Il reality delle quote rosa

Manca per quattro volte di fila il numero legale, le quote rosa affondano al Senato, il voto definitivo slitta a domani, le definizioni più sentita di tutto questo circo sono, alternativamente “farsa” “bluff” “presa in giro degli elettori”.
La Prestigiacomo stavolta non piange anche se viene strapazzata dalle senatrici dell’Unione. Intanto a sopresa è stato approvato l’ emendamento di Guglielmo Castagnetti (FI): la norma
stabilisce che metà delle presenze nelle liste elettorali devono essere
femminili, nelle due elezioni successive all’approvazione della legge.
E, altra sopresa, FI, Lega e Udc hanno votato contro la proposta
dell’opposizione di mettere al primo punto dell’ordine del giorno di
domani la votazione proprio sulle quote, An ha votato a favore.
Che abbia ragione Luca Telese, a ipotizzare una chiusura alla leadership femminile che arriva più dalla sinistra che non, come sarebbe logico aspettarsi, dalla destra? Scrive Telese su Vanity Fair (qui una raccolta dei suoi pezzi, ma non quello che cito), facendo il ritratto di tre donne leader della destra, (la fresca segretaria dell’Ugl Renata Polverini, la direttrice del Secolo d’Italia Flavia Perina – una direttrice di un quotidiano! Da quanto tempo non ne vedevo una! – e la leader di Azione giovani Giorgia Meloni ):

“Il paradosso è questo: An ha eletto solo tre deputate, ma nel mondo della destra fioriscono tre leadership rosa. Mentre nei Ds, dove la percentuale delle elette si aggira intorno al 30%, di donne che comandano non ce n’è nemmeno una.”

Nel dubbio, Prodi ospite di Vespa mette le mani avanti: “Nel mio governo ci saranno tante donne”.

Cherchez la femme.

3 thoughts on “Il reality delle quote rosa

  1. Sono solo io ad aver notato la rivalutazione mediatica della parlamentare gnocca contro la parlamentare bruttina?
    Si vede che non si candidano abbastanza gnocche, a sinistra.

    Chettristezza.

    Giulia

    P.S. Barbara, se ci sei tu dietro a questo blog: ho ricevuto il messaggio da InEdita, peccato non esserci viste… :)

  2. Ciao Giulia, spero ci sarà un’altra occasione presto. Per le gnocche versus le bruttine: io ho notato, come un pugno in faccia, sempre su Vanity, il box a corollario del pezzo di Telese, una cosa stile “Votate la più gnocca del Parlamento”. Chapeu.

  3. Un altro tempo: la compagna Nilde veniva emarginata nel PCI perché compagna del compagno Palmiro.

    Il nostro tempo: eleggi la più gnocca del Parlamento.

    Roba da tornare a bruciare i reggiseni.

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