Perché le mamme non sono asessuate. Hanno sonno

Il primo a farmi capire che qualcosa era cambiato è stato l’omino delle rose.
Avete presente? Uno di quegli omini che vi tormentano al ristorante o per strada, se solo commettete l’errore di essere in compagnia di un uomo. Che poi sia il vostro capo odiato cordialmente, un amico che siamo-solo-amici-ma-l’hai-visto-bene? o il legittimo compagno, poco importa: l’omino si fionda al tavolo con un sorriso dolcissimo e tenta di convincere il vostro accompagnatore a sganciargli un paio di euro per una rosa che già pende tristemente il collo.
(Postilla: solitamente noi donne forti e emancipate, quando questo accade, ci affanniamo a dire “No, no, grazie”, “Odio le rose” o anche “Sono allergica” per togliere d’impaccio il nostro cavaliere. Idiote. Poi lamentiamoci, eh, se la galanteria è ormai una malinconia che ci prende la sera).
Comunque, detto omino ha fatto il giro di tutte le coppie al ristorante. Poi si è avvicinato al nostro tavolo. Ha posato l’occhio sulla carrozzina dove Bea dormiva placida. E ha quindi scartato di lato con mossa repentina, andandosene.
Ma come? Sono madre, niente fiori? Ora che ho fatto un figlio, neppure l’omino delle rose pensa che il mio compagno farebbe più un gesto romantico? Mentre lenisco lo scorno con le scuse più disparate (“Si è ricordato di un impegno urgente, gli è suonato il cellulare”, etc), usciamo per una passeggiata.
E lì non uno ma ben due altri omini delle rose, che fino a qualche metro prima avevano fermato tutte le coppie possibili, di qualunque età e ceto sociale, mi hanno attraversato con lo sguardo quasi fossi trasparente. E’ chiaro: non sono più in target.

Gli altri a ricordarmi l’equazione madre = essere asessuato sono stati amici e colleghi. Frasi tipo: “Ormai sei una madre di famiglia” (banale), “Ah, guardi le foto di ***? (inserire un nome a caso fra, esempio, Brad Pitt, Johnny Depp, Benicio del Toro etc). Ma come? Ormai hai una figlia, non si guardano più gli uomini” (pretestuoso) fino all’inascoltabile “Il tuo corpo è servito per dare la vita e nutrire un neonato, ormai è come fosse un santuario” (santuario sarai te e pure tua sorella).
Insomma, siccome sono un po’ stufa, ho speso l’intera ora d’aria del sabato, insieme a mezzo stipendio, per rifornirmi di lingerie di pizzo. Che poi non indosserò mai e ritroverò tra sei mesi in fondo a un cassetto, intatta con il cartellino, visto che solitamente svengo sul divano poco dopo le 22 con indosso la tuta. Ma provateci voi a improvvisare una sfilata stile Victoria’s Secret a fine giornata lavorativa, dopo aver fatto un bagnetto, due cambi, preparato due cene e aver messo a letto una pupa urlante.
Mettiamola così: le madri non sono asessuate. Hanno sonno.

13 thoughts on “Perché le mamme non sono asessuate. Hanno sonno

  1. Sante parole!
    Ché poi le madri “sono madri” e “sta male se guardano gli uomini”. I padri, però, possono guardare le donnine, eh?
    Questa cosa mi fa imbestialire, imbufalire, dichiarare guerra a tutti quelli che ripetono questi stupidi luoghi comuni!!!

  2. ecco. ora so cosa mi aspetterà tra un mese: essere snobbata pure dall’omino delle rose

  3. Questi sono i motivi per cui gli uomini si fanno l’amante. Il riempirsi di scuse (devo fare un sacco di cose, sono stanca, bal bla) che probabilmente nascondono un calo dell’attenzione verso il compagno, così concentrate a realizzare il sogno del figlio. Dio benedica l segretarie disponibili … :)

  4. Ah certo, dio le benedica, senz’altro…Nel frattempo che le benedice, ti sei chiesto chi siano i padri di quei figli che portano via così tanto tempo e risorse alla madri? No, perché qui sembra che ci riproduciamo da sole, per partogenesi.

  5. Vedi, credo che il punto sia diverso. Succede (non sempre, ma molto spesso) che le donne siano interessate ad un uomo solo in relazione al fatto che possa dargli una famiglia (non sempre nel solo senso economico, ma proprio il fatto di avere un marito) e dei figli. Una volta assolto questo dovere, l’uomo viene preso e messo da parte, non perché non coinvolto nelle normali attività familiari, ma in relazione ai suoi desideri. Questo evidentemente lo spinge fra le braccia di altre donne (che ti ricordo, sono femmine come te, magari anche loro madri di familia). Non sto dicendo che sia giusto come comportamento, solo osservo un principio di causa ed effetto.
    Se fossi in queste madri mi interrogherei davvero qual è l’effetto che può avere il loro novo stile di vita sui loro uomini. E’ come se si lasciassero andare, spesso nascondendosi dietro alla stanchezza che comporta avere un figlio, stanchezza che esiste sul serio, non lo metto in dubbio, ma davvero così tanto da trasformare una donna da compagna amante a badante? Per poi lamentarsi che non riceve più le attenzioni di una volta. Non è che in questo ci sia anche un po’ di responsabilità loro?
    Io rifletterei, poi ognuno magari rimane sulle proprie convinzioni, ma rifletterei.

  6. Giò, hai ragione. O meglio, c’è sicuramente una parte di ragione in quello che dici. A volte i figli, o gli impegni, o il superlavoro (quest’ultimo soprattutto per gli uomini) sono una scusa, un alibi per non dirsi che non ci interessiamo più, non ci amiamo più, vorremmo essere altrove. Ma in questo caso, non c’è davvero più niente da fare. La mia risposta precedente, circa i doveri degli uomini, si riferisce a una situazione ancora recuperabile. Credimi, non sono luoghi comuni: i figli si fanno in due ma poi il peso, soprattutto nei primi tre anni, ricade quasi esclusivamente sulla madre. Forse se tutti si prendessero una parte di responsabilità, avremmo meno donne badanti e più donne amanti. O comunque, più donne serene.

  7. Intanto è vero che si fa meno sesso perchè si ha più sonno. “Potremmo stare abbracciati tutta la notte, sarà bellissimo lo stesso”: come dice in “Cara ti amo” Elio delle Storie Tese. E per le donne è spesso – non dico sempre – così.
    Perchè il sesso per una donna è più facilemte come il temino delle medie: prologo, introduzione, svolgimento, sintesi e conclusione. Ma se c’è poco tempo e poi crolli dal sonno. Si fa solo la sintesi!
    In secondo luogo: senza montarmi troppo la testa, ma a me una vokta mi apostrofavano per la strada. Adesso che ho due figli piccoli sono diventata trasparente. Come la Madonna: vergine e madre. Anche questo è un po’ scocciante, mi fa sentire vecchia e non lo sono.

  8. Ci sono sere (e purtroppo sono tante, soprattutto in periodo di influenze) in cui io e Mignolo non abbiamo nemmeno la forza di guardarci in faccia. Però non ci sono recriminazioni, perché la stanchezza è di entrambi, non è solo uno dei due a sobbarcarsi il discorso cena-casa-cambi-letto-risvegli notturni.
    Sarà probabilmente grazie a questa divisione del lavoro che ogni tanto si riesce anche a consumare… ;-)

    PS: o magari siamo idioti noi, e almeno uno dei due potrebbe divertirsi con l’amante. Potremmo fare a turno… ;-)

  9. Io ho 25 anni, un bimbo di 13 mesi e un altro in arrivo tra 2. E nonostante anche io arrivi a sera cotta distrutta, come mio marito dal lavoro del resto, ho una voglia matta di stare con lui nonostante lasciarsi andare alle braccia di Morfeo sia davvero allettante… Invece, quello “stanco” in casa è lui, e dopo che ha messo a nanna il bimbo non c’è minimamente verso di schiodarlo da divano e plaid. Capisco che con la panza al settimo mese non si è poi così allettanti, e anche la faccia stravolta e i capelli stile maga Magò non aiutino, però un minimo accenno a una qualsivoglia coccola… almeno un minimo sindacale, dico io! Macchè, quello stanco che deve dormire è lui. Io spero, ma spero sul serio che il secondo bimbo mi sfianchi di sonno, perchè andare a nanna col lettone vuoto aspettando che lui ti raggiunga (tra l’altro sembra che la viva come una minaccia…) non è per niente bello. Ringrazio il gatto, almeno lui non ha smesso di farmi le fusa, ed è già qualcosa.

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