Rompiamo il ghiaccio (lo)

L‘estate è ufficialmente iniziata. Per me la bella stagione inizia solo quando ci ritroviamo tutti insieme al solito baretto della solita spiaggia. Quello che, sia detto per inciso, non sa che il prosciutto è maiale, come scrivevo l’anno scorso sul mio vecchio blog.

E per la prima volta nell’anno ho affondati i denti in quella untissima, gommosa pizzetta mal riscaldata che durante l’anno aborrirei (fa male/ingrassa/è piena di conservanti) ma dopo una nuotata, non so perché, mi sembra semplicemente perfetta.
Domenica il discorso è diventato rapidamente ghiacciolocentrico, ossia tutti hanno iniziato l’amarcord del “ti ricordi quando il ghiacciolo costava x lire”?
E per ghiacciolo intendo quello classico, marca Stramondiale, con la carta che si apccicava sempre al ghiaccio e dovevi aprirla da sotto, vicino al bastoncino, e poi soffiarci dentro per scollarlo. Mica Calippi o altri lussi, eh: il ghiacciolo proletario, che a me piaceva solo alla Coca Cola o alla menta (ma a volte mi rifilavano la sòla di quello all’anice che aveva il colore simile) e che quando capitava di prenderlo alla fragola aveva talmente tanti coloranti che ti lasciava lingua e labbra fucsia per una settimana.

A parte che questo “ti ricordi” è un orrido segno di invecchiamento precoce, come quando vedi il figlio di una conoscente che va in bicicletta e ti viene da dire “Ahhh, ma io ti ho visto nascere” e ti mordi la lingua solo perché ti sembra di sentire tua madre/nonna/zia.
Comunque.
La cosa che mi ha colpito è che il prezzo del ghiacciolo identifica le fasce generazionali: tra di noi c’è il gruppo senior, che lo pagava 50 lire, io che ricordo una spesa di ben 100 e quella appena sotto i 30 che non ricorda di averlo pagato mai meno di 150 o 200 lire.
E voi quanto lo pagavate il ghiacciolo?

Magari la prossima volta ci troviamo tutti in spiaggia insieme e apriamo una tavola rotonda…

14 thoughts on “Rompiamo il ghiaccio (lo)

  1. ricordo bene che con 100 £ mi facevo una partita al flipper dalla Regina e un ghiacciolo alla menta dalla Barbisa.

    Quindi penso 50 £, come P.S. ;-)

  2. Ahime! ricordo il ghiacciolo a 50 lire. Ricordo anche i ghiaccioli fatti in casa, con lo sciroppo (vari gusti) e le formine di plastica da mettere in freezer.

    Baltasar

  3. Balatasar, acci! E io che credevo fosse proletario il ghiacciolo dal gelataio! La formina nel frezeer è da Albero degli Zoccoli post moderno!

  4. giggimassi: io sono classe 1972 e mi dirò trentenne fino allo scoccare della mezzanotte di quel giorno fatale in cui compirò i 40… scherziamo???

  5. Io li pagavo già in euro :-P

    serpe riconglionita dal caldo

  6. qualcunA, non dico chi, sta bleffando ;-) o non faceva grande consumo di ghiaccioli. io ho assistito da bambino al passaggio del prezzo del ghiacciolo dalle venti alle cinquanta lire :-/
    esiste anche la possibilità che il prezzo del ghiacciolo variasse da spiagge libere molto proletarie e poco frequentate dai padani a spiagge alla moda e con stabilimenti superattrezzati (che io frequentavo poco o niente).

  7. alessandro: io sono un ’72 e ricordo di averlo pagato 100 lire; comunque, sotto le 50 lire non ho pagato mai nulla, così almeno mi sembra!

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