Le donne secondo Prodi e Berlusconi

E’ il grande momento: Sorgi riprova a fare la domanda del secolo, ossia La Questione Femminile:
“La differenza la faranno gli indecisi, bla bla, tra gli indecisi ci sono molte donne, che vivono in provincia, non lavorano o hanno lavori precari, insomma: che ne vogliamo fare di ‘ste donne?”

(Qui il resoconto di come andò il tema-donne durante la prima puntata del duello Prodi – Berlusconi)

Berlusconi non risponde perché è troppo preso a dare dell’utile idiota e curato bonario prestanome dei comunisti a Prodi.

Prodi riprende pari pari la manfrina della volta scorsa:

Le donne in Italia sono tenute ai margini della carriera, avanzano solo dove ci sono concorsi pubblici perché sono più brave (sic). E non perché studino meno; studiano uguale (in realtà, i dati Istat dicono che studiano di più e con risultati migliori, N.d.A.)
Sono ai margini anche politica. Noi nel centrosinistra abbiamo il triplo delle parlamentari rispetto al
centrodestra, ma questo non basta. Occorre cambiare registro. Io 10 anni fa ero contro le quote rosa, ora ho cambiato idea: in Europa ho contribuito a imporle.

Berlusconi si rende conto di avere ignorato completamente la domanda di Sorgi e si riprende:

Nel nostro Governo hanno trovato lavoro 563 donne (dice proprio così: cinquecentosessantre. Ma le ha contate una per una? E saranno tutti co.co.co. immagino). Se vinceremo, nel prossimo Governo avremo il 33% di donne in più, significa 8 ministri. E mi piacerebbe avere un vicepresidente del Consiglio donna.

Se qualche signora vuole lasciare i fornelli per andare a Roma, si faccia avanti.

8 thoughts on “Le donne secondo Prodi e Berlusconi

  1. In effetti anche io mi sono chiesta il perchè di quel numero…563. Forse ha ragione Prodi, quando dice che il premier si appoggia ai numeri come gli ubriachi ai lampioni…Ma anche Prodi ha un modo di porre la questione che non mi piace. La vogliamo smettere di dire che le donne sono più brave? Ci sono donne intelligenti e uomini intelligenti, donne stupide e uomini stupidi. E proprio per questo che dovremmo avere gli stessi diritti.E’ così difficile capirlo?? I discorsi sul “genio femminile” li fa chi non crede realmente nel fatto che dovremmo avere le stesse opportunità. Non a caso “genio femminile” è una espressione usata spesso dalla chiesa.

  2. 563? 8 donne ministro? E poi perché Prodi 10 anni fa era contrario alle quote rosa? L’ha spiegato? Io ieri non ce l’ho proprio fatta a guardare il confronto… e non me ne pento leggendo qui. Sarebbe così scandaloso pensare di avere il 50% delle donne al governo? A me sembrerebbe l’assoluta normalità…

  3. @Teresa d’accordissimo: sa tanto di “contentino” accondiscendente…”siete più brave…siete più intelligenti…Ora però mettetevi buone nell’angolino li e zitte”
    @Je come succede in Spagna, ad esempio…

  4. la verità è che anche a sinistra ci prendono in giro: ci leccano con questa storia che siamo più brave (d’accordissimo con Teresa, piantatela con questa storia del genio femminile!) e poi non hanno nemmeno il coraggio di promettere un governo FIFTY-FIFTY alla Zapatero!!! Di cosa hanno paura? Pagliacci. Che tristezza. Ovvio che a destra ci trattano ben peggio, Berlusconi docet con le sua idiozie sulle “signore”…

  5. @Barbara Esatto come in Spagna, paese latino e maschilista, no? Eppure qui siamo lontani anni luce da un tale risultato!

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