I saldi e le sòle

saleDelusissima, segnalo la clamorosa sòla della “Notte Bianca dei Saldi” milanese, ieri sera.
I cartelli attaccati in tutte le vetrine millantavano: Negozi aperti fino alle 2 di notte
In realtà, alle 21:30 un buon 30% di loro era chiuso tout court. Alle 22:30 gentili ma inflessibili buttafuori larghi come armadi a quattro ante già non facevano più entrare in quelli ancora aperti. Alle 23 corso Buenos Aires era praticamente tutto spento, a parte qualche chiosco e alcuni giochi per bambini. Non so se in altre parti di Milano è andata meglio, ma lì è stato davvero triste.
Mi chiedo, cosa deve fare una ragazza per riuscire a spendere due euro? Che mondo.

Di sòla in sòla, onde evitare quelle vere, sempre in agguato in periodi di saldi e promozioni, segnalo l’interessante iniziativa del Movimento Difesa del Cittadino che, oltre a mettere online le regole anti-bidone, offre assistenza legale a chi ritiene di aver subito un danno.
E adesso, tutti fuori a fare shopping, via.

(Foto presa qui)

11 thoughts on “I saldi e le sòle

  1. Confermo! Una vera tristezza ieri sera in Buenos Aires. Per fortuna un delizioso abitino agguantato prima che la saracinesca mi chiudesse in faccia ha dato un senso allo shopping serale…

  2. Sarà che parlo dall’altra parte del banco (anche se nel mio settore non ci sono i saldi)… ma comprare nel normale orario di negozio fa così schifo?

  3. Stefano: di solito durante il normale orario di negozio noi si lavora. Di sera hai tempo, c’è fresco e puoi mettere insieme lo shopping con un’uscita per bere qualcosa. Non dico sempre (anche se nelle località di mare d’estate i negozi sono sempre aperti ed è molto bello), però almeno due volte all’anno per i saldi, perché no?

  4. ciao cara.
    posso dire che io sotto saldi non trovo mai un tubo?
    :-D

  5. Esco dal lavoro estremamente felice di poter tornare a casa con le buste piene, magari anche un sacchetto max & co. Chiuso già dalle otto quello di Vittorio Emanuele.
    Così ripiego sul solito Zara incasinato più di come non sia durante lo shopping natalizio e sul solito Tezenis, che teneva appesi rimasugli taglia XL.
    Insomma se hai un 38 di piede scordati di trovare scarpe adatte al tuo piede, se non porti una 4 di reggiseno dimentica quel fantastico completino colorato alla francesina.
    Delusione: ma i milanesi riusciranno mai a fare qualcosa di eccezionale per il loro abitanti che portano avanti l’economia della città?
    PS. BLI: era fantastica l’idea di un gyn tonic fra una passata di carta di credito e l’altra!

  6. tengi: ma prego cara! Mi sa che rischi solo la standing ovation! Quest’anno va di magra!
    Sara: vero, non sapevo fossi in giro anche tu!

  7. Stefano: uff. E il fresco? E la possibilità di abbinare un’uscita serale allo shopping? Ma soprattutto: perché dire che sono aperti se poi non lo sono? Ecco, tutto lì.

  8. Mercoledì c’è stata la Notte bianca anche a Udine (meditate, gente, meditate!) e la città era così affollata che sembrava una sagra paesana.
    Io ho fatto shopping il giorno dopo, con calma.

  9. Dania: quanto sei chic. Ma almeno a Udine i negozi erano aperti oltre le 23? No, perché l’anno prossimo passo!

  10. Ciao io in verita’ sono una commessa di udine e onestamente dopo anni di notte bianca senza recuperi e pagata solo 20 euro,e senza incassare nulla fino le ore 23 30 quand’era ora di chiudere,ci siamo stufate tutte!!!onestamente per noi raga non ci sono problemi se ti faccessero recuperare le ore che fai in piu’,per stare a casa con tuo figlio,io davvero sono propensa per le aperture,ma vorrei essere aiutata da voi per fare valere i nostri diritti alle nostre aziende.Non assumono nessuno per fare il cambio,devi fare tu tutti i turni e se non va bene stai a casa,magari con il mutuo da pagare.un bacio a tutti tiz

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