Negli ultimi 5 anni sono raddoppiate le disgrafie, è aumentato l’uso dello stampatello (sintomo dell’ennesima maschera sociale) e sono cresciuti insicurezza e difficoltà relazionali: se la cronaca si limita a raccontarci determinati fenomeni, chi ce lo spiega è l’analisi grafologica, l’analisi di quell’intima autobiografia irrinunciabile per giovani e adulti, quella narrazione del sé cosciente e inconsapevole al tempo stesso.
Lo scrivono per presentare il IV Congresso internazionale di grafologia che si terrà a Firenze dal 6 all’8 marzo e avrà come campo di studio i giovani e come esperti grafologi da tutto il mondo, ma anche psicologi, criminologi, sociologi. Oltra ovviamente alla presenza dell’Associazione Grafologica Italiana.
Ora, io solitamente non uso lo stampatello e nemmeno so se è un “sintomo dell’ennesima maschera sociale”, però devo dire che negli ultimi anni faccio sempre più fatica a scrivere a mano. Sono sempre stata una grafomane torrenziale: paginate e paginate di appunti a scuola e all’università , riassunti di libri per gli esami che sminuzzavo in grafici e tabelle, abbozzi di racconti, lettere fluviali agli amici, interviste scritte interamente a mano (“Sta registrando?” “No, scrivo” “E’ sicura di scrviere bene tutto?” “Sì, sì, lei non si preoccupi, sono veloce”). Oggi mi rendo conto che, con l’abitudine alla tastiera, la mia calligrafia, mai stata bella, è peggiorata sensibilmente e la mano si stanca dopo poche righe. Conservo sempre l’abitudine degli appunti e delle interviste a mano (se registrassi, mi deconcentrerei dopo pochi secondi e non ascolterei più il mio interlocutore: scrivere mi costringe a restare focalizzata sulla conversazione) e spesso, per visualizzare meglio la scaletta di un articolo, la faccio a penna, su carta.
Però molte volte riguardo gli appunti e non riconosco la mia grafia, da tanto è cambiata, e mi torna nelle orecchie il sarcastico adagio della mitica maestra elementare: “Asino di natura chi non capisce la sua scrittura”.
Insomma, mi chiedo: ma le nuove generazioni che con la tastiera ci sono nate, sapranno ancora scrivere a mano? Attendo con ansia gli atti del convegno di grafologia.
Intanto chiedo a voi: come scrivete? Usate sempre la penna, o la tirate fuori solo per la lista della spesa, un numero di telefono, un appunto frettoloso, e per il resto digitate?
Ahimè…l’ultima che hai detto…
IO scrivo molto e sempre peggio. Concordo che la tastiera ci ha fatto perdere la voglia di usare bene la penna.
a me piace scrivere a mano e lo faccio ancora spesso. anch’io stendo le scalette degli articoli a penna (mai la punta fine, mai i tratto pen: solo stilografica o bic di quelle trasparenti), prendo appunti, lascio biglietti. non faccio mai fatica a capire quello che ho scritto ma gli altri sì, e questo succede da decenni. al liceo la mia insegnante di italiano mi aveva imposto di scrivere i temi in stampatello minuscolo, e ancora adesso se scrivo per essere letta non uso quasi mai il corsivo. recentemente ho scritto in corsivo una lunga lettera a un amico, che mi aveva scritto a mano per primo. mi ha comunicato su internet, dopo giorni, di non essere riuscito a decifrare tutto malgrado la consulenza di varie persone.
dopo la laurea mi sottoposi a una specie di test attitudinale che comprendeva un esame grafologico: lo specialista decretò 1) che ero mancina (falso, mi hanno corretta da piccola come si usava) 2) che ho un gran senso dell’umorismo (ma forse era per quello che avevo scritto). la cosa sorprendente è che poco tempo fa mi è capitato in mano il referto di quell’esame, datato 1984, e diceva che ero portata per la professione giornalistica.
Da buona grafomane che ero (un mio ex di recente mi ha ricordato di lunghissime lettere che gli spedivo) ho trasferito la mania nel blog e me ne sono liberata. Con la fine degli studi ho praticamente smesso con la scrittura penna-su-carta, anche se, essendo architetto, continuo ovviamente a scrivere e a disegnare a mano per ragioni professionali.
Per il resto, non riesco nemmeno a scrivere un impegno sull’agenda, che compro ogni anno e che ogni anno ritrovo in qualche borsa desolatamente vuota. Però ho sempre la mia stilografica con me, che curo maniacalmente, e se dovesse capitarmi di scrivere qualcosa ci tengo moltissimo alla calligrafia.
Ecco, non ho più quel simpatico callo sempre un po’ inchiostrato sul dito medio. Quello mi manca.
Io amo scrivere e “per fortuna”, essendo studente, scrivo ancora a mano gli appunti.
Però avevo perso l’abitudine alla scrittura durante gli anni di lavoro al pc. Ancora adesso, comunque, dopo aver studiato per gli esami, se voglio fare schemi e riassunti uso il pc, perché è molto più veloce e posso usare le shortcut, correggere velocemente eccetera.
La mia calligrafia è sempre la stessa, ma noto che anche io non scrivo più così bene come alle superiori.
Sulle nuove generazioni non ci sono dubbi: non sanno scrivere bene. Molti imparano il corsivo in seconda elementare oppure scrivono in corsivo stampatello (per me privo di personalità).
Poi li abituano fin da piccoli ad avere schede precompilate dove inserire solamente qualche parolina.
Cioè: non c’è più la maestra che DETTA il problema di aritmetica, ma un foglio prestampato con già scritti tutti i dati e il bambino deve semplicemente fare le operazioni aritmetiche necessarie.
Poi più avanti si va, più roba al computer c’è.
Io ho compagne di università 22-25 enni che non scrivono praticamente mai, nemmeno gli appunti (registrano). Quando ci sono gli scritti, alcuni usano lo stampatello perché non sono capaci.
A me queste cose mettono angoscia.
Io scrivo tantissimo e con una grafia “disturbante” come dice mio marito…ho la casa tappezzata di post it, e son tra le poche che mandano ancora cartoline dalle vacanze…ho scritto a mano 250 bigliettini di ringraziamento per il matrimonio oltre a tutti i vari bilgiettini natalizi, pasqualizi, ecc. che ancora adoro mandare…non c’è niente di più impersonale di un’invito con l’intestazione scritta a computer…
Il mio inchiostro preferito per la stilo grafica è il seppia…
Mi è peggiorata la grafia ma sì, continuo a scrivere a mano. Per le nuove generazioni invece ho seri timori, soprattutto quando dalle elementari scrivono soprattutto in stampatello e nessuno banfa…Ricordo quei quaderni e quaderni di I^ riempiti di a b c minuscole e maiuscole, e guai se andavi fuori rigo. Sembrano assurdi oggi, e invece erano una meravigliosa ginnastica della mano e della mente, un allenamento, una disciplina che insegnava precisione e ordine non solo nella scrittura ma in ogni forma di applicazione. :-*
Perfettamente d’accordo.. prova a farlo ora…ti linciano…e se poi al bimbino si stanca la manina?come la mettiamo?Tra un decennio non sapranno più neanche tenere in mano una penna, in compenso con la consolle dei video game andranno alla grande, ancor prima di imparare a camminare…
le mie figliole – 18 e 14 anni – scrivono parecchio a mano, in un bel corsivo chiaro e leggibile. volete dire che sono delle eccezioni?
Credo siano delle splendide e auspicabili eccezioni!Ho fatto la baby sitter per un bel po’a bimbi e ragazzini di età variabile tra i 7 e i 16 anni, e ti posso assicurare che seguendoli quotidianamente per i compiti, quasi tutti avevano problemi con il corsivo soprattutto per le maiuscole e minuscole. La mi cuginetta che fa le 2 elementare ha una maestra appassionata sostenitrice della bella scrittura, mentra l’altra è felicissima se scrivono solo stampatello…In generale direi che il quadro non è molto confortante…Complimenti alle tue figliole quindi!
grazie :-)
Scribacchio ancora ogni tanto, ma se devo scrivere qualcosa di un po’ lungo avverto una specie di disagio. Ho sempre scritto molto, la mia grafia era pessima ed è riuscita a peggiorare ancora con il mino uso di carta e penna.
Ci sono anche dei problemi di velocità e resistenza: al liceo potevo scrivere per ore e molto velocemente, adesso scrivo peggio, più lentamente e con crampi alla mano sempre in agguato.
Poco tempo fa stavo facendo delle riflessioni simili alle tue e ho provato quel senso di tristezza che si ha per la nostalgia di cose che abbiamo imparato ad amare senza accorgecene.
Scrivo molto a mano. Faccio l’insegnante, dunque compilo registri che nessuno leggerà mai, stampiglio con penne rosso fuoco giudizi criptici ed oscuri, relaziono e verbalizzo chiacchiere. Non è difficile decifrare quelle cose dalla mia grafia. Più che altro, forse, è inutile.
X terra: di nulla figurati!Il mio unico cruccio è che tutti mi dicono che lamia grafia non è bella,anziè tendenzialmente incomprensibile quindi le mie produzoni rimangono incomprenibili ai più…ma a me piace tantissimo quindi…chi se ne importa!
diciamo che io sono un mancino mancato obbligato a scrivere con la destra puoi immaginare come sia la mia grafia, praticamente da agente segreto, non sono neppure capace di tenere la penna in mano. sarebbe un spunto per un contest scannerizza la tua scrittura:)
martina, la mia grafia ha un bell’aspetto ma, come dicevo, la decifro facilmente solo io. chissenefrega, appunto. scrivo in fretta e tanto mi basta.
luca dimmi, anche tu pendi a sinistra?
anche io mancina corretta! risltato: scrivo (male) con la destra, faccio tutto il resto con la sinistra.
siamo un bel club, eh? guarda le mie foto su feisbuc: ce n’è una dove tiro con l’arco. da mancina, ça va sans dire.
mmmmmm come te lo spiego io ho tutto a sinistra
a calcio ero un terzino sinistro usavo la mano sinistra sono astigmatico ed ipermetrope naturalmente a destra l’occhio buono è a sinistra pendo a sinistra? non so non ci ho mai fatto caso se parliamo di fisico, se parliamo d’altro no non pendo a sinistra:)
per il resto le mie mani sono piuttoste confuse infatti la mano sinistra è piena di tagli inferti dalla mano destra con ogni tipo di utensile voi ditene uno, io me lo sono piantato o nella mano o nel braccio sinistro
che vai a pensare luca, io intendevo la grafia: pende a sinistra? la mia sì. anche le scelte politiche, se vogliamo.
Tutti i mancini che conosco sono, ciascuno a modo suo, estremamente interessanti sia uomini che donne…non ho mai litigato con un mancino…siete tutti molto placidi?
Ma anche a voi capita di avere una calligrafia diversa a seconda se scrivete a matita, a penna o a pennarello?
A me sì. Mi piace come scrivo a matita, meno col resto.
Mistero.
martina, io non sono tanto placida: in realtà sono polemica, ironica e ridanciana. forse chi mi ha “corretta” ha scompigliato qualche equilibrio interno.
tutto fuorché placida. anzi, questa cosa che mi hanno corretto, come dice terra, mi ha lasciato un po’ di incazzatura (è pur sempre una violenza) e un carattere un po’ oscillante…
Sono tutti molto creativi e con mille interessi ( a parte mia cugina che è un tesoro ma è la quintessenza della classicità)..ho chiesto se siete placidi solo perchè davvero non ho mai avuto scontri con dei mancini, sempre ottimi rapporti con tutti.Forse sono placida io!!!Non credo, perchè coi destri litigo eccome!!!
i mancini sono adorabili, confermo :-)
W i MANCINI ALLORA!!!Detto da me che sono banalmente “destra”!
Scusate: ma qui di Placida ci sono solo io ;-*
proprio l’altra sera al pub presa dalla mia solita grafomania..stavo scribacchiando il vecchio alfabeto corsivo come me l’avevano insegnato nel lontano 1988 (avevo 6 anni appunto) e i miei amici mi guardavano allibiti perchè mi ricordavo perfettamente come si disegnavano tutte le lettere.
Inutile dirti cara Blimunda che, per quanto debba ammettere che usare la tastiera è molto più veloce rispetto alla penna…io continuo imperterrita ad usare block notes, quaderni e biro in un ufficio dove TUTTI gli altri usano note su Outlook, post it da home page e promemoria di Outlook…
dimenticavo, la mia scrittura è molto invidiata dai pochi colleghi e capi ai quali lascio note scritte a mano, perchè è considerata “barocca” “antica”…molti mi chiedono se ho seguito un corso di scrittura artistica per via dei miei capitelli sulle A, T e F….in realtà è solo esercizio praticato da 26 anni a questa parte.
Io amo scrivere a mano e amo anche la mia scrittura, è una caratteristica come il colore degli occhi e la forma delle orecchie…secondo me ;)
Ho sempre avuto una calligrafia pessima. Il fatto è che io per l’estetica delle parole ho una grande passione e quindi è sempre stata un’amara sofferenza avere un’abilità così minima. La tastiera è stata la mia salvezza, fin dal liceo, quando i computer erano ancora dominio di pochi. Infatti ora sono velocissima nello scrivere al pc.
Ammetto che spesso preferisco fissare le parole su carta, ma per me è ormai una fatica scrivere in maniera comprensibile. Quindi finisce che mi compro ogni anno l’agenda ma che alla fine preferisca un calendario online o che faccia la lista della spesa sul notepad.
Quando vedo qualcuno che ha una bella calligrafia non posso fare a meno di fargli i complimenti. Per me è un talento anche quello. ;-)