Sono arrivate le risposte dell’amica futura trifigliata ai miei angoscianti quesiti.

“Quello che hai comprato finora va bene” (ok, la prima frase è consolante).
“Per portarla a casa dall’ospedale va bene l’ovetto. Se proprio dovesse nevicare la navicella è più indicata perché la bambina è più protetta. In seguito potrebbe servirti la sdraietta per farla stare quando siete a casa. Comunque non subito perché per le prime settimane è meglio che stia sdraiata ed è difficile che faccia altro a parte dormire, piangere e attaccarsi alla tetta” (Wow. Non vedo l’ora. E inoltre non ho ancora capito la differenza tra ovetto, navicella, sdraietta, cazzi e mazzi).
“La borsa a tracolla va bene per il trasporto sui mezzi pubblici, ma se hai già il marsupio non serve”. (ok, una di meno).
“I pannolini devono essere della misura giusta. Non ne comperare molti perché aumentano di peso in modo velocissimo le prime settimane e quindi cambiano subito misura. Se allatti al seno i “Cattura Pupù” della Pampers non hanno rivali”. (Cattura Pupù??? Ho mai letto niente di più disgustoso in tutta la mia vita?)
“La signorina può “produrre” anche tutte le volte che mangia, vale a dire 6-8 volte nelle 24 ore … Non ti voglio svelare altre gioie sull’argomento“. (Quando credi di aver saputo il peggio, basta leggere la riga sotto per raggiungere vette inusitate).
“Sempre sulla crescita veloce, occhio alle tutine: se nasce intorno ai tre kg, probabilmente la taglia 0 non la metterai mai, per cui niente acquisti in blocco!” (Vado a vedere nella borsa di acquisti&regali: ce ne saranno almeno 10. Chissà se c’è mercato su eBay?).
“Assicurati di avere dei body in cotone felpato. Altro capo di vestiario essenziale che devi metterle già all’uscita dell’ospedale è il tutone imbottito”. (Celo e celo. Siamo a posto).