Il rito di Halloween

 Sarà che ho vissuto in Irlanda e a Londra, però io adoro Halloween.

E a chi dice che è una festa “importata” dagli Stati Uniti consiglio la lettura di Halloween. Nei giorni che i morti ritornano, di Eraldo Baldini e Giuseppe Bellosi, antropologi e studiosi di folklore che dimostrano le radici europee, ma anche e soprattutto italiane, di quello che oggi è chiamato “capodanno celtico”. Marca infatti la fine di un ciclo, quello agricolo, e la preparazione della terra alla rinascita dopo il riposo invernale, e di conseguenza anche una rinascita simbolica dell’uomo.

Se state cercando un posto dove trascorrere questo ponte (che poi ponte non è, ma chi può magari può prendersi due giorni e ci vediamo lunedì) vi consiglio Triora , delizioso paesino arroccato su uno spuntone di roccia sopra Arma di Taggia, nel cuore della valle Argentina. A parte che tutta la zona è meravigliosa, tra altri villaggi incantati e boschi di castagno, Triora è famosa soprattutto per essere stata teatro di uno degli ultimi processi  alle streghe, nel 1587, e il ricordo è ancora vivo nella piazza principale, dove le poverette furono condotte in ceppi per il processo e dalle parti della Cabotina, cascina diroccata dove “le streghe danzavano con il diavolo” e ovviamente nelle botteghe locali che vi venderanno elisir di strega e ammennicoli del genere.

Per chi sta a casa ma vuole approfittare di questa notte in cui, si dice, il tempo resta sospeso e saltano i confini tra il mondo dei vivi e l’aldilà, ecco un rito facile per sottolineare la rinascita (si tratta, appunto, di un capodanno, un nuovo inizio):

Prendete un bulbo di un fiore qualsiasi (consiglio giunchiglie, narciso o tulipano che sono fra i primi a spuntare a primavera);

Accendete tre bacchette di incenso;

A mezzanotte, piantate il bulbo in un vasetto di coccio (proibita la plastica! I riti vogliono materiali un po’ più nobili!);

Con una bacchetta di incenso girate tre volte intorno al vaso;

Concentrate sul bulbo le vostre speranze di rinnovamento per la prossima primavera;

Mettete il bulbo in terrazzo o balcone al riparo e dimenticatelo (magari, giusto un po’ d’acqua ogni tanto…);

A primavera, aspettate che spunti: più è bello e sano, più ovviamente la vostra rinascita fisica e mentale sono forti;

Quando spunta il fiore, tagliatelo con un coltello purificato con l’incenso e gettatelo nell’acqua corrente (ruscello, torrente, mare, quello che avete più vicino. No, il lago non va bene. No, il lavandino nemmeno).

Voilà. Se il bulbo non spunta, non venite a cercare me.

E buon Halloween.

13 thoughts on “Il rito di Halloween

  1. Figuriamoci se ho tempo di fare ‘ste magherie….sto lucidando la scopa! Ah, ah, ah, ah…..;-)***

  2. se lo sapevo prima, magari provavo a scacciare un po’ di sfiga…

    serpe

  3. dovrei eseguire un rituale a mezzanotte e un minuto ma essendo in vigore da pochi giorni l ora legale ora mi sorge un dubbio… sai per caso dirmi come mi devo regolare x eseguire il rito nell ‘orario preciso senza sbagliare?

  4. monia: il problema non si pone poiché non c’è l’ora legale, ma solare (dallo scorso weekend…). Per cui vai tranquilla.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

*
*
Website