L’amore ai tempi del blog

E’ del 20-30% l’incremento annuo di relazioni che si costituiscono da rapporti online, usando chat, blog, newsgroup, siti per scaricare file, e la stima è che nel 2025 il 30% delle coppie occidentali sarà costituita da soggetti che hanno avuto il primo approccio in rete.

Lo dice Daniele La Barbera, direttore della clinica psichiatrica dell’Università di Palermo durante l’XI congresso della Società Italiana di Psicopatologia a Roma. (Qui gli atti del convegno)
Non è tanto l’incremento a sconvolgermi (anche se sono cifre di tutto rispetto: scomparirà l’aggancio al bar o in discoteca?), quanto la presenza (per la prima volta?) dei blog come luogo virtuale deputato all’innamoramento online:

I ‘luoghi’ in cui si infittisce questo tipo di conoscenze, sono le chat, i blog, i newsgroup e i siti ‘peer to peer’ per lo scambio di file multimediali (…)
I blog, siti tematici che sono come i ‘diari personali’ di chi li crea, in particolare sono sempre più spesso il luogo di nuove conoscenze, ha spiegato lo psichiatra, anche perché in queste aree di interazione si parte da interessi comuni.

Interessi anche patologici, ha spiegato La Barbera, come l’anoressia.
Ma, fatte le debite proporzioni, di patologico io ho trovato soprattutto questo:

Un altro fenomeno allarmante, soprattutto per la velocità con cui si verifica, è la rottura di rapporti stabili come un matrimonio per relazioni nate online. Il tradimento online, infatti, anche in base a uno studio che sarà presentato al congresso, è un fenomeno in crescita. Secondo la ricerca 3 milioni di italiani chattano e sono in aumento le coppie che in Italia si lasciano per colpa di tradimenti virtuali, spesso motivo di addebito nelle cause di separazione e divorzio.

Io personalmente non ho mai conosciuto nessuno che si sia innamorato via blog. Anche se ammetto che “leggere” una persona attraverso le righe di uno schermo, che post dopo post si apre come nemmeno il nostro migliore amico, farsi le fantasie più assurde sulla sua vita, sul suo aspetto fisico, su come sarebbe incontrarlo è una suggestione ancora più forte di una chat. La chat è comunque una comunicazione sincrona: l’asincronicità del blog permette di riflette, pensare, gustare le parole scritte e da scrivere.
E non ho conosciuto nemmeno nessuno che schianta un matrimonio per una tresca online. Ma lì, niente di nuovo: è il fascino della novità, la fuga da una routine ciabattante. Cambia solo il mezzo, molto più sicuro e protettivo dell’approccio di persona.
Quello che mi stupisce è che la gente continui a sposarsi, non che continui a tradirsi.

4 thoughts on “L’amore ai tempi del blog

  1. Via blog no, ma conosco alcune coppie (almeno tre) che stanno insieme (da anni!) dopo essersi conosciuti in chat. “la rottura di rapporti stabili come un matrimonio per relazioni nate online”… forse non erano molto stabili quei matrimoni e sarebbero cmq finiti con un tradimento più “tradizionale”, non credi? ;-)

  2. @ je, si, erano sicuramente già rapporti fragili, però diciamo che il “virtuale” ha ampliato notevolmente il campo…

  3. @@@ Mi dici un buon metodo per cuccare?–

    Devi andare vicino alla ragazza che ti piace, anche senza dire niente, solo starle vicino.

    E’ un flash perchè inserisci un codice comunicazionale basato sulle sensazione, sugli odori, e non sulle immagini e le parole.

    Dopo qualche secondo comincia a succedere qualcosa, se non c’è possibilità di incastro stai tranquillo che ve ne accorgete entrambi, cominciate a provare fastidio.

    Se comincia a succedere qualcosa di bello, per esempio che la ragazza scoppia a ridere, oppure che ti fa una domanda, oppure che si avvicina anche lei e si struscia leggermente, è già un buon segno.

    però stai trnaquillo che se vi piacete veramente non c’è bisogno di nessun espediente, appena vi vedete sentite il bisogno di saltarvi addosso, diventate paonazzi, vi vengono le crisi.

    L’amore e la tosse non si possono nascondere.

    100-milioni-di-tonnellate.blogspot.com/

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