Di corsa al corso

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Settembre, andiamo, è tempo di far qualcosa. Qualsiasi cosa. Chi ha detto che l’anno inizia a gennaio? Il vero anno inizia a settembre. Torno dalle vacanze animata dalle migliori intenzioni: palestra, corsi, attività molteplici…quest’anno no che non mi faccio ingabbiare dal solito inverno pigro, lavoro e poi divano. Ahh no e no!
Per questo ho preso il solito illuminante dépliant dei corsi organizzati dal mio comune, ridente (ma con una spaventosa piorrea) località dell’hinterland milanese.
In preda a un furore quasi mistico, mi rendo conto di avere cerchiato in rosso:
– Corso di Yoga (così mi rilasso)
– Corso di fit boxing (così dimagrisco)
– Corso di Spagnolo (c’è sempre la speranza di mollare tutto e scappare a Cuba)
– Corso di rollerblade (così finalmente impererò a passare in mezzo ai birilli)
– Corso di découpage base (non sia mai che riesco a rendere presentabile quell’orrido armadio a muro)
РCorso di fusione vetro e gioielli (su questo forse mi ̬ scappata la penna, ammetto)
– Corso di addobbi natalizi (full immersion, tre giorni)
– Corso di scenografia della tavola (un figurone quando ho qualcuno a cena)
– Corso di integrazione psicofisica per la salute globale (non ho capito un belino, ma sicuramente serve a qualcosa)

E sorvolo sull’ikebana, le bambole di pezza, il batik e l’approccio alle tecniche di rilassamento (faccio prima a dimezzare caffé e sigarette, magari).
So benissimo che, se va bene, mi iscriverò a una sola di queste follie. E che prima di Natale ne avrò già le palle piene. Ma tant’è, non riesco a rinunciare a questa smania di fare, di provare, a questa ipercinesi settembrina che si congelerà con i primi freddi.
E, col dépliant cerchiato di rosso, inizio anche a telefonare. Corso di roller.
<<Pronto, vorrrei informazioni sul corso di roller>>
<<Si, mercoledì alle 17 c’è la prova gratuita. Porti il suo bambino>>
<<Bambino? (mi chiedo: è una congiura? Sarà mica il mio dottore sotto mentite spoglie di istruttrice di rollerblade?)
<<Si certo…il corso è per bambini…Credeva…voleva venire lei?>>
<..Click>>

2 thoughts on “Di corsa al corso

  1. Per Dio Blimunda !

    Da genovese che vive a Milano chissà che mostruosità vedrai dentro la gente che passa se la mattina esci senza aver mangiato il tuo pezzetto di pane!

    Ce l’hai almeno una macchina volante?

  2. Sashenka, di pane mi faccio il fondo tutte le mattine, come prima di una bevuta, per reggere di più. Reggere tutto.

    La macchina volante purtroppo ancora no, ma ci sto lavorando.

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