Genova mia città intera.
Geranio. Polveriera.
Genova di ferro e aria,
mia lavagna, arenaria.
Genova città pulita.
Brezza e luce in salita.
Genova verticale,
vertigine, aria scale.
Genova nera e bianca.
Cacumine. Distanza.
Genova dove non vivo,
mio nome, sostantivo.
Genova mio rimario.
Puerizia. Sillabario.
Genova mia tradita,
rimorso di tutta la vita.
Ora, uno può non essere di Genova, odiare la poesia o avere il cuore di pietra. Però lo sfido, dinanzi a questi versi di Giorgio Caproni, a non provare un barlume di emozione. No? Niente? Fatti vostri, arrangiatevi.
Tutto questo comunque era per dire: Genova con la poesia c’entra, e molto. Occhi e orecchie ben aperti nei caruggi, nei palazzi dei Rolli e anche a Boccadasse perché dall’11 al 23 giugno ci sarà il 13mo Festival Internazionale di Poesia, un appuntamento irrinunciabile che porta i versi in movimento dentro la città . Poche letture paludate e noiose: ci saranno soprattutto reading itineranti, percorsi poetici notturni e serate a tema, oltre a un regalo per una fervente joyciana come me, ossia un Bloomsday con letture dall’Ulisse in vari punti della città , in contemporanea con quello storico di Dublino, il 16 giugno, ovviamente. Fra l’altro molti lettori sono miei ex docenti universitari, per cui mi farebbe davvero piacere riuscire a sentirli.
Martedì 12 guai a chi si perde la serata a Boccadasse in onore di Nanda Pivano, che io porto scolpita nel cuore non solo per tutto ciò che ha fatto, tradotto e scritto ma per quell’urlo strozzato: “Fabrizio non è morto, Fabrizio vivrà per sempre” ai funerali di De André in Carignano.
Come dicevo, Genova con la poesia c’entra, e molto.
La Scuola Genovese non è acqua (anche nei blog, eh? sto pensando a una cosa…vedrèm) ;-*
Genova di tutta la vita, mia litania infinita. Non c’è definizione migliore del rapporto con questa città. Bella citazione brava.
Viva i blogger genovesi !!
Placida: fammi sapere, io sono qua!
Zero10: Ora e sempre viva!
Per me GENOVA di Dino Campana non si batte. Ogni volta che leggo il “pezzo “che sale” mi dispiace un po’ non abitare lì.