No alle mutilazioni genitali femminili

fgmOggi è la Giornata Mondiale contro le mutilazioni genitali femminili.

Convegnone a Roma organizzato dal Dipartimento per i Diritti e le Pari Opportunità, iniziative a Milano, con proiezione del film Moolaadé e a Bari.
Per ora in giro non vedo altro ma spero di sbagliarmi, visto che la faccenda riguarda un 130 milioni di donne nel mondo, costrette a subire l’atroce violenza.
Eco sulla stampa “tradizionale” per il momento sottozero, con l’eccezione del sito di Donna Moderna.
Ma si sa che le notizie calde sono altre: Matarrese, gli stadi chiusi, l’astronauta che prende a sberle la rivale in amore.

Per chi ha voglia di rifletterci quei cinque minuti, informazioni complete e dettagliate su Unimondo, su Server Donne e qualche voce dalla blogosfera.
Qui il sito ufficiale Stop FGM.

6 thoughts on “No alle mutilazioni genitali femminili

  1. Sì, e i brividi continuano ad ascoltare questo assordante silenzio mediatico…

  2. Pensieri in libertà … a me fa impressione il livello di atavica crudeltà maschile… quando sono fuori casa voglio star tranquillo, quindi cucio la vulva alla moglie e lego il cane alla catena. E pensavo anche alla “infibulazione virtuale” che hanno subito (e in parte ancora subiscono) le donne cattoliche che dovevano farlo “non x piacer mio ma x piacere a dio”… È davvero spaventoso il livello di repressione sulla sessualità femminile nei secoli, non trovate?

  3. Io vi consiglio di leggere “Fiore del deserto”, di Waris Dirie. Grazie a questo libro ho capito cos’è davvero l’infibulazione (e non che prima non lo sapessi!). Aranel, capisco il tuo discorso sulle donne cattoliche nella storia che dovevano farlo per “far piacere a dio”, ma non lo trovo paragonabile (nemmeno virtualmente, nemmeno lontanamente) alla sofferenza, e spesso alla morte, a cui vanno incontro queste bambine.

  4. no, no certo: non volevo paragonarlo. Ma allargando il discorso alla violenza, psicologica o fisica, sulla sessualità femminile mi è venuto in mente. Idem x il burqua e affini, chiaro che stiamo generalizzando e facendo “sociologia da bar”, ma trovo spaventoso tutto questo CHIUDERE in qualche modo le donne, come se fossero oggetti… in casa, sotto un velo, chirurgicamente.

  5. Aranel: vero che il livello è drammaticamente diverso, ma la mortificazione sessuale è una costante della storia delle donne (e delle religioni) nei secoli.
    je: grazie del consiglio, non l’ho letto ma lo farò sicuramente.

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