Il mese dell’acqua

amref

Acqua e aria, i due fluidi essenziali dai quali dipende ogni forma di vita, sono diventati pattumiere globali.
(Jacques Cousteau)

Banale ma vero: quando per qualche motivo si interrompono le utenze domestiche che diamo per scontate (luce, acqua, gas) ci rendiamo conto di quanto siano indispensabili.
Il primo ricordo che ho è di me bambina che osservavo mia madre riempire conche e pentole in previsione di lavori alla cisterna del condominio che ci avrebbero lasciato senz’acqua per un giorno.
E subito dopo ricordo i titoli allarmistici che hanno punteggiato il Secolo XIX per tutti gli anni 80: il Brugneto è secco, non c’è più acqua. Poi veniva l’alluvione ma si sa, a Genova non abbiamo mezze misure.
Sta arrivando la bella stagione e i giornali femminili ci ricordano di bere due, tre, 10 litri d’acqua al giorno per sciogliere i grassi, favorire il rinnovo cellulare e combattere la ritenzione idrica: pensiamo a chi due litri d’acqua insieme non li ha mai visti in tutta la vita.
Seguire le 10 regole blu del risparmio è facile, magari anche per più di un mese. Sostenere l’Amref che vuole costruire 20 cisterne in Uganda, anche.

15 thoughts on “Il mese dell’acqua

  1. finché ci saranno persone che calcolano lo spreco in base all’ammontare della bolletta e non all’effettivo uso … sarà dura :(
    da anni spreco il fiato (questo sì) per convincere un parente prossimo (ma non coinquilino ;) ) che l’acqua è preziosa, che le luci vanno spente quando si lascia una stanza … ma niente, non c’è peggior sordo di chi non vuol capire :(

  2. La prima volta che sono stato in California 1990 ho scoperto che bagnare il giardino si può ma solo a determinati orari e nei giorni indicati… e devo dire che nessuno sgarra, ma d’altra parte la lo stato e parlo della California e non degli usa incentiva economicamente chi spreca meno chi fa meno spazzatura, perchè là la spazzatura si paga in base a quanta se ne produce e non ai metri quadri in cui si vive. In italia invece ho scoperto che se muori e lasci una casa vuota devi pagare l’ammontare intero del canone, mentre se ci prendi la residenza ma dichiari di viverci solo una parte dell’anno il canone è ridotto. W l’Italia

  3. Stamperò le “10 regole blu del risparmio” e appenderò il foglio sullo specchio del bagno!

  4. JillL: lo so, anche io con i miei, ma sono cresciuti in un mondo in cui pareva che tutto fosse inestinguibile…
    Alessio: ottimo :-) (PS Sistemato il commento e il link!)

  5. Magari bastasse l’acqua fresca per sciogliere i grassi.
    Diamo l’acqua a chi ha sete e consigli davvero utili a chi ne ha bisogno ;)

  6. Ehm, non voglio fare il pedante, ma lo spreco d’acqua non dipende tanto da noi, consumisti del XXI secolo, ma dalle esigenze dell’agricoltura, che assorbono una quantità d’acqua mostruosa.

  7. Pasticcio, ho usato il computer sbagliato, il commento di prima non è della Miro, ma mio. Sono io il pedante di famiglia :-)

  8. Corrado: e quindi? Che alternativa ci potrerbbe essere? Nel senso, scusa l’ignoranza e la banalità ma l’agricoltura serve. Intendi dire che sarebbe possibile adottare tecniche diverse per irrigare?
    Adriana: Grazie per la segnalazione

  9. bè intanto l’agricoltura si solito si serve di pozzi canali e fiumi il problema come ben saprai è lo stato di manutenzione degli acquedotti che arrivano a perdere per strada quasi il 50% dell’acqua trasportata

  10. confermo!! io ho il mio pozzo, scavato non con le mie mani ma a mie spese, per irrigare il frutteto e fare i trattamenti (lotta guidata ;-) )

  11. O mamma, dopo questa sarò considerato pedante per tutta la vita :-)

    Dunque, qui i dati: http://www.fao.org/docrep/005/Y3918I/y3918i03.htm e la spiegazione degli stessi. L’agricoltura la fa da padrone.

    Questo per dire che noi possiamo anche stare attenti, sia come consumatori sia come gestori di acquedotti; e io mi sento davvero contento quando chiudo l’acqua per lavarmi i denti.

    Ma alla fine incidiamo assai poco sul consumo di acqua. L’unico modo per incidere davvero è razionalizzare l’uso agricolo.

    Bli, mi fai scrivere ancora sul tuo blog dopo questo post? :-)

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

*
*
Website