Il decalogo delle vacanze di coppia

Prima dell’ultimo del recente viaggio, il mio compagno e io abbiamo stilato le regole fondamentali per la buona riuscita di una vacanza di coppia. Dopo anni che viaggiamo insieme, si sentiva il bisogno, come dire? Di mettere giù i famosi paletti stile “la tua libertà finisce dove comincia la mia” e cose così. La vacanza è andata benissimo, anche se per rispetto della privacy non dirò quali punti abbiamo mantenuto e quali no. Però condivido con voi il decalogo, che in realtà è un settalogo, ma fa lo stesso. Anzi se avete altre idee, sono le benvenute.

1) Altolà al pippone: come tutte le coppie che al posto di guardare la tv leggono qualche libro, vivono conflitti sul lavoro e si indignano a vedere come vanno le cose, normalmente a cena ci ammazziamo di pipponi clamorosi sullo stato del mondo, le prospettive future, il riscaldamento gliobale, il precariato, la gerontocrazia, i diritti delle donne lavoratrici, la globalizzazione e altre amenità del genere. Il patto-vacanza è stato: il primo sorpreso ad attaccare un pippone del genere, sarà interrotto immediatamente e condannato all’ammenda simbolica di euro 1.

2) Niente confronti con altri posti: “A Cuba la musica era migliore” o “In Giamaica il mare era più bello” saranno immediatamente sanzionate, vedi sopra.

3) Non si parla di lavoro, mai, per nessun motivo. Proibite le telefonate in ufficio. Dal check-in in aeroporto fino al ritorno a casa siamo virtualmente disoccupati.

4) Ognuno è libero di fare ciò che vuole, nei limiti della decenza, of course. Tipo, se uno ha voglia di gettarsi nella foresta tropicale attaccato a un cavo e l’altro non si schioda dalla sdraio, nessuno dei due tenterà di convincere il partner ad accompagnarlo.

5) Non si parla della gatta, lasciata a casa in mani più che sicure. Niente “Poverina, le mancheremo”, niente telefonate compulsive alla mamma per sapere se ha mangiato tutta la scatoletta.

6) Si rispettano i tempi di lettura altrui: non è educato interrompere l’altro dicendo “Senti qui cosa dice il mio libro”, pena volo in mare del libro stesso.

7) Si fa sesso tutti i giorni.

Visto che il viaggio è andato strabene, abbiamo deciso di mantenere una regola aurea anche ritornati a casa. No, non è il punto numero 7, ma il numero 1, altolà al pippone. Abbiamo già un salvadanaio pieno di monete da un euro, a fine mese ci esce una pizza.

27 thoughts on “Il decalogo delle vacanze di coppia

  1. lasciamelo dire: “prima dell’ultimo viaggio” suona un po’ macabro.

  2. Adriana: ossignur, ma sei tu che sei macabra! Come ti è venuto in mente? Va beh, cambio dai

  3. bli, sarà la faccenda delle libere associazioni. continua tornarmi in mente (e a farmi sorridere) un’agenzia di pompe funebri ligure vista settimana scorsa che, forse per darsi un tono intellettuale, in vetrina ha scritto bello grande “tanatocosmetica”. chissà se i clienti sono sensibili a tanta raffinatezza.

  4. domanda ma c’era bisogno di fare un elenco? ma soprattutto per il punto 7?

  5. Princy: mi spiace, è uno dei punti coperti dalla privacy :-)
    Adriana: Il lavoro di truccatore di cadaveri o tanato-make up artist che fa più figo dovrebbe andare di diritto tra i Cento lavori orrendi. Ora che mi ci fai pensare, lascerò scritto nelle mie ultime volontà che voglio una sepoltura acqua e sapone. Dopo una vita passata a lottare tra correttore e fard, non ci penso neppure a essere impiastricciata anche da morta. (Comunque, tesoro, controlla le tue libere associazioni: sono un tantino sepolcrali…)
    Luca: magari per il punto 7 no, ma per il punto 1 ti assicuro che ci voleva.

  6. Non sono d’accordo sul finale (no, non intendo il punto 7): d’accordo in vacanza, ma tornati a casa perché non riprendere la sana abitudine dei pipponi a cena? Vi siete messi muti a guardare la tv?

  7. e io che ti vedevo già con la valigia in mano per via della correzione da “ultimo” a “recente” :D

  8. Ah comunque consigli sacri, grazie ;-) Il punto 4 sarebbe magnifico da mantenere ma poche coppie ci riescono. Il punto 5 non mi ci metto nemmeno…

  9. Je: per me il 4 è assolutamente fondamentale, se no in coppia duro tipo 10 minuti. Il 5, concordo, è difficile. Per quanto riguarda i pipponi no, la tv mai, diciamo che ci stiamo impegnando a recuperare un po’ più di leggerezza nei discorsi…ma con scarso successo, per quello che il salvadanaio si riempie!
    JillL: no, l’ho cambiato perché Adriana oggi è di tendenze foscoliane. Ma in effetti tra breve ripartirò…

  10. Sono ANGOSCIATA dal punto 7. Voglio dire: e se poi un giorno siete stanchi? O uno dei due non ha voglia? O state facendo un botto di cose e non avete il tempo di fermarvi per assolvere al punto in questione? Mi viene l’ansia da prestazione solo a leggerlo, il punto 7!

  11. Sono l’unico che in vacanza, di libri e giornali, non ne vuole neanche sentir parlare?

  12. Bastava un addendum al famigerato punto 7 per risolvere gli altri: “tutto il giorno”

  13. Giulia: è curioso che un uomo (Luca) dica che non serviva neppure scriverlo il punto 7 e una donna commenti che la angoscia! Ah, le beate differenze tra i sessi! Comunque no, non lo prendiamo così alla lettera…è solo un suggerimento!
    Piero: guarda, il senso profondo del settalogo in fondo è: “fate quel che vi pare”. I giornali se posso li taglio anche io, libri invece me ne porto sempre un paio, è l’unico momento per leggere rilassata e tranquilla.
    Raffa: drastico, ma efficace!

  14. svaniti gli umori foscoliani, devo dire che comunque il tuo settalogo non mi trova del tutto d’accordo. i punti 2, 3, 4, 5 e 7 mi stanno bene, ma gli altri due no. il pippone per me è sacrosanto: quando mai, abitando io e il mio compagno in due città diverse, abbiamo il tempo di accapigliarci sui massimi sistemi? la mattina, in vacanza, si legge il giornale e si discute. ma la nostra è evidentemente una situazione anomala. lo stesso vale per la lettura. in valigia metto più libri che altro, lui pure, e ci si scambiano impressioni e libri. questo, insieme al punto 7, è forse l’aspetto che mi piace di più della vita vacanziera…

  15. Oh, è tornata Adriana dall’Ade, bene :-) Sul pippone, lo dici anche tu: non vivendo insieme, sei in astinenza da pippone, mentre io ne faccio scorpacciate :-) Sui libri, concordo: è bellissimo scambiarsi impressioni però NON MENTRE LEGGO! Divento nervosa alla terza interruzione che inizia con: “Senti qui cosa dice in queste righe, te lo leggo?” NO! NON ME LO LEGGI! STO LEGGENDO IL *MIO* LIBRO! (ok, ho un caratteraccio)

  16. Luca: ma noi sappiamo che la tua vera mania è sfasciare animaletti di cristallo ;-)

  17. Condivido in toto il punto 1, che applico religiosamente anche in coppia. Mi ritrovo un sacco di amici pipponidi, non ne posso più! Mentre sono in profondo disaccordo sul punto 5. Come si fa a non parlare dei mici quando sono lontani? :-)

  18. Corrado: l’amico pipponide è una jattura, concordo. Ma se parlo dei mici quando li ho lontani soffro troppo!

  19. Sai Barbara, io sono un po’ ossessionata dalla vita di coppia. Mi spiego: sono ossessionata dall’abitudine, ho paura che se non ci si applichi certe cose diventino proprio automatiche. Poi alla fine, all’atto pratico, sono molto spontanea. Però rifletto sul desiderio sessuale (oddio tra quattro anni gli basterà farlo sempre e solo con me? E a me? Qui però entriamo nella mia idea di Amore e andiamo un po’ fuori tema..), su come fare a scappare da quelle apparentemente inevitabili trappole noiose a cui ma coppia convivente è sottoposta dalla vita di tutti i giorni.

    TI ricordi quando parlavo di stanze separate? Cavolo viviamo insieme da tre mesi e la sera non ci va di separarci. Starò sbagliando?

    Poi ogni tanto leggo i tuoi post sull’argomento e mi rincuorano. E’ come se leggendo te leggessi me tra qualche anno (solo perché la tua storia è più lunga della mia eh…).

    Grazie dunque, e ricordati di chiamare se passi per Roma, c’è un posto segreto di tapas abruzzesi che vorrei farti conoscere…

    Ste

  20. Eh no, Ste, adesso il posto delle tapas abruzzesi non puoi mica tenerlo segreto! ;-)

  21. Ste: tranquilla, paranoie normali e condivisibili. E con le tapas abruzzesi mi hai convinto. Mi sembra una contaminazione gastroculturale che devo assolutamente provare! Tutti a Roma (Corrado, appena provo poi ti dico :-) )

  22. Mi piace, soprattutto lasciare ognuno libero di fare cio’ che vuole! Bravi!

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