Allora.
Sono reduce da una settimana lavorativa particolarmente incasinata, nella quale sono anche riuscita a farmi rubare il portafoglio. Me lo hanno rubato in metro, con la complicità di una bambina che avrà avuto pochi anni di più della mia Bea. Ora, io avrò anche ascoltato troppo De Andrè nella mia vita, non lo nego, però pensare al futuro che si sta preparando per qualla bimba che di niente ha colpa, paragonarlo a tutte le attenzioni, le speranze, la cura e i progetti riservati per Bea, riflettere su come sia difficile se non impossibile in certi casi liberarsi dalla predestinazione negativa, ecco, mi ha fatto incazzare molto di più della sparizione del portafoglio.
Che poi alla fine me l’hanno ritrovato con tutti i documenti, proprio oggi.Tutto è bene, eccetera.
Quindi, vorrei scrivere un sacco di cose ma non ho tempo per cui faccio mio il mantra di Jeff Jarvis e linko.
Domani, sabato 8, c’è il Viadelcamp a Genova. Intervenite numerosi, anche solo per farci un ciao se siete in zona. Da Mitì ci sono tutte le istruzioni, noi intanto speriamo che Giove Pluvio, che ci ha già abbondantemente visitato l’anno scorso, vada a farsi un giro da un’altra parte.
Domenica 9, invece, c’è la Festa della mamma. Ebbene sì, come temevo lo scorso anno, mi è toccato il primo manufatto dell’infante: un cuore di cartoncino rosso applicato sul compensato, con pezzi di pot pourri appiccicati sopra, che hanno immediatamente riempito la casa di un pesantissimo profumo di rosa tipo quello che esalava dallo scialletto della nonna. Orrendo, come buona parte della produzione che esce dagli asili, ma ci sono state le lacrime di prammatica.
Per leggere in giro ciò che penso di questa amena festa, trovate qualcosa sul mio blog su Grazia e qui una riflessione che mi piacerebbe condividere.
Ci vediamo a Genova e auguri alle mamme.
Vabbè,dai, almeno non era una composizione fatta con la pasta….
Tralascio la parte dei cuori in plastilina plastica riciclata cartoncino perchè mia figlia avendo quasi 19 anni me li ha fatti tutti di ogni genere e sorta, con relativa commozione “Oddio l’ha fatto per me” detto questo trascrivi nel tuo post un dato allarmante “Adele Mapelli, ha stabilito una cifra indicativa del costo di una maternità in una grande azienda con più di 300 dipendenti: 23.200 euro a mamma, pari solo allo 0,23 per cento delle spese complessive di gestione del personale.”
Ora mi piace che si scriva in una grande azienda, però vorrei segnalare due cose essendo un tipico imprenditore con personale femminile, peraltro con personale che stimo ed ammiro quello che ho adesso intendo, punto uno prendere un classico esempio di una azienda con 300 dipendenti è volersi coprire gli occhi con 4 fette di lardo d’Arnad, è inutile negarlo l’Italia è il paese della partita iva, siamo tutti imprenditori e questo fa si che le aziende siano piccole, piccolissime a volte micro, almeno nella maggioranza dei casi e portare ad esempio i 300 dipendenti è solo retorica. Provate a mandare avanti un’azienda con 5/6 dipendenti di cui 4 sono donne, e di cui 2 nel momento di picco del lavoro sono in attesa, sapete cosa vuol dire? che nelle stesse proporzioni l’azienda dei 300 giovani e forti lascia a casa in maternità almeno 200 donne..se la matematica non è un’opinione.
La seconda cosa… la scelta di voler agevolare la donna in fase di maternità è giustissima, peraltro l’Italia ha la legge più protettiva verso la madre in tutta europa, non può essere imputata sul singolo imprenditore, ma essendo un costo sociale deve essere imputata su tutti, o quantomeno su tutti gli imprenditori si deve pagare nel computo delle imposte una cifra che vada a coprire annualmente il monte maternità, questa cifra 23.000 euro non può essere addossata al singolo imprenditore, perchè altrimenti ci sarà sempre quello che fa il furbo e si fa firmare le dimissioni prima dell’assunzione, o una di quelle pratiche per le quali ci scandalizziamo…….. mi piacerebbe però vedere Adele proprietaria di una pasticceria alle prese con la sostituzione di una persona in maternità sotto natale e con la pasqua dietro l’angolo, alla ricerca della sostituta e con all’orizzonte 23.000 € da pagare ;)
ahh chetelodicoafare piove