Quelle donne non siamo noi. Ma allora noi, chi siamo?

Berlusconi propugna essenzialmente due modelli di donna: la velina scosciata, alternativamente da promuovere in Parlamento o da far accomodare sulle ginocchia, e la santa madre di famiglia che odora di ragù e detersivo.
Suggerisce alle precarie di sposare un milionario e alle brave massaie di cucinare piatti robusti per sostenere i virili scrutatori nell’esercizio del loro machio dovere. E’ prodigo di battute ricolme di triti luoghi comuni machisti e si permette persino di dare consigli a Zapatero che, con tutte le sue ministre, “avrà problemi a dominarle”.
Noi ci indigniamo. Protestiamo. Scriviamo post e articoli sarcastici. E poi ci scontriamo con la dura realtà.
Berlusconi è amatissimo dalle donne italiane.
Ergo, le donne italiane amano essere rappresentate come ancelle sottomesse alla potenza maschile. Trovano rassicurante ritrovarsi in archetipi vetusti, in cliché che dovrebbero essere superati. Alla fine, pensano che abbia ragione: l’uomo è uomo e la donna è donna, all’acquaio. E poi sotto sotto amano quel côté da fratello scavezzacollo, da amico vitellone tutto gomitate e barzellette, l’immagine da vincente di provincia in doppiopetto e abbronzatura finta.

Quelle donne non siamo noi, ci diciamo. Ma quelle donne sono la maggioranza. E allora noi, chi siamo? Chi ci rappresenta? Siamo certe di non parlare solo a nome di un gruppo ristretto di nostre simili, e quando ci giriamo a guardare indietro, non c’è nessuno?

49 thoughts on “Quelle donne non siamo noi. Ma allora noi, chi siamo?

  1. Il faut toujour se méfier de la tyrannie de la majorité de femmes (Dania- Tocqueville)

  2. “Berlusconi è amatissimo dalle donne italiane”
    Ma dai…io non ne conosco neanche una. E chi ne conosce…vuol dire che frequenta gli ambinti sbagliati. :-)

  3. Rossa: e no, vedi che ci ricaschi. Che tu non le conosca, che io non le conosca, non significa che non esistano. Il 52% delle casalinghe sta con Berlusconi. Non le consideriamo donne? Non le consideriamo italiane? O iniziamo a fare i conti con questa realtà?

  4. Si, ormai sono convinta che certi temi riguardino solo un nucleo ristretto di persone: alla gente, alle donne, non importa niente di sè stesse, niente della società in cui vivono. In realtà a nessuno importa più niente del modello di società che ci viene proposto. la gente vuole arrivare a fine mese, le donne vogliono comprare e vogliono essere sicure del loro futuro e del futuro dei loro figli.

    Sì, sarebbe bene iniziare a fare i conti con questa realtà: io per l’ennesima volta non l’ho fatto, senza alcun pentimento sia chiaro, ma mi sono fortemente resa conto di aver avuto i paraocchi.

    diciamo, sono con vauro che reputa gli italiani dei cretini. E non me ne vogliano quelli che si sono sentiti dare dei c0gli0ni.

  5. Facciamo così: LORO sono donne italiane e stanno con Berlusconi.
    NOI siamo ‘ragazze europee’ oppure ‘giovani latine’, insomma, qualsiasi cosa pur di non essere equiparate a loro (la maggioranza)

  6. Sai hai ragione. Berlusconi è stato Demonizzato dai mass media contrari creando l’effetto bastardo che piace tanto alle donne e poi le casalinghe che lo amano sono le stesse che incitano le figlie a vestirsi da zoccole e fare il concorso da Velina-Letterina-Grande Fratello-X factor. Che dire??? Ho 28 anni e nostralgia delle suffragette che avevano chiaro il nemico contro cui combattere e l’ideale da portare avanti… il femminismo non esiste più, come il comunismo, è morto. Non è rapprensentato in parlamento e nemmeno nel nel nostro paese. L’evoluzione ci ha portato all’estinzione della razza donna . Che amarezza. (e lo dico da tempi non sospetti .. dei Cesaroni per capirci)

  7. ti lascio degli spunti in libertà non so neache io se sono correlati o pertinenti… forse è connesso a quello che dicevi sul fatto che ora sei concentrata sulla tua bambina, e che lo senti come “doveroso” a differenza del tuo uomo. figurati se ti verrebbe in mente di avere un ruolo rappresentativo a qualunque livello, dalla circoscrizione in su. un po la consapevolezza di non poter cambiare le cose, un po la mancanza di voglia di andarsi a cercare un altro fronte su cui combattere… hai già la casa, un lavoro perchè complicarsi ancora l’esistenza? ovvio che quello che dico vale in primo luogo per me, che non credo di avere pensieri abbastanza interessanti per farne un blog, figurati altro.
    ciao

  8. voi non siete casalinghe siete bloggers, fra 50 anni riconosceranno le blogger e vi daranno pure un contributo per la pensione, nel contempo io spero di non stare mai male perchè se io sto male a me lo stipendio non lo dà nessuno un pò come alle varie free lance che viaggiano qui sopra……….

  9. Noi siamo quelle che vengono bollate come “acide” “rivoluzionarie” “maschiacci” “ma guarda quella quanto se la tira” “comunista” “bruciareggiseni”.

    Il fatto stesso che 40.000 ragazze si sono “vendute” scosciandosi e ancheggiando ai provini per le veline (incitate dalle mater) fa pensare. A noi non ci protegge nessuno e non ci rappresenta nessuno tranne la rete, il web e cioè, noi stesse.

    Ho delle mie coetanee che credono ancora (questo è un esempio per dimostrare l’essere open minded della donna giovane in Italia) che €600 siano anche troppi per una donna perchè è l’uomo che DEVE guadagnare di più.
    E queste mie amiche non sono troglodite o campagnole ingenue ma ragazze di città con un’istruzione universitaria (che Dio solo sa se è ancora da considerarsi “alta”).

  10. A nessuno viene il sospetto che la razza umana sia stata un filo sopravvalutata?

  11. Verrebbe da sottoscrivere Tittyna e finirla lì… quello che dice Bli vale per le donne e vale per gli italiani tutti, in Italia c’è un significativo gruppo di persone che la pensano grosso modo come noi (non pochi, bene o male, i risultati elettorali dicono almeno il 30%… nel mio caso meno, sono diventata extraparlamentare); ed un altro significativo gruppo, evidentemente maggioritario, che appartiene ad una cultura (una specie?) diversa. I due gruppi sembrerebbero impermeabili, anche perché semplicemente non parlano la stessa lingua, non guardano e leggono le stesse cose, non frequentano gli stessi luoghi, non comprano le stesse merci.
    Credo che per “noi” sia impossibile capirli (e viceversa). Non a caso si perdono le elezioni.
    Ed anche la politica serve a rappresentarci/li fino ad un certo punto. Qualche anno fa ero su un autobus, un martedì come potrebbe essere stato lo scorso, rintronata dal sonno perché avevo aspettato le ultime proiezioni fino ad ore piccolissime; e due signore dietro di me si chiedevano “ma chi le ha poi vinte, le elezioni”? Era un avvenimento secondario, ed apparentemente senza significato per le loro vite…

  12. A prescindere da Berlusconi, sono tante le donne italiane in cui non mi riconosco. Purtroppo.

  13. Complimenti Blimunda,
    gli stati generali della sinistra italiana dovrebbero farsi la stessa domanda e abbandonare quell’aurea di superiorità e di presunzione che li fa sostenere di essere sempre dalla parte giusta.
    Trovo sintomatico il fatto che nessuno conosca persone a cui piace Berlusconi. Io ne conosco qualcuna e devo dire che spesso non rivelano questa loro simpatia, come se fosse una cosa di cui vergognarsi. Ma sapete cosa vi dico… leggendo alcuni dei vostri commenti mi convinco che hanno ragione. Forse e’ meglio che non lo dicano per evitare di essere derise e compatite. Tanto poi possono goderne dopo le elezioni. A ragion del vero che io sappia, non incentivano le figlie a fare le veline … ma le mandano all’università proprio come le mamme di sinistra.

  14. l’amica storica di mia mamma è sempre stata di destra e lo sapevo. questa volta però anche mia mamma (moderata, voto a veltroni) si è scandalizzata: la signora ha votato ferrara. io la conosco bene, non è un’idiota. è pure in gamba in tante cose.
    d’altra parte le donne come noi saranno anche relativamente poche, ma non sono solo alle nostre spalle o al nostro fianco. io le vedo anche davanti. ne hai una per le mani, probabilmente.
    io credo che si debba semplicemente continuare a lavorare senza scoraggiarsi.

  15. “ciavevi” ragione Bli sono proprio capitato tra le comuniste online:)

  16. non ci rappresenta nessuno. siamo una minoranza. donne e pure con la pretesa di voler parlare, voler pensare e vivere nè più nè meno che come gli uomini che sono al nostro fianco.
    siamo sole, tanto sole che non riusciamo nemmeno a stare in tre senza litigare politicamente parlando.
    siamo sole e arrabbiate, qualcosa succederà. speriamo.

  17. Le berlusconiane giovani: donne che, come scrive Blimunda, seguono il modello della velina, ovvero vogliono essere belle, anzi bellissime, palestratissime, estetistatissime, parrucchieratissime, all’ultima moda, essere corteggiate e accompagnate dal belloccio e riccastro di turno, fare viaggi nella meta figa di turno, sapere tutto sulle vicende sentimentali dei vips…ovvero, per queste donne essere intelligenti significa lavorare poco, oppure lavorare tanto ma per ottenere queste cose, vivere il più possibile nel lusso, sistemarsi bene e stare tranquille…E pazienza se poi a decidere sarà lui, per ottenerne quello che vogliono non useranno lo scontro diretto, ma le vecchie armi femminili della manipolazione…
    Rispondono a un altro modello di donna, un modello più semplice e sicuramente molto più radicato nella società italiana da sempre patriarcale e maschilista…
    Ne prendiamo atto, ma non so se davvero ci si possa interrogare su cosa fare per portarle dalla nostra parte…credo nell’educazione e nella forza di modelli positivi, ma, come scrive raffaella, queste temo che siano proprio un’altra razza.

  18. “la signora ha votato ferrara. io la conosco bene, non è un’idiota. è pure in gamba in tante cose.”
    “E queste mie amiche non sono troglodite o campagnole ingenue ma ragazze di città con un’istruzione universitaria ”
    Due bellissimi esempi di libertà di pensiero … complimenti!

    “diciamo, sono con vauro che reputa gli italiani dei cretini. ”
    invece io sono con quelli che reputano Vauro un cretino … anche questa è democrazia

  19. per quanto mi riguarda se uno provasse a corteggiarmi in quel modo gli brucerei la macchina (con lui dentro).
    Non sono femminista, sono una mamma una che lavora e che non si risparmia però che diamine un pò di intelligenza per favore.
    Ah e cucino pure bene.
    mi domando come possa essere che dopo anni di offese gratuite, con una moglie che scrive al giornale sputtanandolo che poi vabbè lasciamo stare, dopo anni di gaffe nazionali ed internazionali (vedi quella con la premier finlandese), cacche pestate e barzellette grevi ancora qualcuno gli vada ancora dietro.

  20. A prescindere dalle idee politiche ( ammesso che esistano ancora),a mio avviso il cavaliere fa audience perchè incarna il prototipo del successo e del potere , di chi è riuscito ad arricchirsi. Appare cortese,forte, ironico, spontaneo, forse anche dedito alla famiglia .Oggi l’avere e l’apparire contano più dell’essere e, soprattutto e purtroppo, per molte donne vittime , più che della presunta “potenza maschile” , del fascino dell’uomo ricco e di successo che dà sicurezza.
    Cultura o educazione sono anacronistici optional, ritenuti propri degli snob di qualsiasi schieramento, e di certo non traspaiono dalle battute infelici del cavaliere sia sulle donne che su altro. Del resto è impossibile riuscire a comprare la signorilità.
    Di solito voto in base ad un programma politico, ma da sempre il personaggio berlusconi ha condizionato il mio orientamento politico. Lo lascio al suo clamore mediatico e al suo immaginario maschile di seducenti veline e quaquaquaraqua ove lasciar scorrazzare la fantasia finalmente libera dai freni “inibitori” della sua sacra famiglia ( e non credo sia stato un caso se l’indignata signora lario l’abbia ripagato mediaticamente con la sua stessa caduta di stile ). Per quel che mi riguarda, mi reputo una donna che non ha bisogno nè di conferme , nè di consensi per sostenere ciò che crede sia nel pubblico che nel privato , non sono mai schierata da una parte per partito preso, e forse pecco di snobismo…ma mi va bene così!

  21. Mi sono sempre posto una domanda, perchè la gente di sinistra ha questo snobbismo culturale che se vince le elezioni la gente li ha scelti se gli italiani scelgono gli altri diventano automaticamente dei cretini.
    Ma due anni fa quando berlusconi aveva dato dei coglioni a chi avesse votato la sinistra non eravate tutti scandalizzati?

  22. @ luca chi ci dovrebbe rappresentare negli organi istituzionali dello Stato forse dovrebbe esserne all’altezza ovviamente non solo nelle competenze tecniche ma anche nei modi e nei toni con cui veicola messaggi,a prescindere dallo schieramento politico più o meno condivisibile. Gli appellativi per chi dissente dal proprio credo, denotano sia povertà lessicale e incapacità di comunicare e di confrontarsi in modo rispettoso con la controparte, sia abilità a provocare nella speranza di fare audience.

  23. Lo snobbismo e’ dovuto al fatto che non viene riconosciuta come legittima la controparte. Onestà, intelligenza, cultura e equilibrio albergano solo a sinistra. A destra c’e’ il resto, immeritevole di considerazione e di confronto. La magistratura e’ di sinistra, i ladri sono di destra …. i professori universitari sono di sinistra, gli ignoranti sono di destra …. i partigiani di sinistra, a destra tutti fascisti …. le donne che lavorano di sinistra, le casalinghe di destra … a sinistra i pacifisti, a destra i bombaroli … a sinistra chi ama l’ambiente, a destra chi invece lo distrugge.

    Poi pero’ i programmi politici sono la fotocopia uno dell’altro e andiamo avanti. La mia idea in proposito e’ che con gli uni o con gli altri …. io ce l’ho sempre nel …. E scusate la franchezza.

  24. Le altre. E dobbiamo tenere duro. Dobbiamo continuare a parlare di femminismo piuttosto che di post-femminismo. Dobbiamo sottolineare che le bruciareggiseni facevano parte del femminismo radicale e non di quello liberale e che femminismo non e’ una parola tabu’e che non indica la volonta’ di diventare uomo ma la volonta’ di affermarsi in quanto donna. Dobbiamo educare i nostri figli al rispetto della diversita’ in una prospettiva di pari opportunita’. Banale, vero, ma se seguiamo anche noi la linea del silenzio e della rassegnazione o se ci fermiamo a interrogarci su chi siamo o non siamo…finiamo con l’affondare.

  25. @skip …. quel che tu dici e’ vero … ma mi spieghi allora come mai quando abbiamo governi di sinistra la nostra influenza a livello internazionale scema inesorabilmente? Non sara’ perche all’estero si guarda piu’ alla sostanza che alla forma. E sostanzialmente Prodi e company sono degli incapaci? Peggio un gesto di Berlusconi o Pecoraro Scanio che impedisce ai camion di scaricare le immondizie?

  26. Skip io non sto parlando di classe politica ma di gente comune, che afferma che chi ha votato la destra è un cretino si legge spesso nei post e ancora più spesso nei commenti, la cosa non mi preoccupa dal punto di vista del cretino, perchè citando forrest Gump “stupido è chi stupido fa”
    Io non condivido una riga del programma di sinistra critica per esempio ma non credo che chi li vota sia un cretino, ma solo che ha idee ed esigenze lontane, molto lontane dalle mie

  27. La democrazia permette di dire che Vauro è un cretino (o un genio); la democrazia dovrebbe imporre il rispetto della parte avversa, anche se raramente avviene. Lo snobismo culturale della sinistra (meglio, di una certa sinistra fricchettona radical chic, così i luoghi comuni li usiamo tutti) è cosa nota e dibattuta e ha giocato un buon ruolo nell’allontanare la gente dagli ideali di sinistra. Altrettanto note, sia fuori che dentro i confini nazionali, le infelici uscite berlusconiane. Il mio atroce dubbio era, senza giudizi di merito, sulle donne. Se votano/votiamo chi ci/le lega a un archetipo vetusto e maschilista, non sarà che, appunto, alla maggioranza di loro/noi piace così?

  28. sarà che voi siete già una generazione avanti, istruite autonome libere pensatrici, una volta credo, il marito come capofamiglia dava indicazioni di voto e la famiglia lo seguiva infatti solitamente gli stessi figli erano della posizione paterna. E la maggioranza forse è ancora così

  29. quasi quasi, vado a Casablanca, cambio sesso e poi m’iscrivo alla Lega.Se’ po’ fà? ;-)***

  30. Le donne che hanno votato Berlusconi io non le voglio conoscere, o almeno preferisco non sapere chi sono. Perchè sono le persone che incontro tutti i giorni, che magari saluto e con cui devo avere a che fare.
    Io, che ormai mi ritengo come i panda, perchè il partito per cui ho votato è praticamente scomparso, sono un animale in via d’estinzione.
    Sono estremamente delusa. Ha ragione @skip quando dice “A prescindere dalle idee politiche ( ammesso che esistano ancora),a mio avviso il cavaliere fa audience perchè incarna il prototipo del successo e del potere , di chi è riuscito ad arricchirsi”.

    In Italia non esiste il concetto di “governo per il bene comune” di una democrazia degna di questo nome (per intenderci “alla scandinava”), chi arriva al potere dimostra, quando non c’è il dolo, semplicemente inettitudine.

    La sinistra in Italia è scomparsa. Cioè la sinistra con ideee di sinistra, tanto per intenderci alla Zapatero. Per quello che resta della nostra sinistra suggerirei un bello stage in Spagna che magari abbiamo qualcosa da imparare.
    Saluti. Disgustata Anna
    P.S. Ma chi cazzo ha votato per la Lega?

  31. Io, Anna,Io, e non me ne vergogno, leggo disgustata mille ingiurie, odio, disprezzo e francamente mi sono rotta.
    Mi faccio un mazzo tutto il giorno, e le mie due colleghe extracomunitarie, solo perchè fanno finta di non avere il marito qui prendono gli assegni famigliari e i buoni spesa.Io mi sono rotta.
    Rotta del tutto, e sai cosa ti dico? Manco a me interessa conoscere le signorine di sinistra con i soldi in tasca e la bandiera della pace alla finestra, che si indignano per l’Iraq ma per il Tibet manco una parola.Rispondi pure con tutta la tua veemenza signorina Buba, io non cambio idea.
    Adios, tanto di sicuro sarò bannata.
    BlueCheSeLaSmazzaA900EuroAlMeseSenzaAiutiDaNessuno

  32. i miei precedenti interventi riguardavano il modo di fare politica , platealmente teatrale, provocatorio, basato su battute infelici, su inviti a prendere i fucili o di tornare alle barricate, su appellativi, insomma sulla forma di fare politica, propria non solo di Berlusconi ma anche di esponenti di altri schieramenti e che io non condivido. Ho anche scritto “Cultura o educazione sono anacronistici optional, ritenuti propri degli snob di qualsiasi schieramento” nel senso che i toni moderati, ispirati al confronto e all’educazione più che alla provocazione, sono quasi interpretati come sinonimo di snobismo( termine considerato dai più in un’accezione negativa…ma secondo me, il prendere le distanze,argomentando invece che aggredire verbalmente ,è solo prova di correttezza e rispetto della controparte): questa non è una prerogativa dei politici di sinistra , ma anche di tanti esponenti politici di destra e di centro che a mio avviso sono semplicemente più professionali e che io personalmente stimo di più. Non condivido in toto nè la politica svolta dalla sinistra, nè quella dei precedenti governi di centro destra ; non mi schiero per partito preso anche perchè negli ultimi 15 anni fatico a identificarmi ideologicamente in un partito e voto in base alle linee programmatiche e alla lista dei candidati proposti(@andrea indirettamente ho risposto anche al tuo quesito)
    Tornando al discorso di Blimunda, conosco molte donne che hanno votato per il centro destra. Alcune, pur non simpatizzando per Berlusconi a causa delle sue passate “belle figure”, hanno votato simpatizzando per altri politici della sua coalizione o per il programma ( soprattutto i punti inerenti la sicurezza e l’immmigrazione a causa dei recenti fatti di cronaca, le agevolazioni fiscali o perchè credono che il precedente governo Prodi abbia reso la vita economicamente troppo difficile per tante famiglie). Sinceramente non ho approfondito se condividano quanto lui abbia detto sulle donne . Con quelle asserzioni, opinione mia, il Cavaliere ha semplicemente dimostrato di confondere il suo ruolo privato di maschio con quello pubblico di rappresentante sia di elettori che di elettrici( mancanza di professionalità politica o ironia provocatoria?) A riguardo però credo che forse tanti altri politici , come uomini,pensino le stesse cose ma nel loro ruolo pubblico si guardino bene dal dirlo, mentre altri dissentono e preferiscono tacere : tutto fa parte del modo di condurre la propaganda elettorale pur di fare parlare di sè e fare audience .Altra considerazione sulle donne : all’inizio della campagna elettorale tutti i politici sbandieravano quote rosa, riconoscendo alle donne più spazio e voce in politica. Anche questo non condivido: chi si candida dovrebbe avere non solo serietà e senso di responsabilità nell’impegnarsi per il bene comune, ma soprattutto competenze tecniche, , a prescindere dall’essere uomo o donna,e non essere uno specchietto per allodole per accalappiare voti.Perciò non ho mai condiviso la candidatura di pornostar ( e i manifesti della Milly D’Abbraccio si commentavano da soli) e ora sono curiosa di vedere come se la caverà per esempio la Carfagna se preposta al Ministero per la famiglia.Infine scusandomi per il lungo sproloquio, credo che le donne possano essere bene rappresentate anche da qualche uomo, ben consapevole del suo ruolo pubblico e dei problemi delle donne nell’ambito sociale e lavorativo.

  33. Concordo skip, il problema non è chi ha votato per Berlusconi ma chi rappresenta la classe media italiana, quelli che producono che creano la ricchezza di questo paese. Al momento mi pare nessuno
    Per Anna che chiede
    “Saluti. Disgustata Anna
    P.S. Ma chi cazzo ha votato per la Lega?”
    c’è una sola risposta il 9% degli italiani, se poi tieni conto in quante regioni si è presentata potrai fare i tuoi bei distinguo

  34. Io personalmente non ho odio da spiattellare in un blog, non mi interessa. Mi dolgo solo che iniquità sociali abbiano dato adito alla Lega, portatrice di valori che non condivido, di ottenere altro consenso. Consenso che sarà comunque deluso in quanto il governo Berlusca mai e poi mai realizzarà il federalismo fiscale perchè scontenterebbe “qualcuno” al sud.

    @Blue: siamo in democrazia (spero ancora per molto) e visti i risultati la sinistra ha un bel po’ di cose su cui riflettere.

    @Skip, hai espresso molto bene l’immagine di politica becera italiana a cui veramente bisognerebbe dire basta, a confronto persino i democristiani di una volta sembravano degli uomini politici…

    P.S. Per inciso anche le persone di sinistra si smazzano tutto il giorno senza aiuti da nessuno, inoltre fare i furbetti è un sport in cui gli italiani sono maestri (a farsi dare aiuti che non spettano)

  35. Siccome neppure io ho odio da spiattellare, questo già ci accomuna il mio tempo libero lo dedico al giardinaggio, alla cucina alla scultura,ambienti che notoriamente preferisco alla politica ti dico solo che forse hai letto male io ho scritto classe media , non classe media del centro destra

  36. Blimunda, per rispondere al tuo ultimo commento: secondo me non è che alla maggior parte di noi/loro piace così. Da quel che vedo intorno a me, la maggior parte delle donne (anche giovani) non si rende conto di vivere in un paese così maschilista, pensano che la parità sia raggiunta e fine. Non si accorgono nemmeno di essere considerate delle “ancelle sottomesse”. E quando cerchi di farle ragionare con banali esempi passi per quella esagerata. E’ per questa mentalità coi paraocchi che si finisce a vivere in un posto (al nord) dove uno su 4 ha votato lega e questo mi terrorizza :-(

  37. O Blimunda che ti scandalizzi tanto delle veline che votano Berlusconi, ma quando scrivevi per Cosmopolitan non ti faceva effetto il modello di donna che propugnavi ? Perché è lo stesso, se non te ne sei accorta. Ma forse ti faceva comodo lo stipendio (molto poco di sinistra).

  38. EvaKant: ma guarda, non credo che a quelli di sinistra non faccia comodo lo stipendio, sai? Penso sia molto bipartisan. E per quanto riguarda Cosmo, mi spiace, hai preso a esempio proprio il periodico meno politicizzato d’Italia. Il suo modello di donna, posto che col cambio di tre direttori è variato molto, è comunque ben lontano dalla donna sottomessa all’uomo; tutt’altro.

  39. Esatto, Cosmopolitan è il mensile meno politicizzato di Italia, infatti la donna che ne esce è il ritratto dell’oca giuliva, sullo stesso livello delle veline che ti scandalizzano tanto (questo sicuramente è avvenuto con cinzia felicetti che era il tuo direttore).
    Quanto allo stipendo sicuramente fa comodo a tutti, solo che chi ce l’ha tanto contro un certo tipo di donna forse dovrebbe accettare meno compromessi e scrivere per un giornale dove l’immagine della donna è presentata in modo diverso.

  40. no !!! scrivevi su Cosmo quando c’era cinzia felicetti ???!! ho visto che in un pot ti hanno chiamato barbara, ma sei mica barbara pellegrini ???? grandissima, eri il mio idolo !!! adesso dove scrivi ? quando c’era cinzia mi piaceva molto il giornale adesso trovo che sia andato giu

  41. no !!! ma scrivevi su cosmo quando c’era cinzia felicetti ???!!! ma per caso sei barbara pellegrini ???(ho visto che in un post ti hanno chiamato barbara e adesso leggo che scrivevi su cosmo), grandissima !!! eri il mio idolo. Adesso invece dove scrivi ??? da quando non c’è piu cinzia come direttore cosmo mi piace meno..

  42. Les jeux sont faits!
    Ho appena visto le foto delle nostre nuove Ministre dopo aver fatto il giuramento.
    Al di là delle correnti e dei miei pensieri politici ho pensato a quanto sia duro essere donna e crescere ed affermarsi sul lavoro (e, a maggior ragione, in politica).
    Le signore erano tutte intailluerate, a mortificare la propria femminilità poichè altrimenti non si è prese sul serio.
    Anche io in studio indosso pantalone, camicia abbottonata fino al collo e scarpe basse.Lo faccio automaticamente, senza neanche pensarci.

    E mi sono chiesta: dobbiamo diventare un pò uomini per essere finalmente apprezzate come donne sul lavoro?
    e perchè?

    Cara Blimunda, tu che ne pensi?

  43. forse perchè le donne devono sempre dimostrare qualcosa più degli uomini, perchè siano credibili:
    non solo intelligenza e competenza tecnica nell’ambito professionale, ma soprattutto sobrietà, anche se magari solo nell’apparenza dell’abbigliamento

  44. E’ vero, ma nel caso delle politiche si tratta anche di rispetto per il ruolo istituzionale: gli uomini sono in giacche e cravatta, non in bermuda.
    E’altrettanto vero però che spesso ci “autocensuriamo” quando ci cvestiamo al mattino per andare a lavorare onde non passare il messaggio sbagliato, essere prese più serio, non dare adito a commentini sgradevoli ecctera.

  45. Sono d’accordo con te sul fatto di dover avere rispetto del ruolo (io non ne ho uno istituzionale e comunque mi do una regolata, e non mi sono MAI presentata in sandali – la Ministra Mara, invece, sì :-).
    Purtroppo, però, mentre gli uomini sul lavoro non cambiano, non creano filtri, noi donne dobbiamo sempre assumere una “veste” maschile per essere prese sul serio e non dare adito a commentini poco gratificanti.
    Approposito di bermuda, ma sai che nello studio dove ero prima una volta un collega si è presentato in bermuda ed è stato invitato educatamente ad andare a casa a cambiarsi da un senior partner?
    Magari, se una di noi si fosse presentata in gonna sopra al ginocchio, non avrebbero fatto la stessa cosa ma sarebbero stati più indulgenti….

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