Otto marzo, pensieri sparsi

– Si festeggia l’8 marzo per ricordare, nel 1908, il rogo dell’opificio di Chicago Cottons, occupato nel corso di uno sciopero, in cui morirono bruciate vive 129 operaie tessili. Nelle stesse condizioni di lavoro inumane e pericolose, a rischio di incendi e crolli, si trovano oggi le operai della tante fabbriche che disseminano il Bangladesh; nella stragrande maggioranza, donne. Gli ultimi due incidenti sono avvenuti il 23 e il 25 febbraio scorsi.

– Graça Machel, moglie di Nelson Mandela, durante il congresso “Donne per un mondo migliore” a Maputo, capitale del Mozambico, ha dichiarato fra l’altro “Oggi in Africa se nasce una bimba e’ un bene, ma se nasce un bambino e’ meglio” (il resto del pezzo sulla condizione delle donne in Africa è qui)

– Nel 1910 a Copenaghen, in occasione di un incontro internazionale, si propone l’istituzione di una Giornata Internazionale della donna, anche in ricordo dei fatti di Chicago.

– Nel 1946 l’Unione Donne Italiane prepara il primo 8 marzo nell’Italia libera; appare per la prima volta la mimosa come simbolo.

Nel 2006 la spesa stimata per l’acquisto del fiore è di circa 45 milioni di euro.

La prima manifestazione femminista risale invece al 1972 e si svolse a Roma. Ma la celebrazione dell’8 marzo raggiunge il top di partecipazione e popolarità nel 1980, con una grande manifestazione unitaria in cui confluiscono per la prima volta tutti i movimenti femminili e femministi.

Le donne italiane votano solo dal 1946.
Come vola il tempo, eh? Per ricordare i nostri primi sessant’anni, la camera dei deputati ha dato alle stampe il volume fotografico 1946-2006. Testimonianze a sessant’anni dal diritto di voto per le donne italiane

– La presenza femminile nel Parlamento italiano è dell’11%. L’Italia è ultima in Europa e 69° nel mondo; tra le prime 50 imprese italiane, solo l’1,3% dei consiglieri d amministrazione è donna; oltre il 20% delle donne abbandona il lavoro dopo il primo figlio.

– E per celebrare degnamente la giornata, arrivano le note liete dell’Eurispes :

Italia delle donne a rischio involuzione. In Italia, infatti, il tasso di occupazione delle donne e’ al 45,1% contro il 57,8% in Francia, il 60,2% in Germania e il 72,8% in Danimarca. Per il 40% degli uomini la cura della casa e’ compito del gentil sesso. Italia penultima con l’1,1% del Pil in Europa sulla spesa pubblica per famiglia, casa e esclusione sociale (media Ue del 3,4%)

Depresse?
Ma no, che stasera a Roma debutta il musical Menopausa, adattato da un musical americano, tra le cui interpreti brillano Fiordaliso e Marisa
Laurito.

Comunque, se per caso vi è arrivato uno dei 15 milioni di mazzetti di mimosa in giro, sciogliete mezza aspirina nell’acqua, eh, che vi dura di più.

2 thoughts on “Otto marzo, pensieri sparsi

  1. Pingback: VISTI DA LONTANO
  2. Un saluto e… se ti capita di andare al cinema vai a vedere “Moolaadé” (al Quattrofontane): bellissimo film che denuncia la pratica della escissione. Ciao, Leo

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