Perché il vero problema non sono i figli

La nostra casa era un santuario. Guscio accogliente ove svaccarsi sul divano dopo una giornata di lavoro. Teatro di cenette romantiche. Aperta agli amici di sempre per serate improvvisate. Più spesso, rifugio di coppia senza orari e costrizioni. Parenti, pochissimi, quasi mai, per lontananza o orsaggine reciproca.
“Ah, vedrai quando avrete dei figli”, vaticinavano ghignanti gli amici già figliati “Vedrai cosa resterà della tua oasi di pace casalinga”.
Essì. Però la colpa non è mica dei figli. La colpa è di chi citofona alle 10 di domenica mattina “per vedere la bimba”. La colpa è della gente che a loro bada, giocoforza visto che io ho ripreso a lavorare full time da subito. Il mio nido a misura di coppia è diventato un porto di mare di gente che va e viene, dispone, gestisce, sposta le cose, lascia pantofole nella scarpiera e riviste in sala, anche con ragione, visto che ci vive molte più ore di me.
Perché le tre persone (due nonne, una “esterna”) che a turno seguono la mia cucciola non si limitano al loro compito di babysitteraggio: animate delle migliori intenzioni, tentano di aiutarmi. Solo che ognuna di loro ha, ovviamente, la sua personalissima idea di dove vanno sistemati gli utensili da cucina. Nessuna la condivide con me, nessuna ha la stessa idea dell’altra, nessuna pensa che, in mancanza di indicazioni precise, dovrebbe lasciare le cose come stanno.
Risultato, in cucina non trovo più nulla. Taglieri che spuntano in mezzo ai bicchieri di cristallo, spremiagrumi latitanti per settimane e poi improvvisamente riapparsi, scorte di frutta spostate dal balcone al frigorifero agli scaffali della pasta. Idem nell’armadio. La frase che più mi terrorizza quando torno a casa esausta la sera è “Ti ho messo a posto l’armadio”. So già che la mattina dopo dovrò perdere quel poco tempo che mi resta tra pappa della bimba, caffè trangugiato al volo e makeup alla speraindio per cercare quella maglia finita inspiegabilmente in mezzo a parei e bikini.
Ma la misura dell’invasione casalinga subita me l’ha data la lista della spesa.
La scorsa settimana, su un post-it appiccicato in cucina, ognuna ha scritto tutto quello che a suo giudizio mancava in casa. Nel giro di tre giorni, durante i quali non ho avuto, ovviamente, tempo di fare la spesa, mi sono ritrovata un patchwork di calligrafie, cancellature, limoni e ammoniaca.

Mi guardava, ammonitore e inquietante, a ricordarmi la mia ignavia di padrona di casa e il mio frigo vuoto.

13 thoughts on “Perché il vero problema non sono i figli

  1. si però ho visto che il caffè qualcuno lo ha comprato, ma toglimi due curiosità…….il soffritto voi lo comprate? e poi straccio per terra e straccio vileda per pavimenti…quindi devo dedurre che per terra si intendeva terra battuta?
    e poi salvia e rosmarino? ma non hai portato la tradizione ligure del vasettino di profumi sul terrazzo?????
    Sono stato esaustivo?

  2. ..e guai a prendere uno straccio che non sia VILEDA o un anticalcare che non sia VIACAL…

    la signora che mi aiuta a casa vuole solo CIF.
    CIF per tutto.
    VIVA IL CIF

    se le proponi un equivalente identico altrettanto efficace di un DISCOUNT qualsiasi diventa una furia…o peggio, molto peggio… NON PULISCE!
    :-/

    ciao Blim

  3. Qui, ultimamente, son spariti 4 paia di occhiali,2 camice da notte, 8 cd e un trinciapolli! ;-)***

  4. Probabilmente la tua bimba è troppo brava e lascia del tempo libero alla baby sitter di turno che non sapendo come ammazzare il tempo rovista in cucina! Istruiscila ad essere un po’ meno brava… ma solo con loro ;-)

  5. :D a me succede la stessa cosa, soprattutto con l’armadio dopo le incursioni di mia madre o della donna che mi aiuta in casa… ma hanno un divieto assoluto, formulato in modo cortese: “si prega” di non tentare di riordinare la mia scrivania :D

  6. In casa nostra, gestita da colf Angela, della roba scomparsa si dice “E’ stata conZervata”, dal verbo siculo “corzervare” (conservare) che significa “mettere a posto”
    Es.
    “Angela, dov’è il coperchio della pentola a pressione?”
    “L’ho conzervato”
    “Angela, dove sono gli ombrelli?”
    “Li ho conzervati”
    Ma DOVE non lo dirà mai, manco sotto tortura.
    Donna discreta è. ;-D

  7. L’unica cosa che non mi spaventa dell’aver figli è il caos.
    Dadevoti e io viviamo spesso ancora come studenti votati alla bohème.
    Se avessi la suocera a casa, sarebbe tutto in ordine:)

  8. Quando sei a casa e non sai cosa fare, prova a mettere delle etichette
    sugli utensili da cucina, scrivici con calligrafia chiara dove vanno
    posizionati gli stessi, cosi’ può darsi che quelle zuccone che ti girano per casa capiscono!

  9. Il problema è che, le poche volte che sono a casa, so sempre cos’altro fare. (Per tutti gli altri: Clarissa è mia mamma, una delle 4 che mi girano per casa e m’incasinano gli utensili da cucina).

  10. Prima di sistemare finalmente la bimba all’asilo nido abbiamo navigato a vista tra nonna (una ne abbiamo), baby-sitter (ne abbiamo cambiate 3) e marito (insegnate) nel caos più totale. L’aspetto peggiore di tutto ciò però erano le telefonate terroristiche in ufficio:
    “La nonna ha detto che la baby-sitter ha lasciato le tazze sporche nel lavello” (tanto per fare un esempio)
    “la baby-sitter ha detto che la nonna ha detto che la bimba doveva mangiare prima di addormentarsi”
    “la baby-sitter non ha potuto preparare la pappa perechè TU hai dimenticato di comprare la carne”
    ovviamente con toni da tragedia e con effetto deleterio sui miei nervi.
    Il nido è stato una mano santa: lasciavo lì la bimba e sapevo di poter stare tranquilla.
    Il caos ora è costituito dalla quantità di giochi, libri e riviste sparsi ovunque…quando non troviamo le pantofole la frase è: “le ha nascoste la signora Elena” (la nostra collaboratrice).

  11. Posso chiedere la differenza tra straccio vileda per pavimenti e straccio per terra?! :)

  12. Ben 2 nonne attive e in gamba, seppur rompiscatole, sono un patrimonio no indifferente al giorno d’oggi. Ne faccia tesoro, Blimunda.

  13. Davide, vorrei darti ragione…non so la tua situazione ma…..le nonne attive sono un tesoro, sí, é vero…ma quando ognuno puó stare a casa sua…si soffre tanto da mamma e donna di casa a vedersi spostate le cose, nonostante ci sia tanto caos per casa…la propria privacy é un tesoro…io sto diventando cosí matta che sto cercando con mio marito di vedere di ritagliare su tutto per rimanere io a casa con il mio bimbo…
    io non sopporto la presenza di mia suocera in casa…a fare da doppia mamma di suo figlio e del mio…!!!!tra nonna e mamma c’é differenza…!!!
    qualcuno conosce un modo per rimanere a casa a fare la mamma e guadagnare qualcosa…??

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