Turchia: Antalya e la costa turchese

tekyrovaInfine, il mare.
La costa turchese, o riviera dei Lici, dal nome di uno dei primi popoli che la abitarono, è molto bella: scoscesa e rocciosa, con mille calette da scoprire e coperta di profumati pini marittimi. Ovviamente, nella mia concezione ligurocentrica della vita, mi ha ricordato tanto il mare di casa. Mare cobalto, acqua pulitissima e rovente, anche perché il caldo, ad agosto, è davvero soffocante e spesso il clima molto umido.
Antalya, se non ti fai scoraggiare di palazzoni della parte moderna costruiti a ridosso di alti monti, ha un centro storico tutto da vedere.
Kemer e Tekyrova, però, non si scostano molto dalle classiche località di villeggiatura all inclusive, dove oltre agli hotel 5 stelle trovi poco e niente, neanche girando per il centro delle cittadine. Perfette comunque per una settimana di relax, che era quello che cercavo.
Una bellissima sorpresa invece è stato il sito archeologico di Phaselis, a pochi chilometri da Tekyrova. Resti archeologici di quella che fu una vivace e potente cittadina che sorgeva su tre baie, famosa per i traffici marittimi soprattutto del legno, che subì diversa dominazioni tra cui quella persiana e romana. Le rovine che si possono ammirare oggi sono in gran parte romane, infatti.
Molto bella la visita, perché non ci sono blocchi, guide né percorsi obbligati e si può girare a piacere tra i resti dell’acquedotto, della strada principale che portava a uno dei porti, dei bagni pubblici con i pavimenti a mosaico e soprattutto del teatro, con vista sulle montagne lontane.
Sito piccolino ma piacevolissimo, solitamente silenzioso e immerso nella quiete dei pini marittimi. Occhio solo ai gruppi di turisti che arrivano via caicco e sciamano tra i resti millenari smutandati, bikinati e, ovviamente, urlanti. Per fortuna si fermano poco e risalgono in fretta sulle barche, in una nuvola di parei fucsia e cappelli di paglia.
Ultima annotazione per quanto riguarda, sempre, i turisti: queste località di mare sono letteralmente prese d’assalto dai russi. Il che non costituisce di per sé un problema se una non avverte crisi di autostima quando si trova in spiaggia circondata da decine di valchirie bionde e slanciate con uno stacco di coscia che ti arriva, più o meno, alla spalla.
Fortuna che a tirarmi su il morale sono arrivate due splendide signore, probabilmente sorelle, in bikini floreale e cappello di paglia bianco, che tenevano anche quando facevano il bagno, come nella locandina del bel film Nuovo Mondo.
Le ho ribattezzate Adelina e Guendalina, le due mitiche oche degli Aristogatti. Erano uno spettacolo.

E per quest’anno è andata, si rientra.

6 thoughts on “Turchia: Antalya e la costa turchese

  1. mi sono letta tutto il resoconto d’un fiato … ora mi mancano solo le foto ;)
    bentornata!!!

  2. Grazie! Foto per ora poche, sono funestata da una connessione a carbone. Appena riesco, metto le altre ;-)

  3. che poi viste da dietro sembrano più wilma e wanda quelle della pubblicità dell’esselunga

  4. la turchia era già in lista, adesso gli faccio un sottolineone nero. Comunque la scacchiera con le torri gemelle di qualche post fa é clamorosa…

  5. Orientalia: vacanze ridotte ma carine. Grazie per le foto, appena riesco ne metto su altre!

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