Le Madri di Plaza de Mayo, le madri dei desaparecidos, che per 29
anni hanno manifestato tutti i giovedì davanti al palazzo presidenziale della
Casa Rosada, chiedendo giustizia per figli e parenti, più di 30 mila persone
svanite nel nulla tra il tra il 1976 e il 1984 (vaporizzati, avrebbe scritto Orwell) hanno fatto la loro ultima
marcia. Perché, ha dichiarato la leader del movimento, Hebe
de Bonafini, l’attuale presidente progressista, Nestor Kirchner, è “finalmente dalla nostra parteâ€, e si è detto
pronto a cercare insieme a loro la verità .
Sicuramente anche l’età ha giocato un ruolo importante: le protagoniste della
protesta, iniziata nel ’77, sono tutte ormai abbondantemente oltre la
settantina. Anche se questo non ha impedito loro, dopo circa 1500 giovedì di
marce, di fare un ultimo corteo durato 24 ore.
Continueranno però le veglie al centro
della piazza, intorno alla Piramide de Mayo, l’obelisco tappezzato di foto
degli scomparsi. Solo ricordo, non più protesta. Perché, dice Hebe de Bonafini, “Per l’Argentina adesso è un momento importante.
E’ il momento di costruire.â€
E costruire, mediare, ricomporre, da sempre, è
compito delle donne.
Su Wiki: Plaza de Mayo
Ogni donna è una “Madre di Plaza de Mayo”.
Penso sia giusto dare un segnale che anche le ingiustizie più grandi sono state ricosciute come tali. Il ricordo non svanirà mai. Il problema non è dimenticare, ma perdonare e non ripetere una tragedia così enorme. Mai.
Grazie a questo post mi è tornato in mente un bellissimo libro letto qualche anno fa: “Le irregolari” di Massimo Carlotto http://www.massimocarlotto.it lo consiglio e anzi, mi rammarico di non ricordarne bene i particolari, lo rileggerò al più presto!