La leggerezza degli uomini

Leggo su Vanity Fair in edicola ieri una lettera al direttore firmata JOJOBA41. E’ scritta da un uomo 41enne che, in risposta alla “moltitudine di lettere di lagnanza femminile” vuol dire la sua. Online non l’ho trovata per cui la riassumo brevemente. Il nostro JOJOBA si lamenta del fatto che le donne “prima” (prima della quotidianità logorante, prima, soprattutto, dei figli) siano sexy, divertenti, spiritose. E dopo “Le vediamo affannate dietro alla quotidianità di lavoro, figli e faccende domestiche: perse nella convinzione che tutto ciò venga sempre “prima”.
Non che JOJOBA lasci sola la sua dolce metà in tutti questi compiti che la affannano, almeno così dice: “E noi uomini attendiamo ai precisi compiti che ci impartite per dividere, ma non più condividere, il tran-tran che come una droga si è impadronito delle nostre e vostre anime”.
Il rischio, dice, è la fine del rapporto di coppia, l’incontro con un altro, un’altra, che almeno per un po’ facciano ritrovare e provare la temporanea illusione di freschezza degli inizi. Almeno finché non arrivano altri figli, altri mutui,  altre faccende domestiche. La cura, che a lui pare riuscita, è pretendere “che la mia vita e la nostra vita venissero prima”. Sostenendo che il figlio 15enne possa essere lasciato per una sera dai nonni se papà e mamma vogliono andare a ballare, a cena, restare a casa a fare sesso eccetera.
Allora.
Secondo me ci sono due modi per rispondere a questa lettera.
Il primo è fare il muro contro muro e dire al JOJOBA che con la sua divisione di compiti impartiti (ma non le vede da solo, le cose da fare? Gliele deve impartire sua moglie?) non ha neppure la minima idea di quante altre cose la madre di suo figlio faccia e debba fare in più di lui per fare quadrare il ménage domestico e non far crescere il 15enne come un disadattato. Proprio non ne ha idea: non è colpa sua, è un uomo, certe cose non le vede, è genetico. Ma nel frattempo la moglie non ha più il tempo, la forza, la voglia di farsi caruccia per lui. E anche lui, molto probabilmente, sarà ben diverso dal ragazzo che corteggiava la sua allora fidanzata ora moglie qualche anno prima.
Però una risposta del genere non servirebbe a nulla. E io del muro contro muro mi sono stufata da tempo.
L’altra risposta è grazie, JOJOBA, perché sei uno dei pochi uomini che si sofferma a pensare al suo rapporto di coppia. Perché vedi che qualcosa non va e provi a risolverlo. Perché provi a passare a tua moglie, evidentemente afflitta, come molte di noi, dalla sindrome della Superdonna, un po’ della tua adorabile leggerezza maschile. Perché vuoi condividere e non dividere, perché le dici “chissenefrega se c’è sporco, dai, usciamo, andiamo al parco”.
Basta che poi non ti lamenti del frigo vuoto, delle camicie da stirare e del bagno senza riflesso di mastrolindo, certo. Però se tutto quello che vuoi è davvero riavere indietro la tua compagna, affidando qualche volta di più il figlio alle cure dei nonni, alla fine mi sei quasi simpatico.
E ammetto che noi donne figliate, invece, a volte siamo davvero delle notevoli stracciamaroni.

Però JOJOBA, fammi un solo favore: la prossima volta firmati. Ce l’avrai un nome che non ricordi uno shampoo disciplinante per capelli crespi, o no?

19 thoughts on “La leggerezza degli uomini

  1. che a me quelle storie lì me le fa mia moglie (sull’uscire eh, che sul farmi caruccio sarebbe inutile…)

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  2. ma infatti di solito sono rivendicazioni femminili, anche per questo mi ha colpito.

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  3. e comunque sta cosa che fa i compiti che gli impartisce la moglie ha colpito anche me :-)

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  4. Jojoba a parte il nick. dice delle cose intelligenti, magari trovare la soluzione è un pò complesso però “cià” visto lungo. Mi pare che quello che dice sia alla fine che la donna è molto più occupata del marito e per suo spirito madresco finisce per infilarsi giù con tutta la testa in questo progetto a volte dimenticando che ha anche un uomo al suo fianco, diciamo che spesso le madri ci scartano un pò come ho viste fare in certe cucine dallo chef “ehi tu sei nuovo eh ok spostati un attimo che faccio io altrimenti viene pasqua” mi pare che lanci un grido di allarme verso una moglie tuttofare e che bene come lei non lo fa nessuno o sbaglio?

  5. non credo sia il primo che incontra una moglie sceriffa, ce ne sono a bizzeffe

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  6. magari ha solo bisogno di una giustificazione per cercarsi un’altra, più curata, più carina, libera da mutuo e figli

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  7. paola, ma in realtà dice che è riuscito a migliorare la loro vita di coppia convincendo la moglie a fare meno la chioccia e a lasciarsi più andare. Pare in buona fede, insomma!

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  8. ma sì blimuda, sono contenta per lui. anche gli acari di casa sua staranno facendo festa ;)

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  9. In effetti, senza conoscere le persone in questione, non è certo il caso di sputar sentenze, ma di sospendere il giudizio tra il marito forse egoista e moglie forse sceriffa. Però leggerezza qualche volta fa rima con egoismo. Non mi sognerei di chiedere nemmeno un bicchiere d’acqua, ad una che si fa in quattro così. E la frase "perse nella convinzione che tutto ciò venga sempre “prima”", riferita anche ai figli, mi fa venire la pelle d’oca.

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  10. In effetti, senza conoscere le persone in questione, non è certo il caso di sputar sentenze, ma di sospendere il giudizio tra il marito forse egoista e moglie forse sceriffa. Però leggerezza qualche volta fa rima con egoismo. Non mi sognerei di chiedere nemmeno un bicchiere d’acqua, ad una che si fa in quattro così. E la frase "perse nella convinzione che tutto ciò venga sempre “prima”", riferita ai figli, mi fa venire la pelle d’oca.

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  11. Se Jojoba si firmasse forse la signora Jojoba lo riconoscerebbe…e quindi si riconoscerebbe in quella descritta come appesantita, logorata, che non condivide etc. E magari si incazzerebbe, divenendo ancora meno sexy, divertente e spiritosa di prima.

    Del resto, nel boschetto della mia fantasia un 15enne non può essere lasciato dai nonni la sera: può essere lasciato uscire con gli amici, 30 euro in tasca, prendi lo scooterino, vai al cinema e fatti una pizza.

  12. Concordo con Bilmunda menomale che ci sono uomini che pensano a coltivare la loro relazione. Però una tiratina d’orecchie al simpatico Jò la devo dare…ma passare dal dire al fare? Sei uomo no? e allora agisci, non aspttare che sia tua moglie a darti il beneplacito (tanto sappiamo che le donne tendono sempre a martirizzarsi). Prendi un aiuto in casa un giorno in più (attenzione la moglie non sarà d’accordo, perchè…non so se fidarmi, come lavo io non lava nessuno,la mia cucina è sacra, non trovo più le cose e poi si spende,…) Convncila a provare e prenota un corso di tango. Il quindicenne? Ma mandalo a Oxford a studiare (si fa per dire) l’inglese! Agisci Jò.

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