Prendi la polpa di una papaya…

Ora: i giornali cosiddetti femminili devono spiegarmi una cosa. Perché si ostinano a scrivere pezzi “di servizio” di bellezza per le famose “donne che non hanno tempo” (ossia tutte, presumo), suggerendo improbabili rimedi casalinghi?
Mi spiego: l’attacco tipo è : “Non avete tempo di andare all’hammam?” (e no, cazzo! Ci vogliono tre ore, dove le trovo secondo te tre ore in una giornata tipo?)
“Non temete” incalza la perfida redattrice “Con un rimedio casalingo otterrete gli stessi effetti senza perdere tempo”.
E qui si comincia.
“Prendete 4 kg di sale marino integrale”
4 chili? E dove lo trovo il sale integrale? Com’è fatto? Con la crusca?
E chi ha tempo di andare al super? Va beh proseguiamo.
“Stendete uno zerbino di cocco nuovo sul fondo della vasca…”
Uno zerbino di cocco nuovo? Come sarebbe? Io non ne ho neppure uno di cocco vecchio. E poi com’è lo zerbino di cocco? Marrone sopra e bianco sotto? Rotondo? Col guscio?
E poi: mettete il sale nella vasca e riempitela di acqua a 38 gradi (aiuto)
Immergetevi per 40 minuti…
40 MINUTI? Sorry, tutto il tempo che ho sono 10 minuti per doccia e capelli
“Strofinatevi col sale, sciacquate abbondantemente…”
Si, vabbé.
E il bello è la chiusa: “Ripetete per tutte le sere per almeno due settimane e vedrete i benefici…”
Tutte le sere? Ma queste sono pazze. Cioè tutta la mia vita sociale per 15 giorni si riduce a mettermi ammollo in acqua e sale per predere, chessò, 0,5 cm di coscia?
Ma soprattutto, dove cavolo li trovo 4 kg di sale integrale tutte le sere? Vado a fare la spesa con l’Apecar?
Sfoglio un’altra pagina:
“Non avete tempo di andare al centro estetico per un trattamento viso? Nessun problema: Prendete la polpa di una papaya bella matura, due cucchiai da yougurt bianco e due cucchiai di miele…”
Si, fottiti.

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