Liguria equosolidale

Siccome spesso mi occupo della mia regione per dirne male (non si trova lavoro, non c’è spirito di iniziativa, eccetera), salvo poi rimpiangere ogni giorno che ho vissuto lì, oggi cambiamo registro perché mi è arrivata una bella notizia.

La Regione Liguria è stata la prima in Italia a chiedere (e ottenere) l’attestato di ente locale equosolidale. E ha da poco varato una Legge apposita realizzata in collaborazione con le associazioni di commercio equo locali che prevede lo stanziamento di 200.000 euro a sostegno di iniziative di sensibilizzazione e di informazione. Insieme alla Regione Liguria, hanno ottenuto l’attestazione anche i comuni di Finale Ligure e Cremona.
Le attestazioni vengono accordate da Coordinamento Agende 21 locali italiane, del Coordinamento Enti locali per la pace, Fairtrade Italia (ente di certificazione dei prodotti equosolidali) e Agices (Assemblea generale italiana del commercio equo).
Con questi nuovi enti salgono a 22 le amministrazioni pubbliche italiane che hanno dichiarato nei fatti il loro impegno per il commercio equo. Esperienze analoghe sono nate in 15 paesi e tre continenti: in testa l’Inghilterra, paese che ha avviato questo progetto già nel 2001, con 300 Fairtrade Tows, seguita da Belgio (39) e Irlanda (25). In totale, 404 enti equosolidali nel mondo.

*Applausi*

5 thoughts on “Liguria equosolidale

  1. E adesso che ci facciamo?
    …Io la vedo così…..altro denaro pubblico sperperato …. qualcuno immagino che dovrà controllare come si distribuirà questa ondata di euro; magari dando l’incarico ai soliti noti!!!!

  2. E adesso che ci facciamo? Altro sperpero di euro pubblici che vanno nelle tasche dei soliti noti!!!! E questa la chiami una buona notizia?

  3. applausi? la regione equa e solidale? speriamo che presto arrivino anche i giornalisti equi e solidali:)

  4. Ma come siete polemici! Se non lo fossi pure io, mi verrebbe da dire: i soliti genovesi :-))

  5. come si fa a rovinare una cosa buona? stanziando fondi per sostenerla! :( (il portale italia.it insegna!! l’idea era buona, l’applicazione ignobile)

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