Ma Powerpoint, ce l’ha il correttore ortografico?

Di ritorno dallo Iab, dove sono andata per la prima volta in tanti anni a salutare alcuni amici. Incidentalmente, ho seguito alcune presentazioni, in Powerpoint ovviamente.
E dopo aver subito un’orrenda sequela di “pò”, “perchè”, “cioé”, “qual’è” (meno male che di “caffè” non si parlava, se no avrebbero sbagliato anche quello), mi chiedo, nell’ordine:
Ma Powerpoint, non ce l’ha il correttore ortografico? E se ce l’ha, cosa fanno, lo forzano?
Ma chi si esprime a suon di slide, si sente automaticamente esonerato dal rispetto della grammatica italiana? Cos’è, all’interno del riquadro della slide automaticamente vale tutto?
Ma se gli accenti sono due, uno acuto e uno grave, una differenza ci sarà, no? Su, dai, facciamo uno sforzo; sono pochi, non siamo mica madrelingua francesi…
Ma se esistono due segni, uno per marcare l’accento e uno per marcare l’apostrofo, anche qui, una differenza ci sarà, no?

Insomma, a costo di sembrare pedante: l’errore, il dubbio, l’incertezza nell’uso della nostra splendida lingua capitano a tutti, a me per prima.
In questo caso, però, mi sembra puro menefreghismo, ignoranza compiaciuta, maltrattamento gratuito.

4 thoughts on “Ma Powerpoint, ce l’ha il correttore ortografico?

  1. “Uh, l’ho disattivato. Quelle biscioline verdi e rosse mi danno un fastidio, ma un fastidio…”
    Così dicono.
    E aggiungono: “Tanto si capisce, no?”

  2. Be’… io avevo un collega, uno di quelli che ovviamente si vantano della loro laurea, che scriveva sempre un sacco di strafalcioni.
    All’ennesima segnalazione di Word, che gli diceva “Vuoi sostituire ADETTO con ADDETTO?”, ha disattivato spazientito il correttore.

    Scriveva veramente di tutto, ma “adetto stampa” mi è rimasto impresso.

  3. Diochetortùra quella sequela di orrori! Ma hai almeno singhiozzato rumorosamente ad ogni errore o hai subito in silenzio? :-**

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