Giornata mondiale per la lotta all’Aids

“Pronto? Ciao, senti, sabato primo dicembre è la Giornata Mondiale per la lotta all’Aids
“Sì”.
“Pensavamo di fare un pezzo sui preservativi, un po’ giocoso, per ricordare l’importanza della prevenzione”.
“Mi sembra un’ottima idea”.
“Ok, allora il pezzo ce lo fai tu?”
“Con la pancia all’ottavo mese? Certo, sono un testimonial perfetto per incentivare all’uso dei preservativi, direi!”
“Che c’entra, mica mettiamo la tua foto!”

Non fa una grinza.

Per cui, ecco il mio modesto contributo per questa giornata così importante.

3 thoughts on “Giornata mondiale per la lotta all’Aids

  1. Mi è venuto in mente un episodio che forse c’entra o forse no. L’anno scorso, dovendo fare gli esami del sangue canonici, ho chiesto al mio medico di base di fare anche il test per l’aids. Non l’avevo mai fatto: non ho mai avuto comportamenti “a rischio” ma ho pensato che la malattia si è diffusa quando io ero piccola e in fondo è possibile che all’epoca si siano verificati contagi accidentali. Insomma, mi sono fissata che volevo fare il test e ho chiesto che venisse indicato nell’impegnativa. Ne è seguita una raffica di domande molto rudi su un mio presunto uso di droga e su una mia eventuale propensione al sesso occasionale e senza protezioni. Al che ho spiegato che no, non mi drogo e che è da quando ero piccola che c’è la pubblicità del preservativo, quindi anche nel caso volessi fare sesso occasionale saprei come comportarmi. Però mi sono chiesta che effetto avrebbero fatto quelle domande fondamentalmente accusatorie a una persona che davvero avesse fatto qualche sciocchezza con il sesso o con la droga. Penso che sarebbero suonate come un “allora ben ti sta”. E trovo che sia terribile.

  2. Sai che c’è, che in Italia molte persone che dovrebbero occuparsi “solo” della nostra salute decidono di occuparsi anche di etica e morale. Vedi il terrorismo psicologico fatto alle donne che scelgono di abortire (secondo una Legge dello Stato, ricordiamolo bene). Vedi le domande invasive e rudi fatte e te mentre richiedi un test che dimostra solo il tuo senso di responsabilità. Vedi il recente “richiamo all’ordine” per i farmacisti cattolici che in base alle loro convinzioni religiose pensano di avere il diritto di non vendere farmaci leciti e approvati sempre dalla Legge.

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