Prendo a prestito un titolo (storico) di Elio perché ho deciso di fare una mia personalissima (e necessariamente parziale) rassegna stampa fra i mensili femminili di tutto il mondo.
Così, per dare un’occhiata a cosa fanno, cosa pensano e come vivono le donne everywhere.
O almeno, come i media pensano che loro facciano, pensino e vivano (che è un’altra cosa, d’accordo).
Per cui, armata di santa pazienza e di pila di riviste sulla scrivania, tutte del mese in corso ossia giugno, ecco cosa ho scoperto.
Secondo Marie Claire US il posto migliore dove vivere per le donne è la Svezia. Un po’, dicono le intervistate, per via dell’anno di maternity leave, un po’ perché: “Le donne qui sono giudicate per i loro talenti. Se sei brava nel tuo lavoro, arrivi al top in frettaâ€.
Evviva. Più Svezia per tutte.
Le buone notizie finiscono qui. Il piatto forte del mensile è Men’s sex diaries. Ossia tre uomini che tengono un diario “non censurato†per 30 giorni sul quale scrivono ogni sorta di cosa facciano o pensino relativa al sesso opposto. La struttura è un po’ scontata (dei tre, uno è il monogamo innamorato e fedele, l’altro lo pesudofidanzato farfallone, il terzo il single che ogni-sera-una-diversa.)
Il risultato è che nei tre diari, complessivamente, si parla di 18 donne. Se diamo retta al cliché secondo il quale per ogni uomo ci sono 7 donne, direi che si sono anche contenuti.
Scorrono le pagine e andiamo peggiorando (sembra quasi di sfogliare un vecchio Stop):
“Mio marito era un disgraziato ma io non lo sapevoâ€.
Il titolo (la traduzione libera è mia, of course) campeggia inquietante. Il testo racconta tre storie di donne ingannate, sposate senza saperlo con :
1 un pedofilo
2 un gay con l’aids che lo ha trasmesso alla moglie di proposito
(Frase clou della testimonianza: “Gli chiesi: hai un’altra donna?†Lui rispose: “Non c’è nessuna altra nella mia vita.â€
A modo suo, era sincero.)
3 aveva rapinato una banca
Per tirarsi su il morale, c’è anche una guida agli addominali perfetti, così en passant.
Passiamo a Elle UK.
In copertina c’è Evangeline Lilly, la Kate Austen di Lost.
A giugno il numero strilla in copertina: The body issue. Ossia, consigli per pancia più piatta, cosce senza cellulite e un sedere più sexy. E poi 62 pagine di summer fashion.
La body issue è, come da copione, terribilmente ansiogena. La chiudo dopo aver letto “Dritte per riscoprire lo spazio fra le cosceâ€, inteso ovviamente nel senso di “buco†che dovrebbe esserci (al posto delle ciccia) fra le due gambe tenute dritte e chiuse (Non vale se dovuto a gambe irrimediabilmente storte).
Per il resto, c’è una storiella di amore lesbico, tutti i look di Kate Moss e i costumi da bagno per mimetizzare i difetti fisici. (Tipo, se non sei la Kate Moss di cui sopra, evita il bikini modello filo interdentale).
(Segue a breve…)