La signorina del navigatore satellitare

Io non amo molto i navigatori. No, non quelli sulle navi, anzi, adoro viaggiare per mare.
I navigatori satellitari.
Quella vocina supponente che ti dice cosa fare e dove andare non la sopporto.
A Milano mi perdo gioiosamente. Ho memorizzato un paio di direttrici e seguo sempre quelle. Tanto, mi assicurano da anni i milanesi, per qualsiasi indirizzo io chieda indicazioni: “E’ impossibile perdersi, è tutto dritto”. Sarà, ma senza il monte da una parte, il mar ligure dall’altra, gobba a ponente luna crescente eccetera, appena salgo in macchina saltano quei pochi punti di riferimento che avevo in testa dal Tuttocittà e mi ritrovo in un viale alberato con controviale, Banca Intesa all’angolo e tabaccaio di fronte, esattamente uguale ad altri cento (ma non è mai quello giusto).
All’estero e nelle città che non conosco guardo le cartine con una precisione maniacale. Sono diventata cintura nera di mappe e forse perché presto più attenzione, non mi perdo mai. D’altronde ho sempre pensato che le città siano come le donne; vanno scoperte piano piano, magari sbagliando, magari tornando indietro, compulsando nervosamente la cartina. Le vuoi stuprare con un navigatore satellitare? Così, tutto facile, senza nemmeno un po’ di corteggiamento?
Comunque, in casa gira un navigatore. Il mio compagno mi prega di usarlo, esausto dei miei racconti epici stile “E poi mi sono trovata a Rozzano ma non so come mai”. Così, dopo che mezzo mondo lo utilizza quotidianamente, finalmente arrivo anche io.
La signorina del Tom Tom, imperturbabile, mi guida alla perfezione fino a Cinisello Balsamo. Rischio giusto un paio di incidenti per guardare il monitor, ma nel complesso l’esperimento è riuscito, anche perché non indossavo le scarpe con la zeppa. Non fosse che, quando sei sulla strada giusta, ella tace per lunghissimi minuti. E a me prende il panico. Controllo se è acceso, guardo se ho sbagliato strada. Nulla. Ella tace e io proseguo, in un silenzio carico di tensione.
Alla sera racconto l’incredibile esperienza:

“Allora, com’è andata col navigatore? Ti sei convinta, eh? E’ più facile no? Così non ti perdi più”.
“Sì, sì tutto bene, solo che la signorina in tangenziale stava zitta e credevo si fosse rotto. O che si fosse offesa perché ho preso la tangenziale da un’altra parte rispetto a quella che mi indicava lei”.
“No, vuole solo dire che eri sulla strada giusta”
“Eh,ma stava zitta, mi ha messo l’ansia”
“Ma cosa pretendevi? Che chiacchierasse con te? Magari di scarpe?”
“…”

15 thoughts on “La signorina del navigatore satellitare

  1. E io mi convinco sempre di più che i due tizi che ci rubano un po’ di spazio in casa siano gemelli separati alla nascita…

  2. Io l’ho comprato due anni fa un palmare HP con antennina blue tht… non ha mai funzionato:) perchè il driver del collegamento blue tht non funzionava adesso che ci ho lavorato un pò e modificato i driver và che è una meraviglia e Carla, (abbiamo dato questo nome alla voce della signorina della navman) mi guida ovunque è riuscita persino a portarmi da zona fiera a genova fino a passo ruscarolo a Sestri ponente sembravo proprio un de Zena! Io con Carla ho un bel rapporto ci parliamo decidiamo dove girare insieme e se proprio sbaglio strada non alza mai la voce, me lo ripete 5/6 volte di girare poi lascia stare e mi calcola un nuovo percorso… sotto sotto Carla ha un debole per me

  3. Scena, il socio e io in macchina, io al volante, lui sul sedile del navigatore.
    Socio: (Armeggia con il navigatore satellitare di serie nella mia Punto)
    Io: “Cosa FAI?”
    Socio: “Metto il navigatore, così ci dà la direzione.”
    Io: “NOOOOOAAAHHHHHHH!!!”
    Socio (offeso): “Ma dai!”
    Io: “MA MI AVEVI DETTO CHE SAPEVI LA STRADA!”
    Socio: “Ma certo che la so, ma per arrivare precisi!”
    Io: “SE LO SAPEVO GUARDAVO SU VIAMICHELIN!”

    Questo succede OGNI VOLTA che prendiamo la macchina per andare in un posto nuovo.
    Una traggggggedia :D

  4. Anche a me non piacciono i navigatori. Amo alla follia le cartine. Quando siamo in viaggio sono io che indico la strada, cartina alla mano. Mi diverte un sacco. E comunque sì, è un approccio più morbido e personale alla città. Condivido in pieno.

  5. serpe: signora mia, gli uomini sono tutti uguali!
    Luca: io *sono nata* a Sestri Ponente! Potevi chiedere a me, lì non mi perdo di sicuro!
    Giulia: Idem. Nell’era pre-navigatore, andare da qualunque parte era un disastro, preludio a liti scatenate e a me con la testa nel Tuttocittà che borbottavo: “Avevi detto che la sapevi, stavolta!”
    spikette: dovremmo fare un viaggio on the road insieme! Le regine della cartina (intesa come mappa).

  6. Ho un amico che, con la signorina del navigatore, litiga furiosamente. ;-)***

  7. … hai trovato proprio una signorina scorbutica … quello che ho io mi racconta le barzellette!!!
    ciao

    Auguroni
    Andrea

  8. Penso che dopo aver letto questo post, qualche costruttore di navigatore ne inventerà uno per donne: si chiacchiera quando la strada è sempre dritta! Carino no? Magari lo compro anch’io…

  9. anch’io ho ceduto al navigatore :( ossia è il regalo che ci siamo fatti a Natale
    con mio marito non posso (è abituato a dare a me la colpa se ci perdiamo, in ogni caso!!) ma se sono con mio figlio cambiamo strada apposta così lei, paziente, dice “ricalcolo” …
    stiamo cercando di portarla all’esasperazione, immaginando che “esca” arrotolandosi le maniche e minacciando di prenderci a sberloni :lol:
    ci divertiamo con poco

  10. Princy: come lo capisco!
    JillL: Con poco? Scherzi! Fare impazzire la signorina è il massimo!

  11. Se sono tutti uguali, perché il mio non è uguale a George Clooney?

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