Mi è successo pure questo.
Mi è successo di trovarmi ignuda come un verme davanti a una dietologa, ovviamente magrerrima, che mi ha pesato, centimetrato e misurato le pliche di grasso.
Dopo 34 gioiosi anni in cui ho allegramente mangiato e bevuto ciò che ho voluto, grazie a un appetito “da camionista” (la gentile definizione è del mio compagno che ha pure aggiunto “prima di conoscerti non sapevo che le donne potessero mangiare così tanto”), senza mai andare da un dietologo e mantendomi, più o meno, suppergiù, nel peso forma ora, siccome ho deciso di smettere di fumare, mi trovo in uno studio medico. E la dottoressa mi sta pizzicando le carni con un’orrenda pinza bianca, il plicometro (come da foto), che svela implacabilmente dove sono finite le trenette al pesto dell’altra sera.
E poi è pure sadica, tipo:
“Qual è il braccio che usa di più, quello dove ha i muscoli più definiti?”
“Il sinistro”, faccio io esultante.
“Bene, allora la plica di grasso la misuriamo sul destro”.
E certo.
Insomma, dopo un quarto d’ora di centimetri e pliche e pizzicotti, salta fuori che come indice di massa grassa sono normopeso, sì; ma che come percentuale di grasso, se fossi uno yogurt mi mettrebbero fuori legge per attentato alle coronarie. Questo la dottoressa non lo dice, ma lo intuisco da come il suo sopracciglio si alza quando ha finito i calcoli relativi alle mie pliche.
Insomma, ci rivediamo a luglio (“intanto il programma prevede che lei entro giugno smetta di fumare, no?”) e mi lascia da compilare un diario, un altro dopo quello per le sigarette, dove scrivere tutto ciò che mangio per una settimana.
Ultima domanda:
“Lei ha paura di ingrassare se smette di fumare?”
“No, io ho paura di non riuscire a smettere di fumare. E mi è venuta un’ansia, ma un’ansia che adesso appena esco accendo una sigaretta e mangio un pezzo di pizza. Così, per non farmi mancare nulla”.
molti anni fa ho fatto da cavia a un amico che studiava da dietologo e mi ha applicato ovunque quell’aggeggio. i risultati non li ricordo, ma i lividi dopo sì. imperizia sua o ordinaria amministrazione?
il plicometro……….. azz c’è anche il panciometro?
mi scuso per il fuori tema e per la pubblicità occulta ma da oggi e fino a domenica c’è la 150 Mostra del Tigullio a Chiavari……..
Adriana: imperizia sua. O forse ciccia mia. Era impossibile che mi venissero i lividi, probabilmente: troppi strati!
Coraggio, non fumare più…
Pensa a quante scarpe o a quanti viaggi in più potrai fare coi soldi risparmiati :-)
Ciao Barbara.
Sono entrata incuriosita dal tuo sito,dopo aver letto l’intervista che hai fatto per Idea Web di maggio.
Volevo infatti farti i complimenti per quello che hai dichiarato e che condivido appieno.
E scopro che hai un senso dell’umorismo spiccatissimo e divertentissimo. Ho scoperto, peraltro, che quelle pieghe di ciccia, che orride orride si stendono beate sul nostro copro, soprattutto se “se magna”, a quattro canasce, si chiamano pilche. Non lo sapevo. Ti dico che anch’io amo mangiare e di conseguenza sono cosparsa di pliche.
Per il fumo io ho provato 2500 volte.Ma so di gente che c’è riuscita e potresti aggiungere alla schiera dei vittoriosi, in questo campo.
Se vuoi, passa anche da me. Mi piacerebbe avere un tuo saluto.
A presto.
Ciao
Terry
Ciao Terry, grazie, sei molto carina. Mi dispiace solo che “grazie” al mio blog tu abbia scoperto cosa siano le pliche. Si vive meglio senza saperlo. Passerei volentieri da te ma non vedo l’Url.
Io penso che tu non debba smettere di fumare, e tuttavia continuare a cercare di smettere di fumare. In modo da poterci offire queste vicende di vita vissuta ;-) Ma pliche si proncuncia alla francese, come fiche (nel senso di gettoni per la roulette o il poker, va da sé ;-))
Corrado: no, no, niente “plish”, proprio pliche con quell’orrendo suono duro, anche un po’ onomatopeico se vogliamo, che ti rende tutta l’orrendezza del materiale adiposo. Comunque l’idea di non smettere ma continuare a cercare di smettere non mi dispiace. Fra l’altro il femminile di Zeno è Zena, come la mia città in dialetto. Sì, direi che tout se tient, per tornare al francese ;-)
Ma la dietologa è un’ammirtrice della Beecroft?
…smettere di fumare….smettere di mangiare….smettere di bere….e che ca..o (ops…scusate)….io non sono per trascurarsi , ma sono anche un fautore de “la vita è una sola , godiamocela”….quando sento che una cosa inizia a disturbarmi smetto , per poi ricominciare quando ne ho voglia….ho conosciuto persone morte di tumore ai polmoni senza aver mai toccato una sigaretta in vita loro o che hanno avuto ictus,infarti ecc. pur facendo una vita regolare….e allora qual’è la giusta via?….secondo me , quella di entrare in sintonia con il proprio corpo e saper decifrare i messaggi che ci invia….in fin dei conti siamo tutti nelle mani di……di chi?…..