Di donne e di scarpe

I’m not home, but my shoes are. Leave them a message.

(Carrie, Sex and the City)

La follia della donna, quel bisogno di scarpe che non vuole sentire ragioni. Cosa sono i milioni, se in cambio ti danno le scarpe?
( Elio e le Storie Tese)

Chiacchiero con un’amica. Tema shopping. Così, per par condicio con il post precedente.
Lei ha appena cambiato “stile”di lavoro, ossia non è più dipendente, ergo ha più flessibilità e tempo libero, beata.
E quindi anche tanto più tempo per andare per vetrine (il che non è necessariamente un bene, soprattutto quando fronteggi l’estratto conto a fine mese).
Ecco la nostra illuminante conversazione.

Lei: Che bello, non vedo l’ora di comprare qualcosa di nuovo per la primavera. Anche perché tutto l’inverno sono stata BRAVISSIMA, non ho speso praticamente nulla. Ho preso giusto due pullover in saldo.
Io: Anche io! Anzi ho addirittura saltato i saldi. Poi però appena sono uscite le vetrine primaverili ho comprato due paia di scarpe in due
giorni…Lei:
Scarpe? Ah ma no, senza contare le scarpe! Quando dico che non ho comprato nulla intendo A PARTE LE SCARPE!

6 thoughts on “Di donne e di scarpe

  1. “Donne e scarpe” è davvero un mistero, non capisco perché dobbiamo esserne così attratte! Comunque: ieri entro in un negozio di scarpe, mi dico che ho bisogno di un paio da scarpe mezza stagione e mi ritrovo ai piedi un sandalo con zeppa che non metterò prima che ci siano 25 gradi! Follia pura…

  2. come non citare Elio ? :-)

    La follia della donna
    quel bisogno di scarpe
    che non vuole sentire ragioni
    cosa sono i milioni
    quando in cambio
    ti danno le scarpe?

  3. Concordo: io, in quanto vegetariana “etica”, non uso più derivati animali – tipo la pelle – da 10 anni e l’unico GRANDE problema sono le scarpe…Continuo a analizzare vetrine, quando passeggio in città sono maleducatissima perché guardo oltre l’interlocutore, come fosse trasparente, ogni volta – e a Firenze ce ne sono… – che passo davanti a un negozio di calzature….stamattina ho fatto l’inventario mentale delle zeppe prossime venture.
    Che stress, un vantaggio c’è però, non mi chiamano più “Imelda”:-)

  4. O Deu Meu. Anche io, come tutte le altre, soffro di questa sindrome. Compro poche scarpe con i tacchi (a un metro e ottanta mi servono meno), ma l’estate non è ancora iniziata e ho già comprato un paio di sandali alla schiava rasoterra, e un paio di scarpe da ginnastica in saldo. Che mi stanno pure strette :(

    E quel che è peggio: sabato vado all’outlet.
    Prevedo rovina economica.

  5. Oh no, l’outlet no! E’ davvero il supremo luogo di perdizione. Io devo andare da una vita a Parabiago, vicino a Milano, dove mi dicono fioriscono fabbriche di scarpe bellissime una dietro l’altra, ma non ho ancora avuto il coraggio. Perché se vedo un paio che mi piace, rischio di comprarle tipo in 3 colori. Cioé non ho freni, capito? Un dramma. E comunque, Giulia, quanto ti invidio l’altezza. Io ho decine di scarpe coi tacchi, mi piacciono e le metto pure, ma sono così dannatamente scomode che probabilmente fossi nata alta avrei solo ballerine.

  6. Per lavoro sono costretta a portare scarpe con i tacchi (in TV le gambe sembrano più grosse), però ho cominciato ad odiarle. Lentamente, ed inesorabilmente. Odio il mal di piedi che causano, odio il fatto di non poterci stare in piedi più di tanto senza che mi faccia male la pianta in maniera esagerata, e soprattutto odio non poter saltellare, correre e ballare come mi piace.

    Per cui quest’anno mi accatterò moltissime ballerine di molti colori, e ciao ciao tacchi! :D

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