I campioncini di cosmetici ingannano?

Ora vi racconto una mia paranoia.
Avete presente i campioncini di cosmetici? Creme antirughe, profumi, contorno occhi, shampoo? Te li regalano in profumeria (e io ne faccio incetta) oppure li trovi fra le pagine delle riviste, incollati con quella disgustosa striscia di gomma appiccicosa che, una volta strappata la preziosissima bustina di “fluido alle ceramidi rinnovatore totale di pelle in 24 ore”, salda irreparabilmente le due pagine del giornale esponendolo a strappi devastanti quando tentate di sfogliarlo (e di solito era l’articolo che pensavate di ritagliare per conservare).
Problemi tecnici a parte, io sono convinta da sempre che i campioncini mentano. Penso che contengano una concentrazione di principio attivo superiore a quella del prodotto che poi acquistate.
Lo dico perché quando provo il prodotto nel campioncino l’effetto è magnifico. Pelle liscia e luminosa, capelli da pubblicità dello shampoo, profumo ricco e persistente, insomma il Prodotto Perfetto, quello che cercavo da anni.
Poi vado a comprare il flacone intero e, delusione. L’effetto miracoloso è svanito. Il capello si sgonfia tipo soufflé e l’occhiaia da panda resta stabilmente al suo posto, nonostante varie passate di gel al cetriolo tenuto in frigo per intensificare l’effetto.
Un amico dermatologo mi dice che è normale, è l'”effetto shock” di un nuovo cosmetico; per quello il suggerimento degli addetti ai lavori è cambiare frequentemente creme e shampoo, affinché pelle e capelli non si abituino troppo ai principi attivi di un solo prodotto senza “reagire” come dovrebbero. Sarà.
Però, se studiano la disposizione delle merci sullo scaffale, diffondono musica ad hoc e spruzzano essenze nei negozi, tutto per inviare al nostro cervello messaggi subliminali e farci comprare di più, non potrebbero esistere anche campioncini potenziati per convincerci della bontà di un prodotto e farcelo acquistare? E’ così folle come idea?

(L’ho detto subito che era una paranoia, eh: con me, What You See Is What You Get).

18 thoughts on “I campioncini di cosmetici ingannano?

  1. Princy: anche io ne son convinta. Che gli facciano un prelievo!
    Rossa: mi hai illuminato. Sarà per quello? Non ci avevo pensato. E sì che sono di Genova…

  2. …. è un po’ come le foto sulle merendine e sui gelati …. perfette!!!

    poi quando apri il pacchetto c’è una massa informe e non sai da che parte iniziare

  3. Premetto che io non ho mai notato l’effetto miracoloso dei campioncini, provo a smontarti la paranoia. Su ogni campioncino, anche il più piccolo, c’è per legge la lista degli ingredienti, che quindi dovrà essere la stessa dei flaconi. E’ vero, non ci sono le quantità, ma non credo che possano variarle, probabilmente andrebbero incontro ad allergie o effetti collaterali che tu potresti avere col campioncino o col flacone e rischierebbero dei guai. Inoltre quello che dice il tuo amico dermatologo è verissimo: l’ho letto svariate volte e sperimentato su me stessa, in particola per i prodotti per capelli. E poi: esempio un antirughe ti fa effetto dopo un utilizzo costante ecc ecc, come fai a notarlo con un solo campione? Probabilmente la conclusione giusta è quella di RossaNaturale ;-)
    P.s. ho una scorta di campioncini che non uso, ti interessano??

  4. Cavolo! L’ho sempre notato anch’io, e pensavo di essere la sola! Mi è successo un sacco di volte e infatti mi è venuta più volte la tentazione di acquistare su ebay lo stock di campioncini di un prodotto anzichè la confezione in profumeria. Soprattutto mi è successo con creme viso dai risultati incredibili: davvero, in una notte mi spianavano tutte le rughette di espressione, e una volta comprato il prodotto invece risultava essere una semplice cremina idratante. Non parliamo poi dei profumi: di quelli in campioncino bastano due gocce e la fragranza persiste tutto il giorno, mentre poi quando li compri durano due ore anche se ci fai il bagno!

  5. Blim ma allora non sei l’unica! Possibile? Io non ci ho davvero fatto mai caso…

  6. Juli: grazie, ormai credevo di essere una pazza visionaria. Che facciamo, ci mettiamo in società e razziamo tutti i campioncini sul mercato?

  7. Bli su questa siamo d’accordo, tieni anche presente che la mia rudezza d’uomo non mi induce a soffermarmi sulle qualità dei prodotti cosmetici, io i capelli li lavo con il primo bottiglino colorato che trovo nella doccia..ma qualche anno fa ho provato una bustina di shampo che era fantastica… lo shampo poi era buono ma non così buono……… però non ricordo Dove era sai proprio non ricordo Dove

  8. E’ lo stesso criterio di molti specchi nei camerini dei negozi di abbigliamento : alcuni slanciano e snelliscono che e’ una bellezza. Peccato che l’effetto non duri nel mondo reale…

  9. se passi da queste parti te ne dò quanti ne vuoi di campioncini miracolosi eheh ;-)

  10. catepol: arrivo!
    Dania: verissimo!
    je: concordo per quanto riguarda la lista Inci degli ingredienti. Però secondo me non è che ci mettono qualcosa di diverso; semplicemente ci mettono una concentrazione maggiore di principio attivo. Per fare un esempio stupido, secondo me un campioncino di crema all’aloe contiene (invento)il 2% di aloe e magari il prodotto intero ne contiene solo 1,5%. Così tu provi il campioncino ed è più efficace, compri il prodotto e lo è meno. In più mettendoci meno principio attivo, costa meno a produrlo, quindi più ricarico e più guadagno. (L’avevo detto che era una paranoia tip complotto!)

  11. Sempre per quanto riguarda il complotto ordito dal Grande Fratello della cosmesi, lo sapevate che, in generale, i prodotti in vendita in farmacia sono più efficaci di quelli in vendita in profumeria? Questa è una dritta che mi ha dato l’estetista: pare che per legge alle farmacie sia consentito trattare prodotti che hanno un più alto principio attivo. E spesso costano anche meno, aggiungo io. Non so, magari è una leggenda metropolitana, ma sfruttando il potere dell’autosuggestione ora compro alcune cose in farmacia, anche se l’ambiente è molto meno fashion, il che porta ad un risparmio ulteriore perchè si compra solo lo stretto necessario.E cmq i campioncini non li batte nessuno. Bella l’idea della società di sequestro organizzato di campioncini! Io ne ho alcune scatole piene e li conservo per le grandi occasioni o le emergenze tipo torni-dalla-piscina-e-i-capelli-sembrano-di-iuta.

  12. I campioncini sono chimicamente identici al prodotto finale, cambia solo la confezione. Sarebbe troppo costoso per una azienda realizzare dei prodotti diversi solo per i campioncini. Lo dico per esperienza lavorativa. Comunque per quelle che si ostinano ancora ad usare prodotti di derivazione chimica vi ricordo che esistono le stesse soluzioni anche naturali. Io uso spesso prodotti naturali ed integratori alimentari per l’igiene (LADY IN IGIENIZZANTE) e funzionano come e meglio degli altri e mi sento più sicura.
    Comunque un saluto a Blimunda, bel blog, complimenti!

  13. Passo di qui per caso, vengo da un motore di ricerca e spero di non essere considerata molesta per il commento.

    Volevo solo suggerirti di visitare il sito http://www.saicosatispalmi.org, è in argomento con questo post e potrebbe esserti interessante. ;-)

    Ciao!
    Vera

  14. Ciao Vera, non sei assolutamente molesta, anzi il sito che mi consigli l’ho citato tempo fa in un articolo e anche qui sul blog. Barbara Righini, che lo gestisce, è bravissima e molto competente. Ce ne fossero online di pagine utili come quelle. A presto!

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