Sanremo, finalmente è finita

Meno male che è arrivata l’ultima serata, se no il nervosismo del povero Pippo per l’emorragia di ascolti avrebbe raggiunto livelli di guardia. E avrebbe contagiato tutti: La Berté da di matto, Tricarico da dello stronzo a non si sa chi, Frankie Hi Nrg sventola il glorioso album Storia di un impiegato di De André (la sua Canzone del maggio apre il pezzo) e litiga con Mughini, Cutugno se la prende con Fegiz e via così.
Comunque vincono Ponce-Di Tonno, come già ampiamente annunciato dalla standing ovation alla fine della loro esibizione. Ma solo a me la canzone ricorda Perdere l’amore di Massimo Ranieri? In più, continuo a non capire una parola di quello che dicono quando cantano, pazienza lei che è argentina e sembra la Shakira dei poveri, ma anche lui farfuglia. A parte che in questa edizione cantano tutti malissimo, non so se ci sono problemi tecnici o altro, ma le voci sembrano basse rispetto alla musica, si stecca spesso e volentieri e i testi si perdono (non che sia grave, intendiamoci).
La serata è di una noia mortale e da l’impressione di una partita in cui siano saltate le marcature. Disorganizzata, caotica, presentiamo il prossimo cantante, ah no c’è la pubblicità, Chiambretti che tenta una battuta, la Guaccero che lo interrompe e trascina via Pippo sul palco come un nonno rincoglionito ad annunciare un’esibizione, insomma un casino totale. Le due pseudovallette sono patetiche; scelta completamente sbagliata. La voce della Guaccero è sempre più irritante, l’altra legge il compitino con la stessa intonazione della signorina del radiotaxi La Martesana.
I due fratelli Tony sfoggiano una tinta per capelli nella stessa nuance al nero di seppia, Cutugno ha la giacca con i catarifrangenti (sarà venuto in bici?), L’Aura ha ceduto ai leggings e sembra una clessidra, la Tatangelo, sempre più incensata dai due conduttori, ostenta una pettinatura che ricorda quella “a schiaffo” della Pina di Fantozzi. Il testo della sua canzone è la fiera dell’anacoluto che nemmeno Agnese nei Promessi Sposi. Alla fine ringrazia l’orchestra per la “stima reciproca”. Sicura?
Con l’esibizione di Mario Venuti ottengo l’unico commento della serata da parte del mio compagno, occupato a rimirare sua figlia:

“Ma questo chi è, il comico che fa le parodie delle canzoni e degli spot pubblicitari?”
“Chi? Ma no quello è Nosei. Questo è Venuti. Cantava con i Denovo”.
“Chi?”
“Niente, niente”.

Intanto, i voti della sedicente Giuria di qualità sono francamente ininterpretabili (la Colombari da 10 a Cutugno, sarà stato un voto ironico?) e quando inquadrano l’Abbagnato mi rendo conto di quanto sia pesante essere un’étoile e dover mantenere sempre quell’espressione da “Nemmeno vi calcolo, schifosi mortali”. Ma forse le viene naturale.
Il siparietto Baudo-Verdone-Gerini è più che patetico. Dei due coatti che clonano loro stessi all’infinito non se ne può davvero più, così come della promozione del film. Anche se il fondo lo si tocca con Vianello-Mondaini sul palco. Insieme a Baudo, sembra una festa alla residenza “Anni Azzurri”. Vuoti di memoria, fazzoletti, battute incomprensibili, aneddoti su ricoveri e malattie modello vecchiette al parco. Poi si chiedono perché i giovani non vedono Sanremo eccetera.
Poco prima della premiazione, l’ultimo drammatico balletto della bionda e la mora per “ringraziare il pubblico”. Fortuna che dura poco, ma la Guaccero che polpacci ha? Per tanto così, comunque, meglio le storiche Cuccarini-Martines di un Fantastico di mille anni fa, sempre con Baudo of course.
Premiazione: premio della critica a Tricarico che mantiene comunque la sua tradizionale espressione schifata. Primi Ponce-Di Tonno, seconda Tatangelo con annessa dichiarazione d’amore in diretta per Gigi D’Alessio, terzo Fabrizio Moro, quello col kajal. Tutti contenti a parte le proteste per il settimo posto di Cammariere, che aveva incassato un’ovazione da pubblico e giuria di qualità. Boh, io la canzone l’ho trovata bella solo in duetto con la strepitosa Gal Costa.
Quindi, anche per quest’anno è finita, e non c’è stata nemmeno una Paranza a tirarmi su il morale. La bimba dorme, shhh, tutti a letto. L’anno prossimo è grande, potremo uscire, sollievo.

11 thoughts on “Sanremo, finalmente è finita

  1. Ti ringrazio, anche a me ricordava un’altra canzone ma non ricordavo quale. Fra l’altro anche la parola sul passaggio musicale simile è la stessa.

    “Perdere l’amore” in un caso, “Perdutamente mia” nell’altro.

  2. Anche io ho commentato allo stesso modo ieri notte: ricorda parecchio Perdere l’amore anche se mio marito dice che loro due gli ricordano due invasati e basta.

    Io la prima volta che ho sentito il nome del duo avevo capito che si chiamavano Gio’ e il Tonno:/

  3. Io personalmente non l’ho visto perche’, detto tra noi, limito i momenti di masochismo al telegiornale ma ho trovato questa recensione spleeeendiiida. MademoiselleAnne non ti biasimo. Che cavolodinomee’ponce-di tonno???

  4. Io invece li adoro, li seguo dal 2003 cioè da quando erano primi protagonisti di Notre Dame de Paris. Sono affiatati, intonati e tengono il palco come pochi.. ^^
    Uno spetaaaaacolo (come diceva quel comico romagnolo di Zelig).

    Forse, non sono molto conosciuti al pubblico “allargato” ma questi due più gli altri della compagnia teatrale hanno fatto staccare 4milioni di biglietti (quindi 4milioni di spettatori li hanno gustati a teatro) in questi anni.
    Non dimentichiamoci inoltre che, la canzone è di Gianna Nannini quindi un “brava”glielo dico pure a lei.

    Che poi la canzone assomigli a “PERDERE L’AMORE” beh… potrà anche essere, non lo so, non lo nego..ma in ogni caso per me questa canzone è davvero molto bella e intensa.

  5. Tricarico (il mio nuovo eroe) ha dato dello stronzo a Chiambretti che (alle sue spalle, stronzamente appunto) stava imitando la sua uscita dalla parte sbagliata la prima sera.
    La canzone è bella, poetica e commovente, secondo me. Lui sembra lievemente depresso, e adesso gli han dato pure il Premio Mia Martini. Per tirarlo un po’ su forse era meglio, che so, il Premio Max Tortora.

  6. a volte il nostro cervello ci impone un pò di dolore, soprattutto quando siamo felici e stiamo bene, stai tranquilla Bli e tutto passato.. è tutto passato

  7. Non posso che accodarmi al commento. La mia veneranda mammina, che non ascolta certo rock, è riuscita ad esordire con “Ma ‘ste canzoni fanno tutte dormire?”
    Non ho potuto far altro che darle ragione!

  8. Ho visto solo l’inizio e la fine dell’ultima serata……nel mezzo ho dormito!!!!
    Noia totale, disappunto per i tanti soldi (dei contribuenti) spesi male, per il Missaggio allucinante (da licenziare in tronco il o i tecnici).
    Rimpiango la piatta ma organizzata professionalità di Mike Bongiorno dei tempi che furono.
    No, non ci siamo proprio, invece del festival della musica italiana (ci perdoni la Musica) abbiamo assistito al festival dell’improvvisazione, della noia e del cattivo gusto.
    Ma i dirigenti RAI lo vedono Sanremo?????

  9. Eh no, Bli, proprio non ci siamo. Il Cammariere è grande, e basta. Pure da solo, altrochè. Non capisco che accidenti ci sia andato a fare a Sanremo, però lo adoro. Comunque ti perdono, la tua cronaca sanremese è uno spasso… :-)

  10. Fiuuu, meno male! Lo so che Cammariere è molto stimato e sicuramente bravo; alcuni pezzi piacciono anche a me. Ma a Sanremo, non so è per l’emozione, secondo me canta sempre malissimo, con un filo di voce flebile flebile e vicina all’incrinatura…

  11. Hai ragione, in effetti…magari è solo un tipo emotivo, appunto. Anche se continuo a non capire perchè ci va: sono stata a un suo concerto due anni fa, e già allora non aveva certo bisogno di pubblicità “di massa”. Mah! Ciao!

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