Istanbul: Topkapi e Bosforo

Chi pensa di avere una sorella o una figlia nell’harem venga a ritirarla.

Così, con un annuncio lapidario tipo pacco in giacenza all’ufficio postale, nel 1927 i quotidiani turchi annunciarono l’abolizione della vergognosa istituzione dell’harem, prigione neppure molto dorata dove venivano custodite le innumerevoli mogli, ma è meglio dire schiave, del sultano. Le stanze dell’harem sono una della cose che mi hanno colpito di più del Topkapi, immenso (quattro cortili, 1400 metri di mura di cinta, 700.000 metri quadrati di estensione), reggia dei sultani e sede del governo ottomano, centro del potere per quasi quattro secoli. La visita meriterebbe una giornata intera per ammirare lo sfarzo e la grandiosità del palazzo imperiale; purtroppo, data la fretta, abbiamo dovuto accontentarci di un rapido tour guidato (soluzione che personalmente odio, ma è indispensabile per risparmiare tempo).
Anche perché subito dopo fremevo per mettere il piedino in Asia, ossia sulla sponda asiatica di Istanbul.
Taxi per raggiungere e superare il ponte sul Bosforo, dopo aver visto sfilare lo stretto del Corno d’Oro e il portale d’ingresso del Dolmabahce, il palazzo presidenziale moderno terminato nel 1856 dove si spense Ataturk, il padre della Turchia moderna, ancora oggi venerato (tutti gli orologi del palazzo sono fermi alle 9:05, l’ora in cui morì, nel novembre 1938).
Nonostante il traffico dell’ora di punta (e una lite niente male in sette lingue conosciute più qualcuna morta con il tassista turco che manometteva il tassametro), attraversare il ponte fra le due rive, con il mare sotto solcato da mille navi che brillava nel sole è stata un’emozione. E poi volete mettere, non avevo mai messo piede in Asia, a parte le Maldive ma quelle come Asia non contano.
La sponda asiatica appare più tranquilla, verde di alberi e parchi, ricca di piccoli ristorantini dove mangiare il pesce a pelo dell’acqua. Breve sosta nell’animato villaggio di Uskudar e rientro sulla sponda asiatica, a Eminonu, via mare, con uno dei tantissimi traghetti che per poco meno di un euro fanno da taxi fra le due sponde: bellissimo e commovente visto dal mare lo skyline di Istanbul al tramonto punteggiato da minareti sottili come aghi e slanciati verso il cielo.

6 thoughts on “Istanbul: Topkapi e Bosforo

  1. Viaggio quanto mai attuale, in questo momento di grandi mutamenti politici. ;-)***

  2. Quell’occhio lo vedi anche sulle barche dei pescatori…Ha una storia interessante, di contro mali-occhi altrui ;-*

  3. Sono aperte le selezioni per il mio harem. Preferenza accordata a muscolosi, discreti, prestanti e possibilmente analfabeti.

  4. Princy: sì, mutamenti che mi fanno un po’ paura.
    Placida: cioè, serve anche per rimandare indietro il malocchio al mittente? Interessante…
    Dania: ti basta pescare fra i tronisti,direi…

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