, e che ora sbava per questa non più giovane, non più bella (non potete vederla e immagino penserete che sia la solita invidia femminile, ma credetemi sulla parola: non è bella, fa solo un po’ di “sciato” come si dice a Genova, ossia un po’ di vuota scena a buon mercato) e senz’altro non più
intelligente di sua moglie, che è una bella donna grintosa abituata a sfangarsela da sola, la classica domanda sorge spontanea.
Siamo noi, che ci ammazziamo per arrivare ovunque, in piena sindrome Wonder Woman (compagne, amanti, madri, figlie, in carriera) a preparare il terreno per queste altre che verranno dopo, che non alzano la manina di cui sopra nemmeno per versarsi l’acqua (non da Nobu, eh, ma in una cena fra amici con i tovaglioli di carta) e che sono adorate per il solo fatto
di esistere?
O sono gli uomini che alla fine preferiscono la donna bambola svenevole e delicata, che fa mirabilmente finta di aver bisogno di protezione e solletica il loro ego frantumato ahimé da donne che sanno sostenere una conversazione e magari, guarda un po’, li inchiodano alle loro responsabilità di parte attiva di una coppia?
Se è la seconda, cari ragazzi, avete sbagliato bersaglio, visto che la donna birignao vi frega senza neanche farvelo capire, e in un picosecondo vi trovate a fare da cavalier servente a lei, a sua madre e a tutta la sua famiglia.
Ma d’altronde, come resistere a cotanto sbatter di ciglia?
Io giuro che ci ho provato: non mi sono versata l’acqua e ho tentato di catturare lo sguardo del mio compagno dall’altra parte del tavolo.

Ma, essendo una donna e non una pianta grassa, dopo mezz’ora ho ceduto e ho allungato la mano verso la bottiglia, pena disidratazione.

11 thoughts on “Donne noi e donne birignao

  1. Guarda, di solito va così.

    La moglie abbandonata si rifà una vita con uno un po’ meno cretino del marito.

    Il marito sta per un po’ con la svaporata, tipo sei mesi un anno. Poi si stufa e se ne cerca un’altra. Oppure (peggio ancora per lui) ci passa la vita, tiranneggiato da lei. In ogni caso, dopo qualche tempo lei perde lo smalto. Capita sempre: l’innamoramento e l’amore sono due stati ben diversi.

    Avanti veloce fra trent’anni: la moglie in gamba è ancora in gamba e non ha bisogno di nessuno. Il marito è sempre pirla. E la svaporata, ormai priva anche di quelle poche attrattive che la rendevano interessante, o si è trovata uno ricco da spremere, oppure fa la fame rimpiangendo i bei tempi che furono.

    Lascia stare, va’: meglio allungare la mano e prendersi l’acqua da sole.

  2. Uhm Uhm che dubbi amletici.
    Sai quante volte mi sono anche io chiesta perche’?
    Come e’ possibile che ci sono donne che riescono a far capitolare un uomo in questo modo? Perche’ un uomo ci cade?
    L’altro giorno guardavo il film “Memoirs of a Gheisha”…leggere te, mi ha rimandato alle riflessioni fatte dopo quel film.
    L’orgoglio di una donna. Come si puo desiderare di essere una svapora? Eppure ci sono donne che lo fanno. Si comportano con successo svolgendo questo ruolo.
    A volte…pero non sono cosi convinta che ,come dice Giulia, la svapora sia una persona totalmente inetta.
    Mi fa sorridere tanto una cosa di cio che ha detto lei: “La moglie abbandonata si rifà una vita con uno un po’ meno cretino del marito.” Molto femminista st’afermazione secondo me uh? ;-)

  3. ahahhahaha, molto divertente il quadretto.
    Diciamo che fuor di moralismi ognuno ha anche il diritto a scegliersi il suo carnefice. Come dicono a Bari “fess a lui”. :)

  4. sgrufoletta, io sono positiva di natura: penso che una donna abbandonata per una cretina abbia il diritto di trovarsi un compagno meno volubile e, diciamocelo, che la ami davvero senza farsi distrarre dalla prima che passa.

    E sono convinta che, se questa è la donna in gamba che dice Barbara, non resterà da sola a lungo. Alla faccia del pirla che aveva avuto la sventura di sposare.

  5. Mah, alla fine rileggendo tutto, devo dire che sono sempre d’accordo con l’ottimismo (e il femminismo, perché no? che male c’è?) di Giulia. L’unica cosa che penso è che spesso, una donna sopra i 40 con uno/due figli a carico, per quanto in gamba sia, raramente riesce a trovare un compagno all’altezza. Ed è vero che se è in gamba non ha bisogno di nessuno però…

  6. Si trova, si trova. Se una vuole. Se no, vuol dire che tutto sommato le sta bene così: e non è mica una cosa brutta.

    Sentite, vi racconto una storia. Avevo una compagna d’appartamento con un sacco di problemi a trovarsi un uomo (peggiori dei miei, all’epoca: che è tutto dire). Un giorno lei arriva dicendomi che la cugina è stata mollata dal fidanzato. E che la madre e la zia le hanno telefonato dicendo “Poveretta! Speriamo almeno che fosse innamorata!”

    Innamorata, capito? Così soffre di più ed espia chissà quale colpa.

    Ecco, finché rimangono queste sacche desolanti di sadomasochismo femminile, io difendo il mio femminismo allegro, che rifiuta il vittimismo con uno sberleffo. Possiamo avere il pane e anche le rose. Non siamo costrette a immolarci.

  7. mah…credo che siano MOLTI D + gli uomini ATTERRITI dalle donne in gamba che quelli che “hanno il coraggio” d prendersi in spalla figli d altri+donne/mamme grintose…

    alla fine credo che chi sceglie la donna bambola lo fa x il puro gusto d MOSTRARE il proprio trofeo, x crogiolarsi nella malsana idea d poterla dominare meglio…posto che anche in questo caso è LA BAMBOLA a imporre le sue regole solo che FORSE sembrano meno fastidiose e + gestibili….SEMBRANO…

  8. @ Giulia: so perfettamente cosa intendi. Un po’ come i racconti splatter dei parti in quegli orridi cenacoli di suocerenonnezie: se non soffri e non “lo fai da sola”, secondo queste vestali della sofferenza femminile non sei una donna. E quindi, viva il “se non trovi un uomo, mica è una cosa brutta”. Anche per rispondere ad Evelyn.

  9. le donne “gatte morte” sono una realtà con cui bisogna confrontarsi. però ci sono pure gli uomini che non le prendono sul serio, quelli simpatici, quelli odiosi, quelli senza attributi, ecc. ecc. a me piace questa varietà. e pure noi donne dobbiamo capire che non si può cavare il sangue dalle rape. ed eventualmente mettere a bada le zie-nonne ecc. che ragionano peggio di un uomo sfigato.

  10. Cara Barbara,
    il fatto che esistano uomini a cui piace farsi legare, frustrare e calpestare non vuol dire che sia così per tutti. Esistono uomini che amano la propria donna perché è in gamba, intelligente, pratica e concreta, insomma viva. Al tua amico piacciono le cose semplice (smalto e parfum). In apparenza. Aggiungo: le donne che aspettano che l’uomo versi loro l’acqua, sono davvero penose. Soprattutto se non sono da Nobu.

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