Ha stuprato, ma ha un’attenuante: è sardo

Avrei voluto scrivere con gioia del Nobel per la letteratura conferito a Doris Lessing.
Ma la notizia che ad Hannover essere sardi comporti uno sconto di pena in un processo per violenze sessuali e sevizie alla ex fidanzata mi lascia poco spazio per le belle lettere.
Pare che il giudice tedesco abbia concesso le “attenuanti etniche e culturali” a un cameriere 29enne colpevole di aver segregato la ex fidanzata e averla picchiata, violentata, torturata e umiliata.
“Si deve tenere conto delle particolari impronte culturali ed etniche dell’imputato. E’ un sardo. Il quadro del ruolo dell’uomo e della donna, esistente nella sua patria, non può certo valere come scusante ma deve essere tenuto in considerazione come attenuante”, sostiene questo geniale uomo di legge.

Vibranti proteste in Sardegna. Io, senza parole.

15 thoughts on “Ha stuprato, ma ha un’attenuante: è sardo

  1. noi dobbiamo tenere conto nel caso succeda in italia che se fosse tedesco lavora duro tutta la settimana e nel week end si ubriaca e potrebbe fare lo stesso? quindi se la fa nei week end ha diritto allo sconto di pena? oppure che se fosse stato napoletano avebbe potuto seviziarla con un mandolino, o se fosse stato genovese con un pestello del mortaio? e quindi antiche tradizioni…..sconto di pena

  2. a) non c’è giustificazione allo sconto della pena solo perchè sardo B) noi sardi saremo etnicamente e culturalmente inferiori rispetto al resto del mondo? peccato che i tedeschi sporchino le nostre spiaggie

  3. quindi le “attenuanti etniche e culturali” vanno applicate anche al padre di Hina, tanto x fare un esempio ?

  4. nel cammino della mia vita ho avuto l’occasione di avere più conoscenti sardi: tutti doc, Muggianu, Mereu, Masia, Cadeddu… tutti bravi ragazzi, seri, amici devoti, riconoscenti e generosi.
    Ma, come nelle più belle famiglie del mulino il rischio che mancasse l’acqua per impastare le “macine”, capitava se avevo l’ardire di contraddirne uno a caso.
    Insomma, ho rischiato di prendere un sacco di botte più volte per la mia misconoscenza delle più semplici misure diplomatiche.
    E non ero una fidanzata, anchun d’asé!

    Alex che l’unica volta che sono andato in Costa Smeralda ha piovuto una settimana.

  5. Alex: aspetta, però un conto sono i luoghi comuni campanilistici di cui è piena l’Italia, vedi “I genovesi sono tirchi” “I piemontesi falsi e cortesi” e “I sardi sono testardi”, un altro giustificare uno stupro su basi regionali, che mi sembra francamente allucinante. (Io in Sardegna non ci sono mai stata, ma non vedo l’ora perché me ne dicono meraviglie).

  6. Be’, che Repubblica abbia la mano pesante nel travisare si sa.

    La notizia è riportata in modo fazioso, manca un pezzo della sentenza, quello sulle aggravanti, sempre che il testo italiano della sentenza offerto da Kataweb sia veritiero (non so, già c’è Bückeburg senza Umlaut, poi mi sembra strano che googlando i nomi non si trovi assolutamente nulla, tranne in italiano).
    Ieri la notizia del premio Nobel a Ertl era sottotitolata “il papà della marmitta catalitica” e, vi assicuro, Ertl è tante cose, uno scienziato fantastico nonché una persona deliziosa, ma non è certo il papà della marmitta catalitica, visto che si occupa di ricerca di base.

    Il principio è lo stesso: si prende una notizia che di per sé interesserebbe pochi o nessuno, la si abbellisce un po’, ci s’inventa un titolo falso e fuorviante e via.

    Io quando leggo qualcosa sulla stampa italiana prima d’indignarmi vado a cercare le fonti o almeno vado a vedere come la riporta la stampa estera…

  7. Alex io sono sardo e adoro il contradditorio, ho amici/conoscenti estranei SARDI, che contraddico in continuazione e mai nessuno mi ha messo le mani addosso, io stesso non ho mai fatto a botte.
    Direi che sei stato tu sfortunato a conoscere i sardi sbagliati(come la ragazza lituana del resto) per quanto ti possa sembrare statisticamente improbabile credimi è così, la riprova è che certamente ho conosciuto piu sardi io di te ;-)
    Assolutamente non è tradizione sarda maltrattare le donne, non lo è mai stata… questa sentenza prima che razzista è sbagliata perchè fondata su una teoria non vera.

  8. Isadora: in linea con te sulla necessità di informarsi anche sulla stampa straniera. Io devo dire che l’ho postata dopo aver controllato anche il Corriere (che riporta la stessa notizia, presa dall’Agi). A quanto leggo la sentenza è dello scorso anno ma è stata resa nota in Italia solo ora: potrebbe essere il motivo per cui sui Google stranieri non c’è traccia dei nomi, anche se l’unico nome menzionato nel pezzo , e quindi ricercabile, è quello dell’avvocato Busia. Se hai link a fonti straniere che possono aiutarci a capire, grazie per condividerle.

  9. > Aranel > in effetti è quello che l’avvocato del padre di Hina ha cercato di far applicare: “«Il mio assistito è un profondo credente, segue con scrupolo il Corano. Le sue idee religiose sono profondamente radicate. Molto diverse dalle nostre».” !!

    Assurdo che l’antropologia e la sociologia servano a questo, a cercare attenuanti per crimini verso le donne!

  10. La questione non è che l’uomo in questione è Sardo, quando che è Italiano.
    E’ inutile nasconderselo, gli “europei” ci vedono così. Siamo un paese del terzo mondo.
    Forse dimenticate quella sentenza di un giudice secondo cui avendo Lei indossato jeans non riteneva lo possibile lo stupro. O quante altre sentenze che hanno trasformato la violenza dell’uomo in colpa della donna in quanto “provocatrice” perché indossava una minigonna.
    Ieri stesso, un radiogiornale diceva”…e la donna ha confessato di essere stata violentata”. Ha confessato di essere stata violentata????

  11. Blimunda, nella sentenza pubblicata su Kataweb ci sono anche nome e cognome del tipo, nome del giudice, nome del tribunale. Non ho trovato nulla, tranne che i pochi risultati italiani, per questo mi chiedo se non sia una bufala. Comunque, ripeto, leggendo il testo proposto da Kataweb si capisce che 1. hanno riportato (male) solo le attenuanti 2. si sono dimenticati di riportare le aggravanti. La sentenza, sempre che sia vera, non è razzista, semmai paternalista e la condanna c’è e per un paese in cui il carcere a vita equivale a 15 anni (hai letto bene) non è neanche così poco.
    Ertl papà della marmitta l’ha scritto l’Ansa e Repubblica ha calcato la mano. L’istituto in cui lavora è diventato l’istituto max planck, invece è l’istituto fritz haber della società max planck, e così via. È così tutti i giorni, la stampa italiana dell’ultimo decennio ha una realtà propria.

  12. Ciao, sono Marcello, genovese e vivo in Sardegna da più di 10 anni.
    E’ praticamente impossibile parlare seriamente di un giudice così ignorante; consentitemi una battuta, nella sua abissale ignoranza ha sbagliato pure il luogo comune: i “gelosi e possessivi” sono i siciliani!

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