Il convegno Aicel sull’e-commerce

lago

Rientrata dal convegno Aicel sull’e-commerce.
Nonostante mi avessero promesso onde effetto mare, il lago non si muoveva, nemmeno un po’, vedi foto. Ma la giornata era splendida e Desenzano brillava.
lago2Appena ho gli atti del convegno parlerò degli altri interventi, tutti molto interessanti.
Io ho parlato principalmente di ciò che blocca l’acquisto, soprattutto fra le donne che ho sentito e intervistato per il dossier. Sì perché lo shopping online al momento è ancora uomo (sembra incredibile ma è così: al momento preferiamo l’e-window shopping all’e-shopping vero e proprio. Per questo, però, che ci sono grandi margini di incremento: la volta che a comprare online arriviamo noi in massa, il business parte davvero).
Questi blocchi, che si possono riassumere nella locuzione “mancanza di fiducia”, si suddividono in poca chiarezza nelle condizioni (delivery, diritto di recesso etc), navigazione difficile, richiesta di dati personali prima dell’acquisto, customer care intempestivo, Faq inutili, paura delle transazioni online (il 73% rinuncia a un acquisto per la mancanza di fiducia nei sistemi di pagamento online; chi usa sistemi come PayPal, al contrario, dichiara di sentirsi più sicuro e in media spende di più).

Ma ho parlato anche di blog. E sono stata piacevolmente sorpresa nel vedere che il tema-blog è ampiamente conosciuto, condiviso e suscita molto interesse fra i merchant. La mia tesi, già espressa in occasione di questo convegno è che, più pagare dei blogger (o inviare prodotti) per ottenere delle recensioni positive, facendo quindi dei blogger dei cloni dei giornalisti marchettari, oppure creando blog finto spontanei rischiando l’effetto WalMart, si dovrebbe usare la Rete come grande orecchio virtuale per ascoltare e monitorare ciò che dice di un prodotto, di un sito, di un sistema di pagamento.
E intervenire seguendo le segnalazioni degli utenti.

D’altronde i dati parlano chiaro: il 27% dei navigatori italiani ha rinunciato a un acquisto dopo aver letto recensioni negative online; il 40% invece acquisterebbe con più tranquillità se leggesse recensioni positive su Internet.
Che è poi il solito “lo compro (o non lo compro) perché me lo ha detto la mia amica”: solo che sul web è esponenziale.

In un’altra vita, quando mi occupavo del sito di Cosmopolitan, sostenevo che per ottenere un focus dettagliato (e gratuito) su ciò che le lettrici si aspettavano dalla rivista fosse monitorare attentamente il forum del sito.

Sono ancora di quell’idea, e oggi mi è sembrato che molti operatori dell’e-commerce la condividano.

7 thoughts on “Il convegno Aicel sull’e-commerce

  1. Premesso che io sono di Venezia e il lago l’ho visitato poche volte, posso garantirti che FA LE ONDE
    L’ho visto con i miei occhi!!!
    Grazie ancora per il tuo intervento che credo abbia portato molti stimoli alla platea.

    ciao
    bb

  2. La prima volta che capito sul tuo blog, trovo un post che ha a che fare con la mia città natale… Qualcosa ci lega?
    Comunque sì, se c’è bufera le onde sono capaci di scavalcare i massi del lungolago.
    Ma una bella giornata di sole è sempre meglio, no?

  3. Ciao Betta, il sole è davvero sempre meglio, però mi piacerebbe vedere il lago arrabbiato. Mi chiami la prossima volta che succede?

  4. Ciao Barbara!
    Sono Desenzanese doc (potrei anche fregiarmi del DOCG ;) )
    Ti garantisco che il lago FA LE ONDE e quando c’è bufera mostra uno spettacolo da non perdere.
    Un piccolo assaggio lo puoi vedere dalla foto pubblicata nel sito del Comune:
    http://www.comune.desenzano.brescia.it/_media/images/immagini/porto.jpg

    Se dovessimo scegliere ancora Desenzano per un futuro convegno AICEL, cercheremo di organizzarlo in Settembre.. le probabilità di vedere il lago ‘arrabbiato’ sono maggiori!

    Desenzano ha fatto anche OnDe – http://www.onde.net – ma è un altro discorso…

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