Del perché non farò più vacanze così

Di ritorno da una settimana in Sardegna, dove non ero mai stata prima perché era accantonata sotto la voce: “Posti da vedere quando sarò troppo vecchia per smazzarmi 12 ore di volo”, diventata istantaneamente appealing quando è arrivata Beatrice (la condizione di neomadre, per quanto riguarda i viaggi, è esattamente quella di un ultrasessantenne). Tutto bello, eh: mare splendido, tempo pure, abbronzatura notevole, blando relax, ottimo cibo. Però:

1) Non farò mai più vacanza di una sola settimana
Perché si arriva alla partenza così stressati e stanchi che ci vogliono almeno due o tre giorni per abituarsi alla vacanza e inziare a godersela. Il quarto giorno va già meglio, il quinto è l’unico che ti godi, il sesto rifai le valigie;
Perché con una bimba di 18 mesi dette valigie sono moltiplicate per quattro e ci vogliono due giorni per farle e due giorni per disfarle. Perché anche lei, più di noi, ha bisogno di tempo per abituarsi al nuovo ambiente, e la riporti a casa proprio quando iniziava a divertirsi.

2) Non farò (mai più non lo so, ma spero poche altre volte) vacanze in Italia
Perché se è vero che all’estero si trovano “italiani dappertutto”, figuratevi in Italia, con quel che ne consegue di caciara, urli, pallonate, transumanza di venditori ambulanti sulla spiaggia che doveva essere esclusiva e sembrava Vesima*, eccetera;
Perché gli standard di accoglienza, reception, cura del servizio e del turista, a parità di stelle, sono decisamente inferiori al resto d’Europa, solo per parlare di posti  in un raggio limitato;
Perché credo siamo rimasti gli unici a far pagare, in un resort 4 stelle, Internet a 12 euro all’ora (mi era già capitato a gennaio al Westin a Venezia ed ero rimasta altrettanto basita).

* Spiaggia popolare per eccellenza del ponente genovese.

27 thoughts on “Del perché non farò più vacanze così

  1. Come sono d’accordo con te! Le vacanze di una sola settimana sono stressanti e basta (solo perche’ oramai siamo mamme, è chiaro. Prima anche partire per un week end era fattibilissimo e fantastico!). Le valigie poi sono un vero incubo! Ma pazienza, dai, quando penso queste cose, poi guardo i miei cuccioli e… chi se ne frega di tutto il resto?

  2. Allora io che neanche quest’estate farò un giorno di vacanza (e siamo all’ottavo anno) posso consolarmi?;-*

  3. Sono non d’accordo, ma stradaccordo con te Bli!!!In Italia ogni servizio che dovrebbe essere incluso nel trattamento che hai scelto e pagato ti viene concesso come una grazia, un favore e sempre con l’aria piuttosto scocciata!!!Invece all’estero sembrano tutti nati proprio per aiutare te in quel preciso momento!Sono appena tornata da Londra dove ho fatto un blitz per saldi con l’amica incintata prima che il pancione diventi troppo ingombrante viaggiare, ed ero quasi commossa sentendomi chiedere dai commessi di Harrods se avevo bisogno di informazioni e/o dritte per godere appieno della mia shopping experience!Come da noi vero??!!
    Per non parlare del personale degli hotel, non sanno cosa fare pur di rendersi utili!

  4. Mi piace il tuo blog ed il tuo modo di scrivere, devo dirti però che non sono molto d’accordo con questo post….Tanto per cominciare perchè sinceramente c’è chi non si può permettere neanche 1 settimana di vacanza (specie quest’anno), anzi c’è chi deve fare i salti mortali per rilassarsi 2/3 gg e che per fare contento il bimbo che ha voglia di mare deve escogitare vacanze in tenda ecc altro che resort a 4 stelle, e con questo io nn mi voglio assolutamente lamentare perchè sono contenta della vita che faccio e non provo invidia per chi ha di più, penso anzi che chi ha la possibilità di andare via fa bene ad approffittarne e godersela ma non tollero chi si lamenta giusto per il gusto di farlo.
    E devo dire anche che io in Italia mi sono sempre trovata benissimo ed anzi a volte mi chiedo perchè la gente vada chissà dove (c’è chi si vanta di essere stato in Messico per poi scoprire che la vacanza era tutta dentro al villaggio vacanze…..) invece che godere delle bellezze che abbiamo in Italia, sarà che non ho avuto brutte esperienze di vacanze ma ho sempre trovato persone gentili e disponibili qui come all’estero…..la prossima volta prova il Sud tirolo vedrai che troverai persone più gentili anche senza andare in resort….

    Francesca

  5. Concordo al 100% mai più fatto vacanze in Italia se non brevi week end (al limite lunghi) a scrocco da amici (e lì non tipuoi lamentare del servizio ovviamente).
    Dopo l’ultimo week end mi sento di dire mai più week end in Liguria (neppure a scrocco): ma lì so di poter urtare la tua sensibilità, quindi mi fermo!

    Concordo meno sulle vacanze da una settimana: una volta dimezzato il bagaglio (l’eliminazione di pannolini e passeggino aiuta)e con voli di un’ora, un’ora e mezza massimo, le trovo un ottimo intervallo di relax!

  6. ottimo. mi aspettano ben due settimane di vacanze in italia, una settimana in montagna e l’altra al mare, con pargola appresso.
    riferirò della val d’aosta e dell’elba :-)

  7. Quando facevo le vacanze con i miei uno dei posti più tranquilli e godibili senza italiani era la costa atlantica francese, vicino Biarritz e Bayonne per intendersi. Il mare è anche abbastanza caldo per fare il bagno, ma con una bimba consiglio di aspettare la bassa marea per evitare onde e surfisti… :-)

  8. Be’ a Falconara Beach (Ancona) il mio bagnino Walter offre il wireless gratuito a tutti i clienti. Non c’è il mare della Sardegna, la spiaggia è quella che è, a volte c’è un po’ di casino, però sta a 500 metri da casa e la stagione (ombrellone+straia+uso piscinetta e servizi vari) si fa con 290 euri netti. Però a fine mese vado una settimanella fra Porquerolles, Prot Cros e Cagnes che qui alla fine mica sembrano vacanze, ma solo brevi intermezzi fra una corsa e l’altra. Comunque bentornata Blimunda!

  9. Concordo un po’ con tutti :-)
    Un po’ di più con Francesca quando parla del Tirolo: è vero, lì si trovano i servizi e si respira un’atmosfera non italiana. Provare per credere.
    Detto questo, io credo che un bambino piccolo non abbia necessità di mare o montagna: non gliene frega proprio niente, soprattutto nei primi anni, perciò se vogliamo (noi adulti) andare in vacanza lo facciamo per noi. Secondo me la cosa migliore è affittarsi una casa da qualche parte, con più libertà di spazio, movimento, orari e più tranquillità.
    Io in albergo mi sento limitata, con un bambino penso che impazzirei.

  10. Mitì: esatto! vedi a cosa serviva questo post?
    martina: pensa che io ci vivevo a Londra, e ancora la rimpiango!
    Francesca: ma è ovvio, se guardiamo a chi sta peggio di noi non abbiamo alcun diritto di lamentarci, questo è sicuro. Diciamo però che se fai sacrifici per goderti una settimana di vacanza a caro prezzo, ti aspetteresti un trattamento adeguato, ecco tutto. Ho sempre dormito in ostelli e lì non mi sono mai permessa di lamentarmi! Comunque grazie per il suggerimento, proverò il Sud Tirolo.
    Nica: no, ma guarda che io sulla Liguria ti do ragione eh: da maggio ad agosto è un carnaio insopportabile, ci vado solo perché ho casa ma spesso non scendo neppure in spiaggia.
    estrellita: apsettiamo le tue recensioni!
    dontyna: peraltro i surfisti farebbero contenta la mamma!
    Ciao Marina e grazie! Buone vacanze sia in Francia che a Falconara beach!
    la.stefi sai cosa, ho voluto fare almeno una settimana in resort perché non ne potevo più, anche in vacanza, di spesa, cucina e pulizie.

  11. Concordo in pieno sul fatto dell’appartamento….prima di andare a convivere e di avere una piccola peste x casa (anche se grandicello quindi senza problemi di pannolini ecc) preferivo l’appartamento per quel senso di libertà ecc e x la soddisfazione di vivere x conto mio ma ora…..ehehehe….se devo fare qualche giorno di ferie voglio essere servita e che gli altri puliscano x me….salvo poi il campeggio che allora ecchisenefrega di pulire e mal che vada esci a mangiare!!!

  12. Io invece non capisco proprio perché debba essere un peso l’appartamento. Cioè: tutti i sostenitori dell’albergo ribattono come Blimunda, cioè che vogliono essere libere da spesa, pulizie e cucina, ma allora mi chiedo… voi pulite in vacanza tanto quanto pulite a casa? Io no! Io cucino molto di meno e pulisco molto di meno e se mi gira esco a cena tutte le sere. Al mattino una tazza di latte e al mezzogiorno qualcosa di leggero. Cioè, senza polemica, non ci vedo tutto questo sbattimento.
    Questo nel caso ci sia un bambino, eh! In caso di coppia è chiaro che l’albergo è bello perché mangi, bevi e non fai il letto, ma quando c’è un bambino che magari ha esigenze di fare pappine o magari si ammala in vacanza (successo or ora ai miei due nipoti) e vuole un te’ caldo, mi sembra che l’appartamento sia nettamente meglio. Anche quando devono fare il sonnellino, voglio dire: in una casa c’è più spazio che in una stanza d’albergo, e ci si può mettere in salotto mentre il bambino dorme.
    La cosa che Francesca applica al campeggio io la applico anche all’appartamento, insomma. E poi spesso ora gli appartamenti prevedono anche la pulizia, se una ci tiene a non avere la sabbia per casa.
    Non è che voi italiane pulite un po’ troppo, dai?
    :-)

  13. p.s.: ovviamente concordo al 200% col punto 2 di Blimunda. Io preferirei stare a casa che fare certe vacanze da incubo come quelle che mi hanno raccontato delle amiche negli anni passati.
    :-(

  14. Beh visto che siamo in tema di viaggi, e dato che vi ritengo tutti espertissimi, a partire dalla padrona di casa, soddisfate una mia piccola curiosità?Il viaggio più bello e quello più brutto che abbiate mai fatto e, soprattutto, perchè? Grazie, sono davvero curiosa!!!!

  15. Sì, dai scatenate la vena narrativa!

  16. Il viaggio più brutto è facile: nel 1998 andai in Portogallo senza poterlo vedere più di tanto a causa di due compagne di viaggio che non volevano camminare, non volevano muoversi col caldo, odiavano il cibo portoghese, il mare era freddo, le chiese noiose, i musei non interessanti eccetera. Inoltre una delle due non voleva mai fare nulla da sola, nemmeno scendere davanti a casa a prendere le sigarette, perciò abbiamo anche fatto le baby-sitter a una 30enne. Mai più!
    Infatti, ho un brutto ricordo del Portogallo :-(

    Il viaggio più bello? E’ difficile dirlo! Credo tutti quelli con mio marito: di ogni viaggio ho un ricordo preciso e non saprei scegliere. Forse direi la prima volta negli States, perché tutto era nuovo e tutto era entusiasmante e poi abbiamo girato la California da nord a sud, guidando e fermandoci in posti decisamente poco turistici.
    In definitiva io penso che, più che il posto, faccia la compagnia e la voglia di vedere il mondo con occhi interessati. Io farei pure le vacanze a 30 km da casa o nelle campagne piacentine, per dire. Non è l’esotismo o chissà cosa che conta, siamo noi.

    Non farei mai le vacanze nei luoghi super affollati e costosi dove bisogna fare code tremende e sentire rumore ed essere stressati come a Milano nell’orario di punta: per questo non capisco chi si fionda in Liguria o a Rimini quando ha un pupo. Meglio, ma mille volte, stare a casa o fare le vacanze a Bognanco!

  17. Concordo con te Stefi,sia per quanto riguarda la compagni di viaggio (che spesso contribuisco al 90% della riuscita dello stesso) sia per i posti iper affollati che secondo me vanno bene solo se ci hai casa e ci vai a zero spese altrimenti è meglio vedere uno spicchio di mondo!Per quel che mi riguarda la miglior vacanza è stata senz’altro quella appena conclusasi “tutta al femminile”con la mia mamma, una sua amica e la figlia. La facciamo ogni anno ma quest’ultima in Tunisia è stata speciale, memorabile, perfetta da tutti i punti di vista, forse soprattutto perchè abbiamo ritrovato una gentilezza ed un’affabilità che nel bel paese non credo esista più…la peggiore, anche se è relativo perchè il posto è davvero bello, è stata l’anno scorso ad Ischia: una settimana di pioggia battente, chiusi in albergo, con personale musone e spocchioso, nota positiva ottimo cibo!

  18. Tornare a Parigi è sempre il viaggio più bello. Questo perché sono un po’ fissata e anche un tantino compulsiva.
    Meravigliosissimo è stato il viaggio in Spagna con l’allora mio fidanzato ora marito. Una specie di test, lui ha guidato ininterrottamente senza tappe da Ancona a Barcellona. Evvai promosso e preso, l’altro (il marito n.1) non sapeva guidare. A parte questo è stato un sogno, la riserva naturale di Cabo de Gata a sud, l’Andalusia, Malaga, i colori e i profumi di Siviglia, l’Alhambra a Granada e lui che si è alzato alle 6 per prendere i biglietti. Poi a settembre abbiamo deciso di vivere insieme.
    Il viaggio più orrido della mia vita (a parte quelli con quel palloso del n.1 che mi toccava guidare a me e lui era sempre di pessimo umore perché io guido male) sono stati otto giorni a New York con uno di cui ero al tempo abbastanza cotta ma che era una persona caratterialmente pessima. Ho pianto sempre e penso di essere stata l’unica persona in viaggio negli Usa a tornare non solo non ingrassata a furia di pan cakes, ma addirittura dimagrita. Eccecredo con quel magone che c’avevo dalla mattina alla sera!

  19. Non riesco a definire veramente “brutto” un viaggio, perché quando sono con una valigia in mano e le chiappe su un qualunque mezzo di locomozione che mi porta lontano dalla quotidianità, sento sempre di stare facendo ciò per cui sono nata :-)
    Però oggettivamente alcuni viaggi vanno peggio di altri.

    L’esperienza peggiore è stata forse quella del viaggio-studio in Germania a 15 anni, in un paesello sperduto della Baviera, con un gruppo di adolescenti lombardo-veneti fighetti e di precoci tendenze destrorse. Il “college” era una specie di camerata poco pulita dall’aspetto ospedaliero e a fare da cuoco c’era un obiettore di coscienza che, per come cucinava, avremmo volentieri mandato in prima linea al fronte. I miei compagni di viaggio erano inaffrontabili quindi ho fatto amicizia con la fidanzata punk dell’obiettore; una sera siamo uscite per una birra e al mio ritorno ho subito una sfuriata dalla coordinatrice del gruppo perché, a sentir lei, non avrei dovuto bisbocciare coi punk e perché ero “un soggetto disturbatore”.

    Il viaggio più bello è difficile da scegliere. Se proprio devo, direi quello dell’anno scorso in India: la prima volta in Asia, un mondo inimmaginabile, magico, puzzolente, coloratissimo, che emoziona, stupisce, fa incazzare tutto quanto insieme. E soprattutto il primo Vero Viaggio con il mio compagno; quando passi con qualcuno 5 ore su uno scassatissimo pullmann, che fa i 40 all’ora, con il doppio delle persone rispetto alla capienza, 40 gradi, niente da bere e quel suono ininterrotto dei clacson che solo chi ha dimestichezza con l’India può capire… allora pensi che con questa persona accanto potrai davvero affrontare tutto :-)

  20. Il viaggio più bello sono due: in Messico con 4 amiche, perché avevamo 10 anni di meno, una meravigliosa incoscienza, un’energia incontrollabile, una fiducia fantastica verso tutto e tutti, e perché il Messico è di un abellezza struggente. Ricordo ancora la corsa liberatoria sulla magnifica spiaggia di Tulum a mezzanotte, dopo 10 ore di pullman affolatissimo con tanto di galline sulle retine portapacchi. Poi, Cuba con l’allora fidanzato e oggi marito, 20 giorni in giro in auto conoscendo persone meravigliose, respirando un’atmosfera unica e fermandoci dove avevamo voglia. Il più brutto…direi a Tunisia, Djerba. Posto squallido e triste, mi spiace, magari c’è chi lo ha apprezzato, ma quel poco che ho visto io era sconfortante.

  21. Anch’io sono stata a Tulum e mi è piaciuto da morire, forse perchè è stato uno dei pochi giorni di bel tempo incontrati in Messico!Ma penso di essere stata sfigata io!
    Spero che tanti altri raccontino i loro viaggi!
    Sta cosa mi sta prendendo un sacco!

  22. Concordo con chi dice che è la compagnia a fare la differenza anche se penso che ci sono posti brutti a prescindere….Il viaggio più brutto che ricordo è stato a Silvi Marina vicino a Pescara, non per la località che quando ho avuto modo di visitarla mi è piaciuta un sacco, ma per il residence dove stavo, una specie di villaggio vacanze (e lì ho avuto la conferma che il villaggio non fa proprio per me) disperso e lontano da tutto, dentro avevi quello che ti serviva ma appena mettevi il naso fuori dovevi fare km prima di trovare anima viva…..oltrettutto non stavo più bene con la persona con cui ero sicchè facendo la somma di tutto…..ho pianto (ma di gioia) il giorno del ritorno a casa!!!
    Il viaggio più bello…..NON SAPREI SCEGLIERE….Vienna, Barcellona come anche Firenze o la settimana a Lignano Sabbiadoro, oppure le ferie da ragazzina a Riccione…magari l’anno scorso in montagna col mio amore quando avevamo gli occhi sempre a cuoricino (bè anche adesso spesso e volentieri eheheh) e dove ogni giorno abbiamo vissuto una piccola avventura!!
    Però forse come mi sembra abbia detto qualcuno una volta “il viaggio più bello è quello che ancora si deve fare”

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