Le foto di famiglia

Nel primo mese di vita di Beatrice abbiamo scattato un mare di foto, ovviamente. E molte mi è toccato pure stamparle, avete presente nonne e zie: “Non mi piace vederle nel computer (nel!), le voglio di carta”.
Le ho sfogliate tutte insieme, facendo caso ai particolari. I miei maglioni e jeans, le casacche stampate indossate in gravidanza e ancora perfette per coprire la pancia post partum, gli occhiali da sole della prima uscita con la bimba sotto casa, la collana di perle della nonna che la tiene in braccio, un pezzo di arredamento sullo sfondo, la libreria che rigurgita volumi, mezza stampa di Magritte sul muro della sala che spunta in un’inquadratura sbilenca.
E mi sono chiesta se, quando Beatrice sarà grande, le osserverà con lo stesso sguardo un po’ ironico, un po’ critico di quando io guardavo le foto di famiglia anni 70. Se per lei avranno la stessa strana patina giallastra di un tempo al momento stesso lontanissimo e vicino, visto che è stato ripescato alla grande dalla moda.
I baffoni di mio padre, lo zio capellone, le cotonature improbabili e gli stivali nocciola con il tacco spesso di mia mamma (che, ovviamente, oggi indosso io, viva il vintage). Le tappezzerie a fiori color ocra o ruggine, i quadri optical, i pantaloni a zampa. Osservare quelle foto di me bambina in mezzo a genitori e parenti era fare un salto nel passato. Sembravano tutti così giovani e anche così strani.
Io con questi scatti sto costruendo un’immagine di famiglia che Beatrice osserverà, immagino, con lo stesso incredulo stupore.
Da un lato mi prende l’angoscia del tempo che passa. Dall’altro non vedo l’ora di ascoltare i suoi commenti.

5 thoughts on “Le foto di famiglia

  1. le mie figlie guardano spesso le foto di quand’erano piccole. adolescenti entrambe e scontente del loro aspetto, mi mostrano – come se io non lo ricordassi – quanto erano belle tanti anni fa (!) e si chiedono dove sono finiti gli occhioni, i capelli biondo platino (virati in castano dopo il secondo anno d’età), le guance perfette senza fondotinta né fard. sono concentrate su se stesse e non guardano gli adulti. lo fanno quando riesumano le foto precedenti alla loro nascita, e allora è comica. non distinguono me bambina da mio fratello, non riescono a credere che mia mamma sia stata quella bella ragazza in pantaloni capri e camicetta vichy annodata in vita, non si capacitano dell’assenza del colore nelle immagini. una volta, qualche anno fa, mi hanno chiesto se esisteva la televisione, quand’ero bambina.

  2. io sono uno fortunato, ho visto il matrimonio dei mie genitori in video cassetta, grazie allo zio californiano che nel 1957 aveva già la telecamera a colori. E a parte i capelli ed i vestiti improbabili. trovo stupendo poter andare al “come eravamo/eravate”… chissà mia figlia fra trent’anni vedendo la mia maglietta con su scritto “topolino si fa le topoline, paperino si fa le paperine, pippo è triste” cosa potrà pensare

  3. luca, ma quella maglietta… l’hai messa per il tuo matrimonio?

  4. ah! il prete non ricordava il nome della sposa, e invece dello scambio degli anelli ha proclamato lo scambio degli agnelli, si ci mancava solo la maglietta di pippo!

  5. eh eh eh chissà, effettivamente credo sia proprio così, le nostre pupette guarderanno le foto e penseranno ai primi anni del 2000 come tempi passati. Ma se ci pensi è una cosa splendida :)

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