Radioincontri 2009 (meglio tardi che mai)

Con la radio si può scrivere leggere o cucinare. Non c’è da stare immobili seduti lì a guardare. E forse proprio questo che me la fa preferire: è che con la radio non si smette di pensare.
Eugenio Finardi, La radio.

Con colpevole ritardo, scrivo dei Radioincontri 2009. Che sono stati una sorpresa per me, neofita: allegri, divertenti, interessanti e soprattuto completamente privi della spocchia e del vippume di cui rigurgitano analoghi eventi televisivi o pseudoculturali. Anche se, come ospiti, c’erano personaggi televisivi, Dj amatissimi e speaker che hanno fatto la radio per decenni. Qui alcune foto.
Poi, ho imparato molto sulle Web Radio, fenomeno del quale avevo solo vagamente sospettato l’esistenza e ho incontrato molti ragazzi bravissimi, sveglissimi, che hanno creato radio universitarie o di nicchia, sono arrivati a Riva del Garda da ogni parte d’Italia, sembrano divertirsi un mondo e stanno pure imparando un mestiere. Con occhi sognanti, ripetono tutti come un mantra: “Vorrei tanto lavorare a Radio Due” e auguro loro di riuscirci perché se lo meritano. E questo per chiudere sulla Generazione né-né.
Se volete sapere come si fa a farvi la vostra Web Radio, leggete qui. Prima però leggete il
Disclaimer: Sasaki non mi ha detto le esatte parole riportate nel virgolettato, o almeno non ho in mio possesso intercettazioni per dimostrarlo. Però la sequela di improperi e contumelie che ho udito sta per “Collegare tutti gli spinotti al posto giusto può sembrare un po’ complicato” e il fatto che sia brillantemente riuscito a sistemare quello che a me sembrava un orrido, informe ingorgo di cavi sta per: “Ma basta prenderci la mano e si fa in un attimo”.

2 thoughts on “Radioincontri 2009 (meglio tardi che mai)

  1. Ma sai, come dice mia mamma, “con questi chiari di luna”, non si sa mai :-) baci a te, ciao!

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